sabato 29 dicembre 2007

Un giro di milioni di euro quello degli sms solidali

Ci sono cifre importanti dietro al fenomeno degli SMS Solidali. Secondo un'indagine realizzata da Doxa, il 26% degli italiani nel 2006 ha inviato un sms per donare un suo contributo a una "giusta causa", per un cifra totale raccolta pari a 42 milioni di euro. Quello degli SMS Solidali è un servizio che gli operatori italiani di telefonia mobile offrono a organizzazioni non profit, onlus, associazioni e fondazioni, che sono in grado di garantire la massima trasparenza nell'impiego delle risorse raccolte, di comprovare la realizzazione di progetti con finalità scientifiche, umanitarie o sociali e di impegnarsi per un'adeguata comunicazione al grande pubblico. Il servizio fu lanciato 3 anni fa in occasione della tragedia provocata dallo Tsunami nel Sud-est asiatico, quando con gli sms vennero raccolti più di 25 milioni di euro. Nei primi 6 mesi di quest'anno sono stati ben 68 le iniziative di solidarietà che hanno usufruito di questo servizio, e che in totale hanno raccolto 10 milioni di euro. Le iniziative hanno riguardato 6 aree tematiche: la ricerca scientifica, l'infanzia, il sostegno ai paesi in via di sviluppo, le categorie socialmente deboli, la natura e l'ambiente, le emergenze. Circa la metà dei progetti destinatari degli SMS Solidali sono italiani, e precisamente quelli relativi al finanziamento della ricerca scientifica (cancro, leucemie, distrofie muscolari, sclerosi multipla e fibrosi cistica), all'ambiente e alle categorie socialmente deboli mentre quelli finalizzati all'istruzione e alla salute dell'infanzia hanno avuto quasi tutti un carattere internazionale. Sarebbe forse importante che l'impegno in comunicazione che le associazioni beneficiarie degli SMS Solidali sostengono per promuovere il servizio, sarebbe ribadito anche dopo la raccolta dei fondi, per far sapere agli italiani, con altrettanta forza e efficacia, come sono stati spesi i soldi, con tanto di certificazioni e prove.

sabato 22 dicembre 2007

Yahoo e America Movil insieme per il mobile web in America latina

Yahoo e America Movil, l'operatore telefonico più importante dell'America latina, hanno siglato un accordo per fornire servizi di mobile web a 16 Paesi dell'America latina e dei Caraibi. Grazie a questo accordo Yahoo offrirà versioni localizzate del suo motore di ricerca per cellulari agli utenti mobile dei paesi interessati all'accordo, e non esclude in futuro di aggiungere anche altri servizi nell'offerta prevista dall'accordo. I clienti di America Movil sono 143 milioni, che si vanno ad aggiungere agli oltre 100 milioni, distribuiti in diversi mercati dell'Europa e dell'America latina, che Yahoo aveva già raggiunto grazie all'accordo con Telefonica SA. La società di Sunnyvale ha dichiarato che quella con America Movil rappresenta la partnership più importante e più strategica fino ad ora avviata nel mercato della telefonia mobile. Ormai lo "storico" scontro tra Google e Yahoo, che fino ad ora riguardava solo il web, sembra aver invaso quasi completamente, almeno nel mondo occidentale e latinoamericano, anche il mercato mobile, dove l'aumento della navigazione su cellulare ha reso le tecnologie e i servizi di questi due players una risorsa molto appetibile per gli operatori.

sabato 8 dicembre 2007

Secondo il Censis, gli italiani sempre più internettiani

Internet sempre più usato dagli italiani. E' quanto afferma il quarantunesimo Rapprto annuale del Censis: "Passo dopo passo, Internet è diventato anche in Italia uno strumento familiare ad un gran numero di persone, con una accelerazione estremamente significativa proprio nel corso di questo ultimo anno". Secondo i dati del Censis, nel 2007 gli utenti web in italia sono il 45,3% dell'intera popolazione. Gli utenti abituali, quelli cioè che si connettono almeno tre volte alla settimana alla rete, sono passati dal 28,5% del 2006 al 38,3% del 2007, con un indice di penetrazione che ha raggiunto tra i giovani il 68,3% e tra i più istruiti il 54,5%. Sono proprio queste due categorie di utenti, i giovani e i più istruiti, a guidare le fila degli internettiani italiani. All'incremento dell'utilizzo della rete, si aggiunge anche una sempre maggiore diffusione della banda larga, usata ormai dall’85,8% del totale degli utenti italiani per collegarsi a Internet. Il web sta diventando anche sempre di più fattore di aggregazione e di crescita degli altri media. Anche se i dati sulla tv via internet e via telefonino sono ancora bassi, l'8,6% dei giovani fruitori di televisione dichiara di vedere la televisione via internet, mentre di tutti quelli che ascoltano la radio, il 7,6% lo fanno su internet, e il 21,1% di coloro che leggono i quotidiani cartacei, frequentano anche le pagine online dei giornali. Internet non solo è un nuovo mezzo per fruire degli altri media più tradizionali, ma a sua volta li aiuta a crescere, dato che frequentare tv, radio e giornali online poi spesso spinge gli utenti web davanti al televisione, alla radio e alle edicole, per comprare anche i giornali cartacei.

sabato 1 dicembre 2007

Il mobile advertising a 27 milioni in Italia nel 2007?

Durante l'ultima edizione dello IAB Forum è stato presentata l'ultima ricerca dell'Osservatorio Mobile Marketing & Service promosso dalla School of Management del Politecnico di Milano. Secondo i dati di questa ricerca il mobile advertising in Italia dovrebbe arrivare a fine 2007 a circa 27 milioni di euro, con un incremento sul 2006 del 77%. La ricerca ha preso come campione più di 200 aziende che utilizzano il canale mobile per le attività di marketing e di service management e che operano nelle diverse fasi della filiera dell'offerta di tecnologie, servizi e soluzioni per il mobile marketing e i mobile services. Dalla ricerca è emerso che, nonostante l'Italia sia prima in Europa sia per penetrazione dei cellulari sulla popolazione sia per diffusione di terminali mobili 3G, sono ancora poche le aziende che utilizzano questo strumento per fare marketing. A spingere queste aziende a inserire il mobile nel proprio media mix vi sono sia l'intenzione di diffondere la conoscenza e la reputazione del brand, sia l'obiettivo più specifico di stimolare una call to action, anche su canali diversi, come il call center. Il mobile advertising viene anche utilizzato per "svecchiare" le operazioni promozioni più tradizionali, come i coupon spediti via posta e la raccolta a punti cartacea, con strumenti più "nuovi" come coupon mobile. Gran parte delle campagne di mobile marketing sono rivolte a un target giovane e hanno al proprio centro prodotti innovativi. Lo strumento di mobile marketing più utilizzato è ancora l'sms, mentre sta crescendo il numero di mobile sites, anche per dare un destinazione mobile immediata a chi riceve sms o mms pubblicitari.

sabato 24 novembre 2007

La pubblicità online verso l'8% dell'intero fatturato pubblicitario italiano

Dallo IAB Forum 2007 sono arrivati segnali positivi per quanto riguarda gli investimenti nella pubblicità online. Secondo i dati snocciolati durante la manifestazione, l'anno prossimo l'online advertising italiano dovrebbe raggiungere un fatturato superiore ai 650 milioni di euro, cioé circa il 41,5% in più rispetto al 2006. Secondo l'analisi di Assocomunicazione internet intercetterà una quota compresa tra il 7,5% e l'8,7% dell'intero giro d'affari del mercato italiano della pubblicità. Continua cosi la crescita a doppia cifra della pubblicità online rispetto alle forme tradizionali di advertising, trainata anche dall'aumento del pubblico che usa Internet, ormai circa 24 milioni di italiani, e dalla ripresa degli investimenti nel settore ICT da parte delle imprese italiane (+1,7% negli ultimi 6 mesi). Neanche nel panorama internettiano mancano però i nei e le difficoltà, come quelle dell'e-commerce, che fa fatica a decollare, con un fatturato che fa fatica a schiodarsi dallo 0,8% del totale del commercio contro una media europea del 3,6%, e della pubblica amministrazione, che continua a diminuire gli investimenti in ICT (-1,4%), e sembra non voler digitalizzarsi.

sabato 10 novembre 2007

La pubblicità online in Cina sta superando il miliardo di dollari

La pubblicità online in Cina sta galoppando con tassi di crescita a doppia cifra. Secondo una recente analisi di Nielsen, il fatturato dell'online display advertising in Cina nel terzo quarter del 2007 è stato di 2,6 miliardi di RMB, circa 342 milioni di dollari, con una crescita del 14% rispetto al secondo quarter. Il fatturato totale dei primi 9 mesi dell'anno è stato quindi di 6,6 miliardi di RMB, circa 868 milioni di dollari, e settembre è stato il mese con gli investimenti più alti, pari a 1 miliardo di RMB, circa 131,5 milioni di dollari. Se il mercato dell'online advertising cinese continua con questo ritmo, il 2007 potrà vedere un giro d'affari pari a circa 10 miliardi di RMB, circa 1,32 miliardi di dollari. La diplay advertising rimane ancora il formato pubblicitario dominante sul mercato cinese dell'online advertising, coprendo ancora una quota maggioritaria di tutti gli investimenti, anche se il search advertising sta crescendo anche in Cina e sta progressivamente togliendo quote di budget ai banner. E nel 2008, con le Olimpiadi a Pechino, si può immaginare un'impennata ancora più significativa degli investimenti pubblicitari online e quindi si può facilmente prevedere per l'anno prossimo una percentuale di crescita sul 2007 ancora maggiore rispetto a quella registrata quest'anno sul 2006.

sabato 27 ottobre 2007

A Urbino la prima edizione del Blog Award

Il 14 ottobre s'è tenuta la cerimonia di premiazione della prima edizione dei Blog Award, che ha inteso premiare i migliori blogs in 5 diverse categorie: giovani, intrattenimento, giornalismo, politica e marketing. Questo particolare concorso è stato organizzato dal Corso di Laurea in Scienze della Comunicazione dell'Università di Urbino ed è stato inserito all'interno di un week-end tutto dedicato a internet e ai blog, con un programma che ha previsto anche un laboratorio di web 2.0 e un workshop intitolato Conversazioni dal basso, che ha svolto il ruolo di incubatore per questo primo festival dei blog. Per stabilire la classifica dei migliori blogs della rete nelle 5 categorie definite, gli organizzatori del concorso hanno raccolto numerose segnalazioni attraverso il wiki ufficiale, permettendo a chiunque di esprimere un voto di stima a un blog per ogni categoria. Una volta raccolte le nomine, è stato però un comitato scientifico, composto da professori universitari ed esperti di rete, a decidere i vincitori. Per la categoria giornalismo ha vinto Antonio Sofi per il suo Webgol. Per la categoria marketing, ha vinto Ninjamarketing, un blog fondato da Alex Giordano e Mirko Pallera, che porta esempi di marketing innovativo, mentre nella categoria politica è risultato vincitore il blog Decidiamo Insieme. Per quanto riguarda l'intrattenimento, categoria più varia e affollata, il premio di miglior blog è stato ottenuto da Nonsolomamma, un divertente sguardo sulla vita in famiglia. Infine, tra i giovani blogger promettenti, sono arrivati primi a pari merito due giovani: Le Gatte di Via Plinio e Salvatore Aranzulla.

sabato 20 ottobre 2007

La pubblicità online a +42% nei primi 8 mesi dell'anno. Boom per il mobile advertising

Secondo i dati dell'Osservatorio Fcp-Assointernet IAB, il mercato della pubblicità online sta viaggiando a un ritmo di crescita annua del 42%. E' questo infatti il tasso di crescita registrato nel periodo gennaio-agosto 2007 sullo stesso periodo dell'anno precedente. Crescono tutti gli strumenti di web marketing, anche se ancora una volta il tasso di crescita più alto lo registra la keyword advertising, con il 39% in più rispetto al 2006. Seguono i banner, con un + 31%, mentre sponsorizzazioni e email marketing crescono del 24%. Osservazione a parte va fatta anche per la pubblicità mobile che, secondo i dati di Fcp-Assointernet IAB, è passata dai circa 500.000 euro dei primi 8 mesi del 2006 ai quasi 9 milioni dei corrispettivi mesi del 2007. E' un vero e proprio boom, che però in parte si spiega con il fatto che solo quest'anno si stanno registrando in maniera corretta e analitica i dati relativi al mobile marketing. Secondo le ultime previsioni divulgate dall'UPA, la crescita degli investimenti pubblicitari su Internet, che nel 2006 è stata del 48,1%, a fine 2007 sarà probabilmente del 35,1%, mentre nel 2008 dovrebbe essere del 30,2%. In termini di cifre assolute il divario tra gli investimenti sul web e quelli su televisione e stampa, rimane ancora altissimo, dal momento che l'online advertising ha un giro di affari che per il 2007 potrebbe arrivare a toccare i 400 milioni di euro (i circa 270 "dichiarati" + quelli "non dichiarati" di Google e di altri operatori), mentre il fatturato della pubblicità su TV e stampa probabilmente sarà per il 2007, rispettivamente, di 5.000 e 3.200 milioni di euro. Ma il tasso di crescita che si sta registrando è da giudicare molto buono, soprattutto se si tiene conto che ormai il mercato non è più "il grande sconosciuto" nel mondo della comunicazione, ma ha ormai raggiunto una certa maturità anche in Italia.

sabato 13 ottobre 2007

Google verso l'integrazione tra YouTube e Google Earth

Google sta cercando di integrare in modo sempre più completo i servizi di video online con quelli di mappe online. Nello specifico la società di Mountain View intende permettere agli utenti di Google Earth di poter visionare i video, presi da YouTube, relativi a quella zona geografica localizzata in quel momento. Il fine è quello di far diventare Google Earth un servizio utile non solo a localizzare delle località specifiche e a studiare il territorio interessato, ma anche a fruire di informazioni, in formato audio e video, che possono tornare comode agli utenti che stanno studiando quel luogo. Con ciò gli utenti che per esempio si preparano a partire per una determinata località, per vacanza o per lavoro, potranno vedere dei video relativi a quella località per rendersi meglio conto di quello che possono trovare e di quali possono essere le cose più interessanti offerte da quella località. L'integrazione tra Youtube e Google Earth favorirà a sua volta anche gli utenti di YouTube, che potranno localizzare i propri video facilitando il lavoro a chi è interessato ad essi e li cerca su YouTube.

sabato 6 ottobre 2007

Con WidgetsBucks i widgets diventano shopping advertising

WidgetsBucks è una piattaforma che offre agli editori, di siti o blog, di inserire all'interno delle proprie pagine degli shopping widgets pubblicitari che contengono le offerte degli inserzionisti pubblicitari sui prodotti considerati dalla piattaforma i più attinenti al contenuto della pagina. Il match tra contenuto e offerte da visualizzare nei widgets viene realizzato da una tecnologia chiamata MerchSense. Cosi come gli altri programmi di contextual advertising, gli editori guadagnano ogni volta che i loto visitatori cliccano su un widget. L'editore ha la possibilità di scegliere tra 5 diverse misure di widget, tutti personalizzabili in termini di colore e layout grafico. Con la funzione Proximic, i visitatori di un sito che ospita gli shopping widgets di WidgetsBucks possono estrarre il codice dei widgets per inserirli a loro volta nei loro siti, direttamente dal sito che stanno visitando senza passare dal sito di WidgetsBucks. Quello di WidgetsBucks è un tentativo di usare i widget, sempre più usati dagli utenti (in USA si calcola che li usino il 48% degli internet users), anche per fare pubblicità, e pubblicità efficace. Stando alle parole del CEO di Mpire, Matt Hulett, società che ha lanciato WidgetsBucks, il CPM che gli editori possono avere dall'inserimento degli shopping widgets nelle loro pagine può andare dai 2 ai 33 dollari. I widgets pubblicitari sono già offerti come ad units all'interno di importanti social networks come Facebook, e per promuoverli, WidgetsBucks offre, a chiunque si registra al servizio, un bonus di 25 dollari, che verranno regalati al nuovo registrato non appena questi avrà raggiunto il credito di 25 dollari.

sabato 29 settembre 2007

Nokia prosegue il suo rafforzamento nel mobile marketing

Dopo gli accordi con YouTube e dopo i primi prodotti per la gestione diretta del mobile advertising, Nokia continua a passi celeri il suo posizionamento nel mercato del mobile marketing con altre due mosse importanti. La prima è il lancio del suo social network mobile, MOSH, la seconda l'acquisizione, che si dovrebbe concludere entro fine anno, di Enpocket, società statunitense specializzata in servizi di mobile advertising. Per quanto riguarda MOSH, si tratta di un social network mobile dove gli utenti che si iscrivono hanno la possibilità di uploadare contenuti di vario genere (immagini, audio, video, giochi, applicazioni mobile, documenti), di organizzarli in collezioni (di fatto dei contenitori multimediali), e di condividerli utilizzando dispositivi mobili. Qualsiasi contenuto inserito su MOSH può perciò essere inviato a terzi via email o SMS, ma può anche essere taggato, votato e commentato: i contenuti possono inoltre essere sincronizzati con il proprio telefono cellulare al fine di ricevere degli aggiornamenti automatici. MOSH è costituito da un sito web, un sito mobile e un’applicazione software per dispositivi mobili downloadabile esclusivamente su terminali Nokia. L'acquisizione di Enpocket costituisce invece per Nokia un significativo rafforzamento della propria presenza nel settore del mobile advertising, in quanto la piattaforma della società americana permette di inviare messaggi pubblicitari ai diversi dispositivi mobili utilizzando svariati formati, tra cui SMS, MMS e video, e le innumerevoli relazioni con inserzionisti, editori ed operatori che Enpocket ha costruito in questi anni permetteranno a Nokia di allargare in modo significativo il proprio raggio d'azione.

sabato 15 settembre 2007

Dove sono gli utenti eBay in Italia?

Da un'indagine condotta sui 5 milioni di utenti di eBay.it (chiamati anche eBayer), il primo sito di ecommerce in Italia, emerge che Siena è la città italiana con la maggiore concentrazione di eBayers, seguita a breve distanza da Pisa, dove il 22,2% di abitanti sono eBayers. Al terzo posto Cagliari, con il 19,3% dei residenti che fanno ecommerce su eBay, seguita da Bologna, il 17,5%. Sorprendentemente le grandi città italiane, considerate le più "connesse" e le più avanzate tecnologicamente. sono indietro nella classifica. Milano e Roma, ad esempio, si piazzano rispettivamente al quinto e settimo posto nella classifica. Nelle prime venti posizioni compaiono altre 3 città toscane. Oltre alle due in vetta, al 10° posto si trova Firenze, al 12° Portoferraio, e al 19° Lucca. Grazie a queste 5 città, la Toscana può vantare il primato della regione più rappresentata nella classifica. A seguire la Sardegna con 4 città: Cagliari (3° posto), Nuoro (6°), Elmas (11°), Oristano (16°), e la Campania con 3 città: Salerno (8° posto), Capri (9°) e Caserta (17°). La classifica è stata stilata analizzando la percentuale di eBayers sul totale degli abitanti di ogni singola città, ed è significativa non solo per eBay, ma per tutti gli operatori del settore, dal momento che può essere presa come riferimento anche per capire la penetrazione dell'ecommerce nelle diverse città e regioni italiane.

sabato 8 settembre 2007

Il giro d'affari del social networking in USA destinato a deduplicare nei prossimi 3 anni?

Secondo una recente ricerca di IDC, intitolata Social Networking Application Market Overview and Forecast, il mercato del social networking in USA dovrebbe salire dai 46.8 milioni di dollari del 2006 ai 428.3 milioni di dollari nel 2009, quindi quasi deduplicare il suo giro d'affari in soli 3 anni. Secondo i dati risultanti da quest'indagine, il fatturato statunitense del web social networking dovrebbe aumentare del 120% nel 2007 e del 153% nel 2008. A quanto sembra allora, nonostante di web 2.0 si stia già parlando da un po' di tempo, il mercato del social networking è ancora relativamente piccolo ed enormi sono le sue potenzialità di sviluppo. Questa fortissima crescita sarebbe determinata dall'incremento degli utenti fruitori delle social network websites, da un progresso qualitativo delle applicazioni di social networking disponibili sulla rete, e, soprattutto, da un aumento dell'utilizzo marketing di tali applicazioni, per campagne pubblicitarie o per azioni di fidelizzazione degli utenti. A detta di coloro che hanno condotto la ricerca, il social networking sarebbe l'applicazione che oggi sia gli utenti sia i marketers sentono di dover utilizzare per essere al passo con i tempi e per una presenza efficace in rete. In particolare i vantaggi per le aziende che fanno marketing nei social network andrebbero individuati nell'alto coinvolgimento che gli utenti vivono in questi ambienti, nella loro permanenza su tali applicazioni, più lunga di una permanenza media su un sito "no-social", e nei ridotti costi di marketing che queste applicazioni richiedono.

giovedì 6 settembre 2007

Quali passi per far crescere il mobile marketing?

In un suo articolo di qualche mese fa pubblicato su Clickz.com, Laura Marriot, executive director dell'MMA, Mobile Marketing Association, elencava quali, secondo lei, dovrebbero essere i prossimi passi da compiere per far progredire il mobile marketing. Questi passi sono fondamentalmente 3. Prima di tutto sarebbe necessario, secondo la Marriot, definire bene quali sono i prodotti e gli strumenti del mobile marketing, che vanno dal mobile web ai download, dal mobile search alla mobile television. Facili da elencare, ma forse più difficili da definire e distinguere dagli altri. In secondo luogo è importante capire quali di questi strumenti funzionano meglio per i marketers, e, da ultimo, trovare il modo adatto per poter misurare l'efficacia degli strumenti scelti all'interno del media mix. Se non si compie anche solo una di queste azioni, allora è difficile vedere crescere il mobile marketing e esplodere le sue eventuali potenzialità. E queste azioni andrebbero eseguite nell'ordine elencato sopra, perché, per esempio, se non si definiscono e distinguono bene tutti gli strumenti che il mobile marketing mette a disposizione, allora diventa impossibile anche misurarli. Ma proprio la capacità di misurare l'efficacia dei prodotti di mobile marketing, secondo la Marriot, diventerà, come è stato per internet, elemento cruciale per la loro crescita. Certo questo processo non sarà cosa semplice, anche dati i molteplici e diversi players coinvolti nel cosidetto ecosistema mobile, ma forse una prima consapevolezza della loro necessità sta trapelando in molti paesi.

mercoledì 5 settembre 2007

Yahoo acquista BlueLithium per fare pubblicità comportamentale

Altra mossa importante di Yahoo sul mercato della pubblicità online statunitense. La società di Sunnyvale ha infatti concluso un accordo per l'acquisto di BlueLithium, il quinto network di pubblicità online in Usa, per 300 milioni di dollari in contanti. La particolarità di questo network è la sua tecnologia, che permette di tracciare in maniera abbastanza precisa il comportamento di un consumatore-utente mentre si muove da un sito all'altro, permettendo quindi agli inserzionisti di proporre pubblicità targhettizzata in base a come gli utenti si muovono sulla rete. Per esempio se la tecnologia di BlueLithium registra l'atto d'acquisto di un'auto su un sito di motori da parte di un utente, ecco che il network farà visualizzare a quell'utente pubblicità relative ad automobili o al mondo dei motori in generale. Se un'utente viene colto a informarsi sui prodotti biologici, ecco che la settimana dopo può essere raggiunto dalla pubblicità di prodotti bio. L'idea di Yahoo è quello di applicare questa tecnologia ai 250 milioni di utenti in tutto il mondo iscritti a Yahoo Mail e Yahoo Travel, per offrire ai propri inserzionisti la possibilità di fare campagne di marketing comportamentale molto mirate e che promettono ritorni più alti delle attuali.

martedì 4 settembre 2007

I video online users sono adulti, guardano soprattuto news e chiedono videobanner più corti

Secondo una ricerca condotta da Advertising.com, il cui obiettivo era quello di analizzare le modalità della fruizione dei video sulla rete da parte degli utenti e la loro reazione di fronte alla video advertising, i maggior consumatori di video online non sono ragazzi o giovanissimi, come si potrebbe credere, ma adulti con un età superiore ai 35 anni, che costituiscono ben il 69% di tutti i fruitori di video. Un'altro dato sorprendente restituito da questa ricerca è che il contenuto più visto nei video online sarebbe costituito dalle news, e non da quel contenuto d'intrattenimento generato e caricato dagli utenti stessi. Infatti nella prima metà del 2007, il 62% dei consumatori ha osservato le clip di notizie online, seguiti subito dopo dai film con il 38%, mentre si classificano al terzo posto i video musicali, con il 36%. Per quanto riguarda invece la pubblicità video, il 94% del campione intervistato ha dichiarato di preferire vedere gli annunci pubblicitari piuttosto che pagare il contenuto, anche se il 63% suggerisce di accorciare i videobanner per rendere la video-esperienza online più piacevole. Altro dato interessante è quello sulla relazione tra i video online e la tv, dove l'80% dei consumatori sostiene che i video online non tolgono tempo alla tv e non la sostituiscono, e il 51% degli intervistati dichiara che, nel caso in cui perdesse in tv un programma che interessava, lo andrebbe a guardare tranquillamente online.

lunedì 3 settembre 2007

Yahoo davanti a Google e Msn nella classifica del grado di soddisfazione degli utenti USA

Quest'estate l'University of Michigan ha reso noto i dati sulla ricerca condotta sull'indice Acsi, che sta per American Customer Satisfaction Index, finalizzata a misurare il grado di soddisfazione degli utenti web nordamericani nelle loro esperienze di navigazione sulla rete. Quest'anno, in questa particolare classifica, per la prima volta Yahoo è risultato davanti a Google, ottenendo 79 punti su 100, contro i 78 su 100 della società di Mountain View. Yahoo ha registrato una crescita di gradimento rispetto all'anno passato del 3,9%, mentre Google ha avuto un calo del 3,7%. Al terzo posto a pari merito, con un punteggio di 75 su 100, si trovano Msn e Ask, che ha avuto il miglioramento più significativo rispetto all'anno scorso con un aumento nel tasso di gradimento pari a 5,6%. Il successo di Yahoo sarebbe prevalentemente determinato dai suoi servizi di community, tra cui soprattutto Flickr, per lo sharing delle foto, mentre Google rimarrebbe comunque il motore di ricerca più usato e più amato dagli utenti statunitensi, che invece si stanno prendendo del tempo per provare e giudicare i nuovi servizi di social network della società di Mountain View. Ma forse la crescita di gradimento riscontrata da Yahoo, e il calo di Google, si riescono a interpretare ancora meglio se lette alla luce di un'altra ricerca, condotta da Nielsen/NetRatings, secondo cui, sul web nordamericano, starebbe crescendo il consumo di video e news (47% del tempo totale speso sul web, contro il 34% del 2003), mentre starebbe calando l'utilizzo dei motori di ricerca, di email (dal 46% del 2003 al 33% del 2007), e dei negozi dedicati allo shopping online (dal 20% al 15%). La crescita della fruizione di notizie e il calo nell'uso del motore di ricerca potrebbero in parte spiegare lo spostamento di consensi da Google a Yahoo.

sabato 1 settembre 2007

Direttamente su Google News le notizie di 4 agenzie di stampa internazionali

Google ha chiuso un accordo con 4 importanti agenzie di stampa internazionali per ospitare direttamente sul proprio sito Google News le notizie che solitamente si trovano sui siti delle agenzie. Le 4 agenzie sono la francese Agence France-Presse, l'americana Associated Press, la britannica Press Association e la canadese Canadian Press. D'ora in poi quindi i pezzi dei lanci di agenzia di queste 4 agenzie di stampa saranno pubblicati direttamente su Google News. Fino ad oggi invece questo servizio della società di Mountain View funzionava proponendo solo link trovati sul web che collegavano a siti di notizie, ma senza ospitare lui stesso notizie sul suo sito. L'accordo dovrebbe servire a Google per provare a inserire pubblicità anche sul sito del suo servizio di notizie, e quindi monetizzare anche questo sito che fino ad oggi è servito molto agli editori per far trovare dagli utenti le loro notizie, ma poco agli investitori per fare pubblicità ai loro prodotti. Nel contempo dovrebbe essere utile agli editori per monetizzare meglio di prima i loro contenuti. Prima che l'accordo passi dalla carta alle pagine di Google News potrebbe passare ancora un po' di tempo, ma quando questo avverrà dovrebbero comparire anche le prime inserzioni pubblicitarie.

venerdì 31 agosto 2007

Potrebbe arrivare a breve il GPhone, il cellulare di Google che vive di sola pubblicità

Continuano insistenti le voci che Google starebbe preparando una sua versione di telefonino portatile, il cosidetto GPhone. Da queste voci risulta che l'interesse di Google per questo nuovo prodotto deriverebbe dal fatto che il mobile advertising offrirebbe alla società di Mountain View un rendimento doppio rispetto alle altre forme di pubblicità da essa fornite, soprattutto perché gli ads sono più mirati e personali. Fino ad oggi la strategia di Google nel mondo dei cellulari è stata quella di creare applicazioni mobile per poi farle integrare da produttori e operatori sui loro cellulari. A breve Google potrebbe introdurre nella propria azione di business all'interno del mercato mobile la stessa filosofia che l'ha sempre guidata sul web: offrire servizi a costo zero, creando reddito con la pubblicità. Diventa quindi verosimile l'ipotesi di un telefonino senza costi di abbonamento, finanziato esclusivamente dagli annunci pubblicitari. Pare anche che nei laboratori di ricerca e sviluppo di Google si stia lavorando a un browser web sofisticato dedicato solo ai cellulari. I possibili nuovi GPhone potrebbero avere quindi un browser più efficiente di quelli attualmente disponibili per la navigazione online tramite telefonino, oltre che le altre funzionalità tipiche di Google, tra cui, ovviamente, il suo motore di ricerca, Google maps e altre funzionalità GPS, con optionals che ormai stanno diventando sempre più utilizzati, come la fotocamera e il wifi.

giovedì 30 agosto 2007

Anche in UK acquistabili i programmi tv su iTunes

Apple fa un passo in avanti nel mercato televisivo digitale e lo fa in Gran Bretagna, dove ha annunciato che presto venderà programmi televisivi tramite il suo servizio online iTunes. Questa iniziativa si inserisce nel quadro di una strategia finalizzata a trasformare il negozio online di musica in un rivenditore generale di intrattenimento digitale. L'azienda statunitense già propone il medesimo servizio in USA, e adesso, attivandolo in Gran Bretagna, si propone di diffonderlo anche in Europa. I programmi che saranno da subito disponibili nel Regno Unito saranno quelli come Lost, Desperate Housewives, Ugly Betty e South Park, di cui gli utenti potranno acquistare online i singoli episodi a un prezzo di 1,89 sterline, circa 2,80 euro. Gli utenti potranno scaricare e conservare i programmi, e guardarli in una qualità prossima a quella di un dvd, su computer, su televisione, o sugli iPod di quinta generazione. Al momento Apple ha acquistato i diritti per 28 serie televisive di proprietà della Walt Disney, di Abc, Viacom, Nickelodeon e Paramount Comedy.

mercoledì 29 agosto 2007

In aumento le opportunità per il mobile advertising in USA?

Dati incoraggianti arrivano per il mobile advertising statunitense da una ricerca condotta recentemente da Harris Interactive in collaborazione con Ingenico, che ha voluto testare la situazione sull'utilizzo del proprio cellulare da parte degli americani. Secondo questa ricerca, ormai in USA più di 4 adulti su 5 possiede un telefonino e il 63% dei proprietari di cellulari dichiara che il loro telefonino è molto importante per loro. Interessanti sono i dati emersi a proposito dell'importanza del telefonino per le relazioni interpersonali, dato che il 44% degli intervistati ha dichiarato che il proprio cellulare ha permesso loro di rafforzare i rapporti con gli altri, una percentuale che raggiunge il 63% se si considera solo la fascia di utenti più giovani che vanno dai 18 ai 34 anni. A proposito del mobile advertising invece, solo il 30% degli intervistati ha dichiarato di aver ricevuto sul proprio cellulare una pubblicità. Tra tutta la pubblicità ricevuta, quella preferita dagli utenti colpiti è costituita dagli annunci sponsored text link, che compaiono in seguito a una ricerca su internet, ritenuta la forma di pubblicitù più accettabile dal 26% del campione, mentre il 21% gradisce maggiormente gli annunci audio, e il 20% quelli testuali mandati per sms.

martedì 28 agosto 2007

ExpertVillage.com, il video sharing per insegnare e imparare

ExpertVillage è un sito di video-sharing che contiene esclusivamente video didattici, video dove utenti esperti in qualche cosa cercano di insegnare agli altri utenti che vedranno il proprio video un'arte, un'attività, un'azione, una particolare abilità. L'obiettivo è quello di permettere a tutti gli utenti della rete di condividere e accrescere la propria conoscenza, utilizzando un formato comunicativo, quello video, che sta crescendo nella pratica quotidiana della rete, e che è particolarmente efficace quando si tratta di insegnare o imparare qualcosa. Attualmente il sito contiene più di 20.000 video tutorial classificati in 13 categorie diverse: Automotive, Bartending, Beauty and Fashion, Crafts, Food and Drinks, Health and Fitness, Hobbies, Home and Garden, Music, Parenting, Pets, Sports, e Others. Si va dal video in cui si impara come cambiare la batteria della propria auto, alla lezione video di salsa o di cha cha, dal video che insegna a fare le empanadas a quello che insegna a cantare la musica hindustani. Ce n'è per tutti i gusti insomma, e ciascuno a sua volta può diventare un esperto della comunità e caricare propri video didattici, previa registrazione alla comunità. ExpertVillage distribuisce i contenuti video attraverso flash player, fornendo le url dirette ai singoli video ed i codici embed per riproporli nelle proprie pagine web. Il sito è dotato di motore di ricerca ed i contenuti forniti sono prevalentemente in lingua inglese.

lunedì 27 agosto 2007

Presto gli utenti Yahoo potranno spedire sms dalla casella di posta elettronica

Yahoo ha annunciato che con la nuova versione di Yahoo Mail, il servizio email dell'azienda di Sunnyvale, sarà possibile anche mandare sms dalla propria casella di posta elettronica. Attualmente il servizio di posta elettronica di Yahoo risulta essere il più utilizzato della rete con circa 250 milioni di utenti in tutto il mondo. La nuova funzione promessa da Yahoo intende trasfmormare l'utilizzo dell'account email sempre più in uno strumento di social network, basato sulla lista di contatti presenti nella rubrica degli utenti. Con questa strategia infatti la società di Sunnyvale intende contrastare il successo dei siti di social network, come MySpace, YouTube e Facebook, che sta sempre più erodendo la base utenti dei grandi portali. Inizialmente, il servizio con cui gli utenti Yahoo potranno spedire sms sui cellulari dei propri amici dall'account di posta elettronica sarà disponibile in USA, Canada, India e Filippine. Per spedire un messaggio, basterà immettere il numero di telefonino a cui si vuole spedire e scrivere il messaggio, che verrà spedito da Yahoo.

mercoledì 8 agosto 2007

L'in-game advertising fa crescere la brand awareness?

Secondo una recente ricerca condotta da Nielsen Entertainment, una divisione della società Nielsen, e commissionata dall'in-game advertising network Massive Incorporated, una unit di Microsoft, i giocatori che vengono esposti alla pubblicità che si trova all'interno del gioco mentre essi stanno giocando riconoscono il brand dell'inserzionista maggiormente di quelli che non hanno avuto l'esposizione pubblicitaria. La ricerca è stata condotta su circa 600 giocatori di videogames ed ha riguardato pubblcità a prodotti di diversi settori, come automotive, ristoranti e prodotti di tecnologia. Lo studio della Nielsen Entertainment ha anche fatto emergere che nei giocatori sottoposti all'in-game advertising la familiarità con il brand è del 64% più alta dei giocatori non esposti, e l'intenzione all'acquisto è superiore del 41%. Un elemento che può spiegare questi dati è l'alto coinvolgimento che i giocatori vivono durante le fasi del gioco, coinvolgimento che riguarderebbe anche tutto ciò con cui gli utenti interagiscono durante il gioco. Per il mercato dell'in-game advertising, si prevede un fatturato di 2 miliardi di dollari entro il 2012, secondo le stime della Parks Associates.

martedì 7 agosto 2007

Alice ha ora il motore di ricerca per video

Alice ha da poco lanciato il suo motore di ricerca per video, che cerca tra 8 milioni di video indicizzati e provenienti da diverse fonti: Metacafe, YouTube, Alice Dailymotion, Kewego, Veoh, vSocial, MySpace, Grouper, Revver, Libero Video, Jumpcut, Yahoo Video , Google Video, Vimeo e Guba. Sull'homepage di questo nuovo servizio targato alice, vengono riportate in modo ben visibile le ricerche più popolari effettuate attraverso il motore di ricerca e i top video della settimana pubblicati da Alice-Dailymotion. Una volta effettuata la ricerca, ci si trova su una pagina di risultati molto semplificata con il titolo del video, un breve abstract di spiegazione e una piccola miniatura che consente di visualizzare una schermata del video in questione. Cliccando sul titolo del video o sul link chiamato “guarda il video” si viene indirizzati sulla pagina contenente il video stesso sul sito della fonte. Per ogni ricerca è possibile restringere il set di risultati in base alla fonte, sia prima di effettuare la ricerca sia successivamente a questa operazione. Una funzionalità che può essere utile è quella relativa all’elenco delle eventuali ricerche o dei video correlati ad ogni determinata ricerca.

lunedì 6 agosto 2007

Ora su Amazon si vende anche frutta e verdura

Si chiama AmazonFresh e si propone di vendere online cibi freschi come uova, verdure e pesce. E' l'ultima novità lanciata da Amazon, che ha confermato di aver dato il via a questo servizio a Seattle, nell'enclave di Mercer Island, e solo su invito. Un utente che abita in quella zona e viene invitato ada un vicino, può quindi comprare prodotti freschi sul sito di AmazonFresh, e vederseli recapitare in giornata o la mattina del giorno dopo a casa sua. La consegna quotidiana è gratis con un minimo di 50 dollari di spesa, mentre le consegne prima dell'alba sono gratuite con un ordine minimo di 25 dollari. Tra gli articoli offerti da AmazonFresh frutta, verdura, latte, uova, carne, pesce e prodotti freschi biologici. AmazonFresh si propone di fare competition con altri negozi online che vendono questo genere di prodotti come Peapod.com, FreshDirect.com o YourGrocer.com nell'area di New York, ma si sa che la distribuzione quotidiana di questo tipo di prodotti in aree metropolitane è costosa e sconveniente poiché basata su percorsi inefficienti e viaggi impegnativi, e i margini sono estremamente ridotti. Non è un caso che la maggior parte dei servizi di questo tipo opera in perdita, tranne pochi casi fortunati come quello dell'inglese Tesco.

sabato 4 agosto 2007

I conti correnti online in Italia sono più di 10 milioni

Secondo i dati del 14° rapporto di Kpmg Advisory, in Italia a fine 2006 c'erano 10,1 milioni di conti correnti online e 4,1 milioni di conti per il trading, e il tasso di crescita dei due canali era rispettivamente del 7 % e del 5%. Gli italiani che avevano uno o più conti online erano 8 milioni, pari al 13,6% della popolazione italiana, per un volume complessivo nel secondo semestre 2006 di 44 milioni di operazioni fra disposizioni bancarie (23,8 milioni) ed eseguiti di trading (19,9 milioni). Se agli inizi dell'era internet il primo a svilupparsi era stato l'e-trading, ora la crescita più veloce la sta vivendo l'e-banking, che ha registrato negli ultimi 6 mesi del 2006 un incremento del 13%. E se l'e-trading aveva avuto successo per la velocità e il risparmio che lo caratterizzava rispetto ai canali tradizionali, il vantaggio dell'e-banking più apprezzato dagli italiani sembra essere la comodità. Ma quanto costa avere un conto online? 31 euro l'anno pare, circa un sesto del costo dei conti correnti tradizionali. Quindi più economici, ma anche qui l'Italia sembra avere i costi più alti d'Europa, con un costo superiore di circa il 50% rispetto a paesi come la Francia e la Spagna, dove un conto corrente online costa intorno ai 20 euro all'anno. Da ultimo, in base alle stime contenute nel rapporto, entro il dicembre 2007 ci saranno tra gli 11,3 e gli 11,7 milioni di conti e accessi sul web; entro la fine del 2008, saranno tra i 12,3 e i 13,7 milioni mentre le operazioni di e-banking oscilleranno tra i 36 e i 41,8 milioni. In ogni caso, i conti online saranno entro il 2008 più del 30% del totale.

venerdì 3 agosto 2007

Su Second LIfe ora si trova anche lavoro.

Una delle ultime novità che ha fatto parlare ancora una volta di Second Life, è l'utilizzo, da parte della BNL, Gruppo BNP Paribas, anche di questo ambiente virtuale per trovare 500 giovani da assumere e inserire nel proprio organico in tutta Italia. Pare che in 10 giorni siano arrivati 230 cv. L'idea è venuta a Dominique Ronvaux, belga di nascita, ma ormai residente in Italia da tanti anni, che è a capo della comunicazione e del marketing di BNL. In realtà quello in Italia è il secondo esperimento, dato che il primo la banca l'ha fatto in Francia, dove pare abbia avuto un grande successo. L'utilizzo di Second Life per fare colloqui di lavoro rientra probabilmente in una strategia rinnovatrice del Gruppo che ha fatto uscire tutta una serie di nuovi prodotti (un mutuo, un conto, un prestito e un'assicurazione), tutti targati con il marchio "Revolution". Quindi questa scelta ben si addice a una strategia con cui la BNL si vuole presentare come "La banca per un mondo che cambia". Inoltre i giovani che la banca sta cercando devono conoscere molto bene internet e le nuove tecnologie, dato che essi dovranno gestire e sviluppare proprio i canali internet della banca, e tra i valori della banca vi sono quelli dell'originalità e della creatività, che si suppone caratterizzino il popolo di Second Life. Iniziativa molto decifrabile quindi, quella della BNL, e a chi obietta che non si può conoscere veramente una persona con un colloquio di lavoro su Second Life, perché lì ci sono delle identità virtuali e non reali, Dominique Ronvaux risponde che l'identità virtuale può far emergere elementi interessanti dell'identità reale, che altrimenti non emergerebbero, e che comunque il processo di selezione dei candidati parte su Second Life, ma li non si esaurisce, perché in un secondo momento sono previsti anche colloqui face to face nel mondo reale. Di sicuro, che questa iniziativa aiuti o no BNL a trovare le risorse mancanti, essa le ha comunque fatto fare notevoli risparmi nell'azione di recruiting, e, con il battage giornalistico che si è fatto, il ritorno in termini di marketing è stato probabilmente alto, soprattutto nel target che la banca ha di mira adesso, quello dei 30-40enni.

giovedì 2 agosto 2007

Gli RSS sono o non sono un efficace strumento di marketing?

Secondo un'indagine della Forrester Research, tra gli elementi tecnologici di maggior valore che stanno caratterizzando il web 2.0, il gradino più alto del podio, a detta degli intervistati, spetterebbe agli RSS. Infatti il 23% degli intervistati hanno dichiarato che gli RSS hanno un importante valore per il loro business e un terzo di tutti gli intervistati li hanno usato nelle loro azioni di marketing, anche se poi solo il 14% ha misurato la loro efficacia in termini di ROI. Secondo un'altra ricerca, sempre di Forrester Research, fatta in collaborazione con Clickz, emerge che il 40% degli US online marketers hanno fatto uso di RSS, contro una percentuale di appena il 10% nell'anno precedente. Contro quest'utilizzo sempre più diffuso degli RSS e contro la percezione del loro valore, si pone però una ricerca dell'American Advertising Federation, che pone gli RSS all'ultimo posto dela classifica di efficacia di tutti gli strumenti di online marketing. Qual'è la verità allora? Gli RSS funzionano o no per far crescere il proprio business online? Forse una risposta definitiva non c'è ancora e forse proprio per questo in tanti lo stanno usando, proprio per capire di persona se funzionano.

mercoledì 1 agosto 2007

A giugno traffico web in calo in Italia

Dai dati sul traffico degli utenti sul web relativi al mese di giugno e resi noti da Nielsen/NetRatings, emerge un calo del numero di utenti online del 3% rispetto al mese di maggio. In tutto in Italia gli utenti internet attivi sono stati 20,7 milioni, 22,2 se si includono le applicazioni quali gli istant messenger e i media player. Il calo non si è verificato solo nel numero degli utenti attivi, ma anche nel tempo medio dedicato alla navigazione online, sceso a 20 ore e 38 minuti, oltre due ore in meno rispetto a maggio, con un calo in percentuale del 10%. Il calo nei consumi della rete ha riguardato soprattutto i giovani dai 25 e 34 anni, che hanno ridotto di 10 ore il loro tempo mensile trascorso online, e le donne, che hanno passato online 4 ore e 30 minuti in meno rispetto a maggio. Invece gli internauti d'età compresa tra i 12 e i 17 anni hanno fatto registrare un aumento del loro uso della rete, con circa 2 ore in più di navigazione rispetto a maggio.

martedì 31 luglio 2007

I dati finanziari di Sun prima sul web per tutti e poi ad agenzie e addetti ai lavori

Sun Microsystem, una delle più grandi aziende americane, ha deciso di cambiare le modalità di comunicazione dei propri dati finanziari. D'ora in poi i risultati finanziari dell'azienda verranno prima comunicati al grande pubblico attraverso la sezione di Investor Relations del sito web di Sun e divulgati tramite gli open syndication protocols (RSS) agli iscritti ai news feed di Sun, e, 10 minuti dopo la loro pubblicazione su Internet, le informazioni verranno distribuite, attraverso i canali tradizionali, anche alle agenzie di stampa e agli altri canali privati di distribuzione delle notizie, e alla United States Securities and Exchange Commission verrà distribuito il Form 8-K, che la SEC provvederà quindi a ridistribuire. Queste le parole del CEO di Sun Microsystem Jonathan Schwartz in merito a questa decisione: "In riferimento al dialogo che abbiamo avviato con la United States Securities and Exchange Commission e il suo Presidente Cox, questa sarà la prima volta in cui il grande pubblico degli investitori (che utilizza il browser o il cellulare) verrà messo allo stesso identico livello di coloro che accedono ai servizi di abbonamento privato. Questo favorirà un dialogo aperto e diretto con gli investitori, in aggiunta al flusso informativo generato dalle fonti proprietarie. Anche l'informazione diventa quindi aperta. Credo che questo cambiamento aumenterà la trasparenza del nostro business e ci consentirà di distribuire le informazioni in modo equo, utilizzando la rete per lo scopo per cui è stata creata: collegare le persone e le informazioni". Non è un caso che Sun sia la prima azienda a utilizzare la rete come canale principale per la comunicazione dei propri dati finanziari, dato che in azienda ci sono oltre 3.000 blogger, tra cui v'è il CEO Jonathan Schwartz, che utilizzò il suo blog anche per comunicare una forte riduzione del personale.

lunedì 30 luglio 2007

Wikia annuncia un nuovo motore di ricerca

E' stato annunciato dal fondatore di Wikipedia, Jimmy Wales, un nuovo motore di ricerca gestito dalla community online, che dovrebbe ambire a sfidare i giganti del settore Google e Yahoo. Recentemente infatti Wikia, l'omologo commerciale della società no profit Wikipedia, ha acquisito Grub, un sistema pioneristico di ricerca sul web e ha intenzione di sviluppare il nuovo motore di ricerca in modalità open source, grazie all'aiuto di utenti volontari. L'idea che sta alla base di questo nuovo progetto è quella che l'ordine, il ranking e la classificazione dei risultati di ricerca non vengano stabiliti dalla società che gestisce la tecnologia di ricerca, bensì dagli utenti stessi che utlizzano il motore e che magari contribuiscono a realizzarlo con le proprie capacità. Per vedere l'alba di questo nuovo motore di ricerca ci vorrà ancora tanto tempo, ma dato il successo di wikipedia, non è da escludere che, tecnologia permettendo, anche il nuovo motore di ricerca targato Wikia possa avere un grande successo.

giovedì 26 luglio 2007

Microsoft "strappa" Digg.com a Google e Yahoo

Microsoft vince una piccola battaglia nella lunga guerra contro Google e Yahoo. La società di Redmond è infatti riuscita a raggiungere un accordo per fornire in via esclusiva inserzioni pubblicitarie a Digg.com, un sito dove gli utenti si raccomandano tra loro gli articolo da leggere online. Digg.com, fondato nel 2004, conta oggi più di 17 milioni di visitatori al mese, e si basa un meccanismo di voto con cui gli utenti stessi votano gli articoli pubblicati determinando una classifica popolare degli articoli, delle storie e delle notizie che sono di maggior gradimento per il pubblico. In questo modo, la maggior visibilità sul sito non ce l'avranno le notizie scelte dall'editore, ma quelle votate dagli utenti. Con questo accordo, Digg.com si concentrerà sull'ottimizzazione della piattaforma tecnologica del proprio sito e sull'enhancement delle funzionalità offerte agli utenti, mentre Microsoft riesce a strappare a Google e Yahoo un'importante e crescente fonte di ricavi nel mercato dell'online advertising, dal momento che Microsoft avrà l'esclusiva sulla fornitura dei link sponsorizzati e della display advertising. Digger.com era considerato particolarmente importante da Microsoft anche perché è uno dei siti più visitati per leggere news e approfondimenti sulla tecnologia. L'accordo, della durata di 3 anni, entrerà in vigore nelle prossime settimane, e quindi scompariranno presto gli sponsored link di Google che oggi ancora si vedono sul sito.

mercoledì 25 luglio 2007

Live Search Academic, il motore di ricerca per i documenti scientifici

Live Search Academic è il nuovo motore di ricerca "accademico/scientifico" di Microsoft, per trovare in rete articoli scientifici, articoli didattici, atti di conferenze, dissertazioni e pubblicazioni accademiche. Live Search Academic è ancora in fase di test e quindi non è possibile per ora effettuare ricerche in lingua italiana, ma solo in lingua inglese, ma intanto è già possibile sperimentare la sua efficacia e la sua usabilità. Una volta digitata la parola chiave nel motore di ricerca e fatta partire la ricerca, i risultati, che forse adesso impiegano ancora un po' troppo tempo a comparire rispetto alla velocità con cui siamo abituati a cercare su un qualsiasi motore di ricerca generico, compaiono in un box che occupa la metà sinistra dello schermo. Nel box a destra invece, viene visualizzato, al passaggio del mouse sopra i link dei risultati ottenuti, un abstract con le informazioni principali per permettere all’utente di capire se quel determinato risultato è confacente alla sua ricerca, come autore, data, rivista. I risultati della ricerca possono essere ordinati per rilevanza, per data, per autore, per rivista e per conferenza. Inoltre si può scegliere con quale estensione estrarre il file.

martedì 24 luglio 2007

Su YouTube il dibattito online tra i candidati democratici alla Casa Bianca

Si è svolto anche in diretta online su YouTube un acceso dibattito tra i candidati democratici alla presidenza degli USA, tenutosi presso il campus del collegio militare di Charleston, in South Carolina. Questo dibattito è stato il quarto tra i Democratici, quando mancano sei mesi ai primi voti per la nomination alle presidenziali 2008. I candidati dovevano rispondere ad alcune delle 2.000 domande poste dagli utenti internet di tutto il mondo attraverso YouTube. Tra le domande, alcune molto particolari, come quella dei lavoratori dei campi profughi del Darfur, o quella di un pupazzo di neve preoccupato per il riscaldamento globale. Il dibattito si è acceso quando Barack Obama, il candidato per ora in testa quanto a raccolta fondi per la campagna elettorale, si è detto pronto a incontrare i leader di Iran, Siria, Venezuela, Cuba e Corea del Nord, quei paesi cioè che l'amministrazione Bush accusa di alimentare tensioni e problemi. Di fronte a queste affermazioni di Obama, Hillary Clinton, una delle candidate democratiche più favorite, ha espresso un netto dissenso, spiegando che questo genere di incontri potrebbero essere utilizzati per scopi propagandistici. L'apertura alle domande non perparate degli utenti online ha contribuito a rendere più vivo il dibattito e a far uscire allo scoperto alcuni candidati su temi dlicato.

lunedì 23 luglio 2007

Telefonini? no, grazie. Meglio la natura

In una valle del British Columbia in Canada un gruppo di abitanti ha chiesto alla compagnia telefonica Telus di non costruire il previsto ripetitore a New Denver, una cittadina mineraria dove oggi vivono 600 persone. Gli amministratori appoggiano questa richiesta dei loro cittadini perché sperano che l'assenza assoluta di telefonini possa aiutare lo sviluppo del turismo nella regione, promuovendo la condizione di cittadina "bonificata dai telefonini" come la principale ragione per visitare questa regione canadese. L'assoluta assenza di cellulari infatti può essere un motivo di attrazione nei confronti di chi è stanco dell'onnipresenza dei cellulari e di chi, soprattutto in vacanza, vuole ancora godersi il silenzio e i suoni della natura, senza essere disturbato da telefonate e da squilli e suonerie altrui. In questa presa di posizione non c'è nessuna avversione alla tecnologia, se è vero che gli stessi amministratori che vogliono tenere lontani i telefonini, stanno lavorando per realizzare un sistema che darà agli abitanti della località rurale accesso ai servizi internet ad alta velocità grazie alla tecnologia wireless.

sabato 21 luglio 2007

Facebook Vs Google nel campo del web OS?

E' di questi giorni la notiziache Facebook, il social network rivale di MySpace, ha acquisito la start up Parakey, fondata da due dei creatori del browser Mozilla Firefox. La Parakey sta preparando un web OS, cioé un sistema operativo online con cui gli utenti potranno utilizzare online, da qualsiasi device, molte delle applicazioni che si usano solitamente offline. Un po' come quello che Google sta facendo con i suoi prodotti simili a Word, Excel, etc. Con questa operazione Facebook si rafforza nella sua posizione di nuovo rivale di Google nel campo delle applicazioni online, e sembra che prima dell'acquisizione da parte di Facebook, alle porte della Parakey fosse andata a bussare proprio la società di Mountain View. Il prodotto tanto ambito della Parakey, che non è stato ancora lanciato ufficialmente, dovrebbe funzionare con un client che unifica l'accesso ai propri spazi web, mantenendo allo stesso tempo in rete una copia sincronizzata della parte di hard disk locale che si vuol rendere pubblica. Dalle indiscrezioni trapelate, sarebbe possibile per esempi aggiornare Flickr e MySpace da Parakey anche offline, alla stessa maniera con cui si risponde alla mail per inviarla in un secondo tempo quando ci si connette.

venerdì 20 luglio 2007

In CIna 162 milioni di utenti internet

Crescono gli utenti internet in Cina. Secondo un rapporto redatto dal Centro di informazione sulla Rete in Cina, gli utenti internet cinesi sarebbero arrivati a quota 162 milioni, con una crescita di ben 25 milioni di nuovi utente da gennaio a fine giugno di quest'anno. Con questi numeri, la Cina si consolida al secondo posto nella classifica mondiale dei Paesi per numero di utenti, seconda solo agli USA, in cui vi sono 211 milioni di internauti. Ma queste posizioni sono destinate a invertirsi nel giro di pochi anni, se si tiene conto che la popolazione cinese supera il miliardo e se si tiene conto dei tassi di crescita a 2 cifre con cui il popolo del web cinese aumenta di anno in anno. Vi sono altri due dati interessanti contenuti in questo rapporto "ufficiale" del governo cinese. Uno è quello relativo alla navigazione sui telefonini: 44,3 dei 162 milioni di utenti internet usano il cellulare per collegarsi al web, quindi una percentuale del 27%. L'altro dato importante è la penetrazione della banda larga, che in Cina sarebbe del 75%. Entrambi questi dati dimostrano come in Cina l'aumento dell'utilizzo della rete stia avvenendo già nelle forme e nelle modalità più avanzate, cosa che rende ancora più interessante il mercato cinese per tutti gli operatori del web.

giovedì 19 luglio 2007

Nuovo passo in avanti per il Google Print Ads Program

In USA Google ha definitivamente messo a disposizione il suo Print Ads Program a tutti i clienti Google Adwords, dando a loro la possibilità di acquistare dal web spazi pubblicitari su circa 225 giornali statunitensi. Il programma è stato testato per alcuni mesi con una 50 delle testate americane coinvolte nell'operazione e con alcuni selezionati clienti, ed ora è stato considerato dalla società di Mountain View pronto per essere utilizzato da tutti gli inserzionisti di Adwords. Tra le testate su cui è possibile pianificare pubblicità vi sono anche quelle della New York Times Company, del MediaNews Group e della The Seattle Times Company. Durante i mesi di test Google ha sia ampliato la gamma di testate con cui collaborare sia migliorato il sistema di pagamento per l'acquisto degli spazi pubblicitari. Gli inserzionisti che hanno un account Adwords possono scegliere i giornali su cui pianificare, e, al loro interno, le sezioni dei giornali in cui vogliono fare comparire la loro pubblicità, e i giorni della settimana in cui desiderano che sia vista. Secondo Google il suo Print Ads Program servirà a tutti coloro che hanno un business online di consolidare il proprio successo e la propria presenza anche offline.

mercoledì 18 luglio 2007

3 Italia lancia tecnologia Hsupa per web 2.0 mobile

3 Italia, l'operatore di telefonia mobile della società Hutchinson Whampoa, ha presentato una tecnologia che dovrebbe permettere ai loro clienti di caricare su internet video, foto e file multimediali in maniera molto più rapida rispetto a ora, contribuendo cosi a diffondere il fenomeno del Web 2.0 anche sulle connessioni mobili. La nuova tecnologia, chiamata Hsupa, infatti dovrebbe portare la velocità di traferimento dati dal telefonino al web fino a 1,4 Mbps, contro i circa 64 Kbps attuali, permettendo per esempio di inviare un filmato di 3 minuti girato con il telefonino in 1,7 minuti, contro i 37 minuti necessari con i terminali umts attualmente in commercio e i 75 minuti necessari con telefonino gprs di ultima generazione. I cellulari con questa nuova tecnologia dovrebbero essere messi in commercio a inizio 2008, ma alcuni hot spot promozionali verranno allestiti a Natale di quet'anno. Secondo alcuni dati presentati da 3 Italia, nel 2012 le connessioni mobili alla rete dovrebbero superare quelle fisse, ma in Italia l'utilizzo della rete umts per navigare su web è già intenso, se è vero che ne fanno uso il 29% di utenti che posseggono telefonini di terza generazione e se è vero che ogni giorno vengono eseguite un milione di ricerche su Google tramite telefonino.

martedì 17 luglio 2007

Global-itv.com, la directory mondiale delle internet tv

Per chi volesse capire quale è lo stadio di sviluppo dell'internet tv, è possibile andare sul sito di Global Internet TV per farsi un'idea. Si tratta di una directory in cui si possono trovare migliaia di internet TV sparse in tutto il mondo. Attualmente sul sito sono già più di 7.500, di cui più di 350 italiane. Le internet tv sono organizzate per nazione, per tipologia di trasmissione, live o on demand, e per tipologia di tv, tv convenzionale, tv locale, web tv o IPTV Provider. Il sito si presenta in 6 lingue diverse: inglese, spagnolo, tedesco, italiano, francese e cinese, e navigando l'archivio o utilizzando il motore di ricerca interno è possibile accedere ad elenchi di web TV contenenti informazioni su siti ufficiali, modalità di trasmissione e player necessario per la visualizzazione. Sono presenti molti canali che trasmettono in diretta streaming con banda che va da 24Kb/s a 2048Kb/s.

lunedì 16 luglio 2007

Google lancia la fase test della versione mobile di AdSense

Google ha iniziato a testare la versione mobile di AdSense su alcuni siti mobile. Nel suo tipico stile comunicativo, l'avvio di questa fase di test non è stato annunciato con clamore alla stampa, ma semplicemente comunicato a tutti gli utenti di AdSense. La voce è quindi corsa tra i blog degli utenti e nella SEO community del web. I moduli di AdSense che gli utenti possono testare sono sia a 1 che a 2 annunci, e riguardano il wap 1.0 e quello 2.0. La versione mobile di AdSense da un lato potrebbe costituire contemporaneamente un premio e un incentivo per tutti quegli editori, grandi e piccoli, sia quelli del web 1.0 che quelli del web 2.0, che hanno scommesso fin da subito su versioni mobile del proprio sito, dall'altro potrebbe ampliare ulteriormente le opportunità degli investitori pubblicitari di Google, in linea con lo sviluppo del mobile web. I dubbi sul successo di questa operazione non sono pochi: le ridotte dimensioni dello schermo del cellulare, il carattere ancora molto semplificato della navigazione mobile attuale e il pubblico ancora ridotto che naviga con il cellulare sono dei grandi punti interrogativi sull'esito di questo test. Ma esso si potrebbe rivelare anche come un'incredibile spinta propulsiva per lo sviluppo del mobile advertising, oggi ancora basato quasi esclusivamente su sms e mms. La scommessa non è solo su AdSense, ma tra un modello di mobile advertising basato sull'uso che del cellulare si fa oggi (sms), e un modello basato invece sull'uso che del telefonino si potrebbe fare domani (web).

sabato 14 luglio 2007

A maggio utenti web italiani attivi a 21,4 milioni

Secondo i dati di NielsenNetRatings relativi al mese di maggio 2007, gli utenti italiani che si sono collegati almeno una volta a internet da casa o dall'ufficio sono 21,4 milioni (22,8 se si includono anche gli utilizzatori di applicazioni quali gli instant messengers e i media players). In media gli utenti attivi italiani fanno registrare una frequentazione della rete piu' che giornaliera (35 sessioni in media contro le 30 di aprile), mentre per quanto riguarda il tempo passato online coloro che accedono dall'ufficio passano online 30 ore nel mese contro le 25 di aprile, mentre i navigatori da casa dedicano al web circa 15 ore al mese, una in piu' rispetto ad aprile. E' interessante notare anche come i dati di maggio segnalano che si sta riducendo il gap tra uomini e donne nell'intensità d'utilizzo della rete, ancora di poco superiore per gli uomini (50 ore contro le 46 delle donne) e che i più assidui frequentatori del web sono più giovani se donne, e più adulti se uomini. Gli uomini che passano più tempo su internet appartengono alla fascia di età tra i 35 e i 49 anni, mentre le donne che navigano di più sono di un'età compresa tra i 21 e i 34 anni.

venerdì 13 luglio 2007

Quali metriche per il web 2.0?

Il crescente successo e utilizzo dei rich media e di alcune tecnologie cosidette "del web 2.0", come AJAX, ha generato un dibattito sull'opportunità di aggiornare e far evolvere anche le metriche con cui si misurano il traffico degli utenti sul web e la loro fruizione dei diversi siti. Per rispondere a questa esigenza, Nielsen/NetRatings ha introdotto due nuove metriche per misurare l'uso dei siti web: i "minuti totali" di navigazione e le "sessioni totali" fatte dall'utente. La prima metrica, quella dei "minuti totali", misura il tempo di permanenza "attiva" di un utente su una pagina, escludendo cioé il tempo in cui magari quella pagina rimane aperta in una finestra del browser sul pc dell'utente, ma l'utente sta navigando o interagendo con un'altra pagina in un'altra finestra del browser. La metrica delle "sessioni totali" invece calcola il numero totale delle sessioni di visita di un utente, considerando che una sessione viene considerata finita dopo 30 minuti di inattività su un determinato sito. Considerando che la fruizione per esempio di video e musica in streaming, o dei giochi online, produce un alto "consumo" della pagina senza però che questa debba essere refreshata, per questo tipo di contenuti la metrica dei "minuti totali", potrebbe essere più significativa dei quello delle pagine viste, e indice più veritiero sull'a fruizione di un certo contenuto da parte degli utenti. Confrontando per esempio i dati di page views e di minuti totali su 2 siti molto visitati come MySpace e YouTube, emerge che gli utenti di MySpace vedono 10 volte le pagine di quelli di YouTube, ma il tempo di permanenza è di solo 3,6 volte superiore. Rimane aperto il dibattito sul valore delle metriche: una permanenza più lunga solo su una pagina di un sito ha più o meno valore di una visione più breve ma di più pagine dello stesso sito?

giovedì 12 luglio 2007

Mappe personalizzate con Google

Google ha introdotto un nuovo strumento che consente agli utenti di creare mappe personalizzate per individuare qualunque cosa, da un negozio ai più recenti terremoti nel mondo. Gli utenti possono selezionare una delle oltre cento mini-applicazioni create da sviluppatori indipendenti di software, per personalizzare il servizio di mappe online di Google immettendovi propri dati. Queste miniapplicazioni sono chiamate Maplet e sono raggiungibili da un nuovo tab visualizzabile sul sito di Google mappe, chiamato Le mie mappe, dove si trovano i link che portano alla pagina che spiega come costruire proprie mappe personalizzate e alla pagina che porta alle mappe interattive create da altri utenti. Tra le varie fnzionalità consentite dai Maplet, anche quello di selezionare e guardare i video di YouTube partendo dalle località in cui sono stati caricati. Tra le applicazioni create dagli sviluppatori di software ci sono anche programmi che consentono di collegare famose foto prese in località intorno al mondo ale servizio mappe di Google.

mercoledì 11 luglio 2007

LifeGaatle, il motore di ricerca ecologico con sfondo nero

LifeGate, il network di comunicazione nato per diffondere una coscienza ecologica e promuovere uno stile di vita "sostenibile", ha lanciato LifeGaatle, un motore di ricerca basato sulla tecnologia e il database di Google, ma con sfondo nero, realizzato appositamente in questo modo per ridurre l'impatto ambientale. Infatti, secondo alcune ricerche che è possibile trovare qui e qui, le immagini che gli utenti visualizzano normalmente su sfondo bianco, fanno consumare al monitor molta più energia rispetto al nero. Secondo gli studi presi a spunto da LifeGate, i monitor CRT impiegano 74 watt per visualizzare una pagina bianca contro i 59 watt richiesti da una pagina nera. Calcolando i milioni di utenti che utlizzano il noto motore di ricerca, si può stimare che la versione nera di Google potrebbe far risparmiare energia per 750 megawattora all'anno evitando il rilascio in atmosfera di 457.500 kg di anidride carbonica, corrispondenti a 1.349 barili di petrolio, per riassorbire le cui emissioni servirebbero 590.323 mq di foreste. Il risparmio riguarderebbe anche i monitor LCD, ma quello maggiore sarebbe per gli schermi a tubo catodico, ancora particolarmente diffusi nei paesi in via di sviluppo. C'è da ricordare che per LifeGate, e per tutti quello che condividono lo stile di vita da essi propugnato, questa versione nera di Google è importante, oltre che per i risparmi, anche come nuovo segnale di sensibilizzazione sul tema del risparmio energetico.

martedì 10 luglio 2007

Rallentamento per il mobile content nel 2006

Secondo una ricerca condotta dalla School of Management-Politecnico di Milano il giro d'affari del mobile content, dopo anni di crescita a tassi intorno al 50%, ha visto un significativo rallentamento, con una crescita solo del 15%. Da quanto emerge dalla ricerca, il rallentamento è anche legato ai profondi cambiamenti in atto nel settore mobile, dove stanno emergendo nuovi servizi e nuove modalità di fruizione dei contenuti con la mobile tv, il mobile internet, la mobile advertising e i servizi mobile web 2.0. L'attenzione posta su questi nuovi servizi, ma anche l'incertezza che ancora serpeggia circa il loro futuro, ha tolto al mobile content investimenti e energie, soprattutto nelle società di telecomunicazione. Ma un altro motivo di questo rallentamento può essere individuato nella saturazione raggiunta da alcuni settori del mobile content, come i prodotti di phone personalization. E forse anche gli utenti stanno diventando più maturi, più attenti a non farsi vendere troppo facilmente, e quasi inavvertitamente, contenuti non esplicitamente richiesti, e più consapevoli del valore reale dei contenuti scaricati sul proprio cellulare, valore che è ridimensionato rispetto alla sua percezione iniziale.

lunedì 9 luglio 2007

Un sito per trovare gli hotspots WiFi gratuiti

Microbusiness Srl, una società di Roma che ha come mission quella di promuovere l'innovazione tecnologica nelle microimprese offrendo soluzioni e tecnologie connesse ad Internet, ha realizzato e gestisce un sito dove è possibile trovare gli hotspot per navigare gratuitamente con connessione WiFi in tutta Italia. Il sito è www.wifihotspot.it e gli hotspot presenti e catalogati in esso sono quelli commerciali, e quindi sono esclusi quelli ad accesso privato. Per trovare gli hotspot è possibile fare una ricerca per cap, città o regione, per categorie commerciali, oppure attraverso la digitazione di keywords. Il sito si propone quindi come punto d’incontro tra chi cerca un hotspot WiFi gratuito e chi ne propone l’utilizzo. Per chi invece intende offrire gratuitamente il servizio WiFi sono disponibili sul sito tutte le informazioni tecnico-commerciali per attivare un hotspot. L'obiettivo di Microbusiness, che è partner di Free-hotspot.com , il maggiore network europeo di hotspot WiFi ad accesso gratuito, è infatti anche quello di promuovere l'uso gratuito del WiFi nel rispetto della legge in materia.

sabato 7 luglio 2007

Gli adolescenti americani e i social networks

In USA la società Alloy Media and Marketing ha eseguito una ricerca sugli adolescenti statunitensi che frequentano i siti di social network e sul loro rapporto con la pubblicità in essi contenuta. Emerge dall'indagine che tra i ragazzi compresi tra i 9 e i 17 anni di età, 7 su 10 visitano ogni settimana un sito di social network e che tra essi non ci sia un'avversione pregiudiziale alla presenza pubblicitaria, se è vero che più della metà degli adolescenti intervistati ha interagito con gli annunci pubblicitari e ha visitato le pagine web degli inserzionisti che si proponevano nei social network. I prodotti pubblicitari più "graditi" risultano essere quelli di intrattenimento, richiesti dal 50% del campione intervistato, mentre un quinto dei ragazzi si dichiara disposto a inserire contenuto brandizzato e sponsorizzato anche sul proprio sito personale. Due altre informazioni curiose che emergono dalla ricerca sono che il 30% degli adolescenti vorrebbe che nei social network circolassero più informazioni sul mondo della scuola e dell'educazione, e che la principale fonte di conoscenza dei nuovi siti web sono i genitori, seguiti dai motori di ricerca.

venerdì 6 luglio 2007

Air France e Klm lanciano il mobile check-in

Da pochi giorni Air France e Klm hanno lanciato un servizio innovativo grazie al quale in molti paesi sarà possibile effettuare il check-in attraverso il proprio cellulare. Il servizio all'inizio riguarderà solo i voli delle due compagnie di breve e medio raggio su scali europei. Per usufruire del servizio, gli utenti dovranno andare sul sito mobile delle sue compagnie aeree, dalle 30 ore ai 30 minuti prima dell'ora limite di accettazione del volo, e potranno scegliere anche il posto preferito. Alla fine del check-in gli utenti possono ricevere, se lo vogliono, anche un sms di conferma, e, quando arrivano in aereoporto, devono semplicemente stampare la carta d’imbarco presso un Terminale di Self Check-in o un banco deposito bagagli e ritiro della carta d’imbarco, entro l’ora limite di accettazione. Questo servizio, pensato soprattutto per la clientela business, permette agli utenti di evitare file in caso di ritardo, di risparmiare tempo e poterlo dedicare eventualmente al proprio lavoro, e di essere più indipendenti anche rispetto a postazioni internet per la navigazione quando ci si trova in mobilità.

giovedì 5 luglio 2007

Come sarà il web 3.0?

Se è vero che "panta rei", cioé tutto scorre, allora anche il web 2.0, il grande fenomeno del web di questi anni, è destinato a essere superato e a trasformarsi in qualcos'altro. Questo qualcos'altro potrebbe con molta probabilità chiamarsi web 3.0. Il primo che ha usato questo termine è stato, agli inizi del 2006, Jeffrey Zeldman, un web designer critico nei confronti di alcune tecnologie del web 2.0. Nel maggio dell'anno scorso anche Tim Berners-Lee ha parlato del web 3.0 come di uno stadio del web in cui le peciliarità del web 2.0 saranno integrate con il cosidetto web semantico, un web cioé gestito da software capaci di comprendere e interpretare il contenuto semantico dei documenti presenti in rete, potendo creare dei collegamenti anche semantici tra le informazioni reperibili sul web. Web 3.0 quindi come un enorme database in cui i legami e le piste interpretative non sono più dettati da elementi formali e sintattici, ma dal significato dei documenti. Jerry Jang, fondatore di Yahoo, pone invece l'accento sulla possibilità che web 3.0 porterà agli utenti di diventare ancora più portagonisti nell'utilizzo del web: sarà sempre più facile creare contenuto e diventare quasi inconsapevoli programmatori. Reed Hastings, fondatore di Netflix, sottolinea, come aspetto caratterizzante il web 3.0, la velocità di navigazione: web 1.0 è stato il web del modem a 56 Kb, il web 2.0 è il web da 1 Mb, il web 3.0 sarà il web da 10 Mb, quello dei video e della tv interattiva. Un ruolo sicuramente importante nell'eventuale passaggio dal web 2.0 al web 3.0 ce l'avranno i motori di ricerca. La loro tecnologia sarà forse ancora più basilare e fondamentale per l'esperienza navigazionale degli utenti, e forse permetterà agli utenti di fare ricerche in linguaggio naturale cercando di rispondere alle domande degli utenti non più solo attraverso parole chiave, ma anche attraverso la comprensione semantica degli interrogativi degli utenti.

mercoledì 4 luglio 2007

SherpaTV, per conoscere meglio le istituzioni

SherpaTV si propone di essere l'archivio multimediale delle istituzioni, sia quelle nazionali che quelle internazionali. L'obiettivo è quello di permettere ai cittadini di avere un accesso immediato e multimediale a informazioni, dati e documenti che riguardano tutte le istituzioni. SherpaTV vuole avvicinare le istituzioni ai cittadini utilizzando quegli strumenti più nuovi della rte che i cittadini dimostrano di gradire, soprattutto i video online, e con quella logica web 2.0 che ha ridato più potere e più protagonismo agli utenti, logica che però, a una prima visita del sito, sembra ancora molto potenziabile. SherpaTV è una società privata il cui business si basa sulla vendita di prodotti e servizi specializzati ad aziende, enti e professionisti, e sulla realizzazione di progetti speciali di comunicazione delle stesse istituzioni. Purtroppo il sito è ancora lento nella navigazione in alcune sue parti, ma il contenuto sembra essere molto interessante. Sezioni particolarmente utili sembrano essere Focus, dove è possibile leggere interessanti benchmark tra alcuni sistemi legislativi italiani e quelli di altri paesi, vedere quali proposte di legge si trovano all'esame del Parlamento e approfondire soggetti istituzionali importanti come gli organi di garanzia, e Dossier, dove si parla di temi di attualità che ricadono in maniera significativa sulla vita dei cittadini, come per esempio in questi giorni il tema del tfr e delle pensioni.

martedì 3 luglio 2007

Nel consumo dei media in USA il web raggiunge la tv

Secondo un recente rapporto di JupiterResearch intitolato Media Consumption Patterns: Online Vies with TV as Primary Medium, gli americani adesso trascorrono più o meno lo stesso tempo davanti al computer per navigare in internet e davanti alla televisione. Tutti e due i consumi, sia quello di tv che quello di internet, risultano aumentati negli ultimi 5 anni, e oggi si è arrivati a una media settimanale di 14 ore. Nonostante questo le spese pubblicitarie sono ancora nettamente a vantaggio della tv, con 68,3 miliardi di dollari spesi nel 2006 per la pubblicità televisiva, e solo 16,5 miliardi di dollari spesi, sempre l'anno scorso, per la pubblicità online. Nel report anche un dato interessante sull'utenza più giovane: gli adolescenti passano ancora più tempo seduti davanti al televisore (10 ore in media ogni settimana), che davanti al computer per navigare online (8 ore settimanali).

lunedì 2 luglio 2007

MoMac, nuova ricerca e nuova piattaforma per la mobile advertising

MoMac, la mobile media company presente in 7 paesi europei, tra cui anche l'Italia, ha presentato il suo primo Mobile Avertising Attitudes, un'indagine condotta dalla società di ricerca Tickbox. La ricerca è stata condotta su 1.400 utenti mobile inglesi, ed ha fatto emergere che tra gli utenti compresi nella fascia di età tra i 16 e i 24 anni, fascia "calda" per il mobile, la percentuale di coloro che hanno già cliccato su una pubblicità è del 13%. Sempre secondo questa indagine, il formato di mobile advertising più conosciuto è quello del textlink, seguito dal formato mobile banner e dalla video advertising. Per quanto riguarda invece il modello di business degli operatori mobile, il 47% della fascia di utenti tra i 16 e i 24 anni ha dichiarato di essere favorevole ad avere contenuti gratis in cambio della ricezione di pubblicità. Invece l'utenza più adulta preferisce il pay per download, che predilige sia al contenuto gratuito più pubblicità sia al contenuto ad abbonamento. La MoMac ha fatto uscire il report in corrispondenza con il lancio della sua nuova piattaforma di mobile advertising, chiamata GoSell. Quest'ultima consente alle media companies e agli inserzionisti di pianificare campagne su più mobile sites, determinare le aree promozionali all'interno dei vari siti, ottimizzare le creatività, realizzare facilmente delle landing pages per quegli inserzionisti che non hanno ancora un sito mobile, tracciare impression, clicks, e costi dei vari formati pubblicitari e calcolare l'inventory dello spazio pubblicitario disponibile sui vari siti.

sabato 30 giugno 2007

YouTube straccia la concorrenza in USA

Secondo un sondaggio pubblicato da Hitwise, YouTube ha un'audience superiore a quella degli altri 64 siti di video-sharing messi insieme. Nonostante il sito abbia dovuto eliminare i filmati protetti da copyright dopo le denunce di alcune grandi media company, da gennaio a maggio 2007 si è registrata una crescita di utenti unici del 70%, contro una crescita dell'8% di tutti gli altri siti di video-sharing. YouTube a maggio aveva una fetta del mercato statunitense dei video online pari al 60,2%, contro il 16,8% di MySpace, il 7,81% di Google Video, il 2,77% di Yahoo e il 2,09% di Msn. Gli utenti statunitensi sembrano quindi andare quasi solo su YouTube, che prefigura cosi una leadership ancora più accentuata di quella che Google è riuscita a imporre nel mercato dei motori di ricerca. Non c'è da stare allegri che cosi tanti utenti utilizzino cosi tanto e in maniera quasi esclusiva siti di una stessa società. C'è da sperare che i competitor di Google, al posto di correre dietro alle innovazioni create o inglobate da Google, sappiano una volta tanto giocare d'anticipo il ruolo di beginners.

venerdì 29 giugno 2007

Agenzia inglese di mobile adv crea divisione di mobile search adv

Una delle più importanti agenzie di mobile advertising inglesi, la 4th Screen Advertising, ha lanciato una divisione dedicata al mobile search marketing, con cui essa cercherà di rendere ancora più completa la propria offerta di mobile advertising che oggi è basata principalmente sulla display advertising e sui mobile banner. L'agenzia inglese potrà approfittare dei rapporti già avviati con numerosi editori WAP in Inghilterra e con i due giganti del mercato dei motori di ricerca, Google e Yahoo!. Con la nuova divisione la 4th Screen Advertising si propone di potenziare il modello del pay per click e dei text ad listings anche su device mobili, per aiutare i propri clienti a intercettare gli utenti mobile in target e portarli sui loro siti WAP. Il nuovo team dedicato al mobile search si occuperà della gestione del bidding sulle keyword scelte dal cliente, del tracking delle campagne e di una continua ottimizzazione delle stesse. Questa inziativa dimostra la grande fiducia verso le potenzialità del search advertising anche su device mobili, in un paese, l'Inghilterra, che ha sempre trainato anche lo sviluppo del web advertising, e del web search advertising, in Europa.