martedì 31 luglio 2007

I dati finanziari di Sun prima sul web per tutti e poi ad agenzie e addetti ai lavori

Sun Microsystem, una delle più grandi aziende americane, ha deciso di cambiare le modalità di comunicazione dei propri dati finanziari. D'ora in poi i risultati finanziari dell'azienda verranno prima comunicati al grande pubblico attraverso la sezione di Investor Relations del sito web di Sun e divulgati tramite gli open syndication protocols (RSS) agli iscritti ai news feed di Sun, e, 10 minuti dopo la loro pubblicazione su Internet, le informazioni verranno distribuite, attraverso i canali tradizionali, anche alle agenzie di stampa e agli altri canali privati di distribuzione delle notizie, e alla United States Securities and Exchange Commission verrà distribuito il Form 8-K, che la SEC provvederà quindi a ridistribuire. Queste le parole del CEO di Sun Microsystem Jonathan Schwartz in merito a questa decisione: "In riferimento al dialogo che abbiamo avviato con la United States Securities and Exchange Commission e il suo Presidente Cox, questa sarà la prima volta in cui il grande pubblico degli investitori (che utilizza il browser o il cellulare) verrà messo allo stesso identico livello di coloro che accedono ai servizi di abbonamento privato. Questo favorirà un dialogo aperto e diretto con gli investitori, in aggiunta al flusso informativo generato dalle fonti proprietarie. Anche l'informazione diventa quindi aperta. Credo che questo cambiamento aumenterà la trasparenza del nostro business e ci consentirà di distribuire le informazioni in modo equo, utilizzando la rete per lo scopo per cui è stata creata: collegare le persone e le informazioni". Non è un caso che Sun sia la prima azienda a utilizzare la rete come canale principale per la comunicazione dei propri dati finanziari, dato che in azienda ci sono oltre 3.000 blogger, tra cui v'è il CEO Jonathan Schwartz, che utilizzò il suo blog anche per comunicare una forte riduzione del personale.

lunedì 30 luglio 2007

Wikia annuncia un nuovo motore di ricerca

E' stato annunciato dal fondatore di Wikipedia, Jimmy Wales, un nuovo motore di ricerca gestito dalla community online, che dovrebbe ambire a sfidare i giganti del settore Google e Yahoo. Recentemente infatti Wikia, l'omologo commerciale della società no profit Wikipedia, ha acquisito Grub, un sistema pioneristico di ricerca sul web e ha intenzione di sviluppare il nuovo motore di ricerca in modalità open source, grazie all'aiuto di utenti volontari. L'idea che sta alla base di questo nuovo progetto è quella che l'ordine, il ranking e la classificazione dei risultati di ricerca non vengano stabiliti dalla società che gestisce la tecnologia di ricerca, bensì dagli utenti stessi che utlizzano il motore e che magari contribuiscono a realizzarlo con le proprie capacità. Per vedere l'alba di questo nuovo motore di ricerca ci vorrà ancora tanto tempo, ma dato il successo di wikipedia, non è da escludere che, tecnologia permettendo, anche il nuovo motore di ricerca targato Wikia possa avere un grande successo.

giovedì 26 luglio 2007

Microsoft "strappa" Digg.com a Google e Yahoo

Microsoft vince una piccola battaglia nella lunga guerra contro Google e Yahoo. La società di Redmond è infatti riuscita a raggiungere un accordo per fornire in via esclusiva inserzioni pubblicitarie a Digg.com, un sito dove gli utenti si raccomandano tra loro gli articolo da leggere online. Digg.com, fondato nel 2004, conta oggi più di 17 milioni di visitatori al mese, e si basa un meccanismo di voto con cui gli utenti stessi votano gli articoli pubblicati determinando una classifica popolare degli articoli, delle storie e delle notizie che sono di maggior gradimento per il pubblico. In questo modo, la maggior visibilità sul sito non ce l'avranno le notizie scelte dall'editore, ma quelle votate dagli utenti. Con questo accordo, Digg.com si concentrerà sull'ottimizzazione della piattaforma tecnologica del proprio sito e sull'enhancement delle funzionalità offerte agli utenti, mentre Microsoft riesce a strappare a Google e Yahoo un'importante e crescente fonte di ricavi nel mercato dell'online advertising, dal momento che Microsoft avrà l'esclusiva sulla fornitura dei link sponsorizzati e della display advertising. Digger.com era considerato particolarmente importante da Microsoft anche perché è uno dei siti più visitati per leggere news e approfondimenti sulla tecnologia. L'accordo, della durata di 3 anni, entrerà in vigore nelle prossime settimane, e quindi scompariranno presto gli sponsored link di Google che oggi ancora si vedono sul sito.

mercoledì 25 luglio 2007

Live Search Academic, il motore di ricerca per i documenti scientifici

Live Search Academic è il nuovo motore di ricerca "accademico/scientifico" di Microsoft, per trovare in rete articoli scientifici, articoli didattici, atti di conferenze, dissertazioni e pubblicazioni accademiche. Live Search Academic è ancora in fase di test e quindi non è possibile per ora effettuare ricerche in lingua italiana, ma solo in lingua inglese, ma intanto è già possibile sperimentare la sua efficacia e la sua usabilità. Una volta digitata la parola chiave nel motore di ricerca e fatta partire la ricerca, i risultati, che forse adesso impiegano ancora un po' troppo tempo a comparire rispetto alla velocità con cui siamo abituati a cercare su un qualsiasi motore di ricerca generico, compaiono in un box che occupa la metà sinistra dello schermo. Nel box a destra invece, viene visualizzato, al passaggio del mouse sopra i link dei risultati ottenuti, un abstract con le informazioni principali per permettere all’utente di capire se quel determinato risultato è confacente alla sua ricerca, come autore, data, rivista. I risultati della ricerca possono essere ordinati per rilevanza, per data, per autore, per rivista e per conferenza. Inoltre si può scegliere con quale estensione estrarre il file.

martedì 24 luglio 2007

Su YouTube il dibattito online tra i candidati democratici alla Casa Bianca

Si è svolto anche in diretta online su YouTube un acceso dibattito tra i candidati democratici alla presidenza degli USA, tenutosi presso il campus del collegio militare di Charleston, in South Carolina. Questo dibattito è stato il quarto tra i Democratici, quando mancano sei mesi ai primi voti per la nomination alle presidenziali 2008. I candidati dovevano rispondere ad alcune delle 2.000 domande poste dagli utenti internet di tutto il mondo attraverso YouTube. Tra le domande, alcune molto particolari, come quella dei lavoratori dei campi profughi del Darfur, o quella di un pupazzo di neve preoccupato per il riscaldamento globale. Il dibattito si è acceso quando Barack Obama, il candidato per ora in testa quanto a raccolta fondi per la campagna elettorale, si è detto pronto a incontrare i leader di Iran, Siria, Venezuela, Cuba e Corea del Nord, quei paesi cioè che l'amministrazione Bush accusa di alimentare tensioni e problemi. Di fronte a queste affermazioni di Obama, Hillary Clinton, una delle candidate democratiche più favorite, ha espresso un netto dissenso, spiegando che questo genere di incontri potrebbero essere utilizzati per scopi propagandistici. L'apertura alle domande non perparate degli utenti online ha contribuito a rendere più vivo il dibattito e a far uscire allo scoperto alcuni candidati su temi dlicato.

lunedì 23 luglio 2007

Telefonini? no, grazie. Meglio la natura

In una valle del British Columbia in Canada un gruppo di abitanti ha chiesto alla compagnia telefonica Telus di non costruire il previsto ripetitore a New Denver, una cittadina mineraria dove oggi vivono 600 persone. Gli amministratori appoggiano questa richiesta dei loro cittadini perché sperano che l'assenza assoluta di telefonini possa aiutare lo sviluppo del turismo nella regione, promuovendo la condizione di cittadina "bonificata dai telefonini" come la principale ragione per visitare questa regione canadese. L'assoluta assenza di cellulari infatti può essere un motivo di attrazione nei confronti di chi è stanco dell'onnipresenza dei cellulari e di chi, soprattutto in vacanza, vuole ancora godersi il silenzio e i suoni della natura, senza essere disturbato da telefonate e da squilli e suonerie altrui. In questa presa di posizione non c'è nessuna avversione alla tecnologia, se è vero che gli stessi amministratori che vogliono tenere lontani i telefonini, stanno lavorando per realizzare un sistema che darà agli abitanti della località rurale accesso ai servizi internet ad alta velocità grazie alla tecnologia wireless.

sabato 21 luglio 2007

Facebook Vs Google nel campo del web OS?

E' di questi giorni la notiziache Facebook, il social network rivale di MySpace, ha acquisito la start up Parakey, fondata da due dei creatori del browser Mozilla Firefox. La Parakey sta preparando un web OS, cioé un sistema operativo online con cui gli utenti potranno utilizzare online, da qualsiasi device, molte delle applicazioni che si usano solitamente offline. Un po' come quello che Google sta facendo con i suoi prodotti simili a Word, Excel, etc. Con questa operazione Facebook si rafforza nella sua posizione di nuovo rivale di Google nel campo delle applicazioni online, e sembra che prima dell'acquisizione da parte di Facebook, alle porte della Parakey fosse andata a bussare proprio la società di Mountain View. Il prodotto tanto ambito della Parakey, che non è stato ancora lanciato ufficialmente, dovrebbe funzionare con un client che unifica l'accesso ai propri spazi web, mantenendo allo stesso tempo in rete una copia sincronizzata della parte di hard disk locale che si vuol rendere pubblica. Dalle indiscrezioni trapelate, sarebbe possibile per esempi aggiornare Flickr e MySpace da Parakey anche offline, alla stessa maniera con cui si risponde alla mail per inviarla in un secondo tempo quando ci si connette.

venerdì 20 luglio 2007

In CIna 162 milioni di utenti internet

Crescono gli utenti internet in Cina. Secondo un rapporto redatto dal Centro di informazione sulla Rete in Cina, gli utenti internet cinesi sarebbero arrivati a quota 162 milioni, con una crescita di ben 25 milioni di nuovi utente da gennaio a fine giugno di quest'anno. Con questi numeri, la Cina si consolida al secondo posto nella classifica mondiale dei Paesi per numero di utenti, seconda solo agli USA, in cui vi sono 211 milioni di internauti. Ma queste posizioni sono destinate a invertirsi nel giro di pochi anni, se si tiene conto che la popolazione cinese supera il miliardo e se si tiene conto dei tassi di crescita a 2 cifre con cui il popolo del web cinese aumenta di anno in anno. Vi sono altri due dati interessanti contenuti in questo rapporto "ufficiale" del governo cinese. Uno è quello relativo alla navigazione sui telefonini: 44,3 dei 162 milioni di utenti internet usano il cellulare per collegarsi al web, quindi una percentuale del 27%. L'altro dato importante è la penetrazione della banda larga, che in Cina sarebbe del 75%. Entrambi questi dati dimostrano come in Cina l'aumento dell'utilizzo della rete stia avvenendo già nelle forme e nelle modalità più avanzate, cosa che rende ancora più interessante il mercato cinese per tutti gli operatori del web.

giovedì 19 luglio 2007

Nuovo passo in avanti per il Google Print Ads Program

In USA Google ha definitivamente messo a disposizione il suo Print Ads Program a tutti i clienti Google Adwords, dando a loro la possibilità di acquistare dal web spazi pubblicitari su circa 225 giornali statunitensi. Il programma è stato testato per alcuni mesi con una 50 delle testate americane coinvolte nell'operazione e con alcuni selezionati clienti, ed ora è stato considerato dalla società di Mountain View pronto per essere utilizzato da tutti gli inserzionisti di Adwords. Tra le testate su cui è possibile pianificare pubblicità vi sono anche quelle della New York Times Company, del MediaNews Group e della The Seattle Times Company. Durante i mesi di test Google ha sia ampliato la gamma di testate con cui collaborare sia migliorato il sistema di pagamento per l'acquisto degli spazi pubblicitari. Gli inserzionisti che hanno un account Adwords possono scegliere i giornali su cui pianificare, e, al loro interno, le sezioni dei giornali in cui vogliono fare comparire la loro pubblicità, e i giorni della settimana in cui desiderano che sia vista. Secondo Google il suo Print Ads Program servirà a tutti coloro che hanno un business online di consolidare il proprio successo e la propria presenza anche offline.

mercoledì 18 luglio 2007

3 Italia lancia tecnologia Hsupa per web 2.0 mobile

3 Italia, l'operatore di telefonia mobile della società Hutchinson Whampoa, ha presentato una tecnologia che dovrebbe permettere ai loro clienti di caricare su internet video, foto e file multimediali in maniera molto più rapida rispetto a ora, contribuendo cosi a diffondere il fenomeno del Web 2.0 anche sulle connessioni mobili. La nuova tecnologia, chiamata Hsupa, infatti dovrebbe portare la velocità di traferimento dati dal telefonino al web fino a 1,4 Mbps, contro i circa 64 Kbps attuali, permettendo per esempio di inviare un filmato di 3 minuti girato con il telefonino in 1,7 minuti, contro i 37 minuti necessari con i terminali umts attualmente in commercio e i 75 minuti necessari con telefonino gprs di ultima generazione. I cellulari con questa nuova tecnologia dovrebbero essere messi in commercio a inizio 2008, ma alcuni hot spot promozionali verranno allestiti a Natale di quet'anno. Secondo alcuni dati presentati da 3 Italia, nel 2012 le connessioni mobili alla rete dovrebbero superare quelle fisse, ma in Italia l'utilizzo della rete umts per navigare su web è già intenso, se è vero che ne fanno uso il 29% di utenti che posseggono telefonini di terza generazione e se è vero che ogni giorno vengono eseguite un milione di ricerche su Google tramite telefonino.

martedì 17 luglio 2007

Global-itv.com, la directory mondiale delle internet tv

Per chi volesse capire quale è lo stadio di sviluppo dell'internet tv, è possibile andare sul sito di Global Internet TV per farsi un'idea. Si tratta di una directory in cui si possono trovare migliaia di internet TV sparse in tutto il mondo. Attualmente sul sito sono già più di 7.500, di cui più di 350 italiane. Le internet tv sono organizzate per nazione, per tipologia di trasmissione, live o on demand, e per tipologia di tv, tv convenzionale, tv locale, web tv o IPTV Provider. Il sito si presenta in 6 lingue diverse: inglese, spagnolo, tedesco, italiano, francese e cinese, e navigando l'archivio o utilizzando il motore di ricerca interno è possibile accedere ad elenchi di web TV contenenti informazioni su siti ufficiali, modalità di trasmissione e player necessario per la visualizzazione. Sono presenti molti canali che trasmettono in diretta streaming con banda che va da 24Kb/s a 2048Kb/s.

lunedì 16 luglio 2007

Google lancia la fase test della versione mobile di AdSense

Google ha iniziato a testare la versione mobile di AdSense su alcuni siti mobile. Nel suo tipico stile comunicativo, l'avvio di questa fase di test non è stato annunciato con clamore alla stampa, ma semplicemente comunicato a tutti gli utenti di AdSense. La voce è quindi corsa tra i blog degli utenti e nella SEO community del web. I moduli di AdSense che gli utenti possono testare sono sia a 1 che a 2 annunci, e riguardano il wap 1.0 e quello 2.0. La versione mobile di AdSense da un lato potrebbe costituire contemporaneamente un premio e un incentivo per tutti quegli editori, grandi e piccoli, sia quelli del web 1.0 che quelli del web 2.0, che hanno scommesso fin da subito su versioni mobile del proprio sito, dall'altro potrebbe ampliare ulteriormente le opportunità degli investitori pubblicitari di Google, in linea con lo sviluppo del mobile web. I dubbi sul successo di questa operazione non sono pochi: le ridotte dimensioni dello schermo del cellulare, il carattere ancora molto semplificato della navigazione mobile attuale e il pubblico ancora ridotto che naviga con il cellulare sono dei grandi punti interrogativi sull'esito di questo test. Ma esso si potrebbe rivelare anche come un'incredibile spinta propulsiva per lo sviluppo del mobile advertising, oggi ancora basato quasi esclusivamente su sms e mms. La scommessa non è solo su AdSense, ma tra un modello di mobile advertising basato sull'uso che del cellulare si fa oggi (sms), e un modello basato invece sull'uso che del telefonino si potrebbe fare domani (web).

sabato 14 luglio 2007

A maggio utenti web italiani attivi a 21,4 milioni

Secondo i dati di NielsenNetRatings relativi al mese di maggio 2007, gli utenti italiani che si sono collegati almeno una volta a internet da casa o dall'ufficio sono 21,4 milioni (22,8 se si includono anche gli utilizzatori di applicazioni quali gli instant messengers e i media players). In media gli utenti attivi italiani fanno registrare una frequentazione della rete piu' che giornaliera (35 sessioni in media contro le 30 di aprile), mentre per quanto riguarda il tempo passato online coloro che accedono dall'ufficio passano online 30 ore nel mese contro le 25 di aprile, mentre i navigatori da casa dedicano al web circa 15 ore al mese, una in piu' rispetto ad aprile. E' interessante notare anche come i dati di maggio segnalano che si sta riducendo il gap tra uomini e donne nell'intensità d'utilizzo della rete, ancora di poco superiore per gli uomini (50 ore contro le 46 delle donne) e che i più assidui frequentatori del web sono più giovani se donne, e più adulti se uomini. Gli uomini che passano più tempo su internet appartengono alla fascia di età tra i 35 e i 49 anni, mentre le donne che navigano di più sono di un'età compresa tra i 21 e i 34 anni.

venerdì 13 luglio 2007

Quali metriche per il web 2.0?

Il crescente successo e utilizzo dei rich media e di alcune tecnologie cosidette "del web 2.0", come AJAX, ha generato un dibattito sull'opportunità di aggiornare e far evolvere anche le metriche con cui si misurano il traffico degli utenti sul web e la loro fruizione dei diversi siti. Per rispondere a questa esigenza, Nielsen/NetRatings ha introdotto due nuove metriche per misurare l'uso dei siti web: i "minuti totali" di navigazione e le "sessioni totali" fatte dall'utente. La prima metrica, quella dei "minuti totali", misura il tempo di permanenza "attiva" di un utente su una pagina, escludendo cioé il tempo in cui magari quella pagina rimane aperta in una finestra del browser sul pc dell'utente, ma l'utente sta navigando o interagendo con un'altra pagina in un'altra finestra del browser. La metrica delle "sessioni totali" invece calcola il numero totale delle sessioni di visita di un utente, considerando che una sessione viene considerata finita dopo 30 minuti di inattività su un determinato sito. Considerando che la fruizione per esempio di video e musica in streaming, o dei giochi online, produce un alto "consumo" della pagina senza però che questa debba essere refreshata, per questo tipo di contenuti la metrica dei "minuti totali", potrebbe essere più significativa dei quello delle pagine viste, e indice più veritiero sull'a fruizione di un certo contenuto da parte degli utenti. Confrontando per esempio i dati di page views e di minuti totali su 2 siti molto visitati come MySpace e YouTube, emerge che gli utenti di MySpace vedono 10 volte le pagine di quelli di YouTube, ma il tempo di permanenza è di solo 3,6 volte superiore. Rimane aperto il dibattito sul valore delle metriche: una permanenza più lunga solo su una pagina di un sito ha più o meno valore di una visione più breve ma di più pagine dello stesso sito?

giovedì 12 luglio 2007

Mappe personalizzate con Google

Google ha introdotto un nuovo strumento che consente agli utenti di creare mappe personalizzate per individuare qualunque cosa, da un negozio ai più recenti terremoti nel mondo. Gli utenti possono selezionare una delle oltre cento mini-applicazioni create da sviluppatori indipendenti di software, per personalizzare il servizio di mappe online di Google immettendovi propri dati. Queste miniapplicazioni sono chiamate Maplet e sono raggiungibili da un nuovo tab visualizzabile sul sito di Google mappe, chiamato Le mie mappe, dove si trovano i link che portano alla pagina che spiega come costruire proprie mappe personalizzate e alla pagina che porta alle mappe interattive create da altri utenti. Tra le varie fnzionalità consentite dai Maplet, anche quello di selezionare e guardare i video di YouTube partendo dalle località in cui sono stati caricati. Tra le applicazioni create dagli sviluppatori di software ci sono anche programmi che consentono di collegare famose foto prese in località intorno al mondo ale servizio mappe di Google.

mercoledì 11 luglio 2007

LifeGaatle, il motore di ricerca ecologico con sfondo nero

LifeGate, il network di comunicazione nato per diffondere una coscienza ecologica e promuovere uno stile di vita "sostenibile", ha lanciato LifeGaatle, un motore di ricerca basato sulla tecnologia e il database di Google, ma con sfondo nero, realizzato appositamente in questo modo per ridurre l'impatto ambientale. Infatti, secondo alcune ricerche che è possibile trovare qui e qui, le immagini che gli utenti visualizzano normalmente su sfondo bianco, fanno consumare al monitor molta più energia rispetto al nero. Secondo gli studi presi a spunto da LifeGate, i monitor CRT impiegano 74 watt per visualizzare una pagina bianca contro i 59 watt richiesti da una pagina nera. Calcolando i milioni di utenti che utlizzano il noto motore di ricerca, si può stimare che la versione nera di Google potrebbe far risparmiare energia per 750 megawattora all'anno evitando il rilascio in atmosfera di 457.500 kg di anidride carbonica, corrispondenti a 1.349 barili di petrolio, per riassorbire le cui emissioni servirebbero 590.323 mq di foreste. Il risparmio riguarderebbe anche i monitor LCD, ma quello maggiore sarebbe per gli schermi a tubo catodico, ancora particolarmente diffusi nei paesi in via di sviluppo. C'è da ricordare che per LifeGate, e per tutti quello che condividono lo stile di vita da essi propugnato, questa versione nera di Google è importante, oltre che per i risparmi, anche come nuovo segnale di sensibilizzazione sul tema del risparmio energetico.

martedì 10 luglio 2007

Rallentamento per il mobile content nel 2006

Secondo una ricerca condotta dalla School of Management-Politecnico di Milano il giro d'affari del mobile content, dopo anni di crescita a tassi intorno al 50%, ha visto un significativo rallentamento, con una crescita solo del 15%. Da quanto emerge dalla ricerca, il rallentamento è anche legato ai profondi cambiamenti in atto nel settore mobile, dove stanno emergendo nuovi servizi e nuove modalità di fruizione dei contenuti con la mobile tv, il mobile internet, la mobile advertising e i servizi mobile web 2.0. L'attenzione posta su questi nuovi servizi, ma anche l'incertezza che ancora serpeggia circa il loro futuro, ha tolto al mobile content investimenti e energie, soprattutto nelle società di telecomunicazione. Ma un altro motivo di questo rallentamento può essere individuato nella saturazione raggiunta da alcuni settori del mobile content, come i prodotti di phone personalization. E forse anche gli utenti stanno diventando più maturi, più attenti a non farsi vendere troppo facilmente, e quasi inavvertitamente, contenuti non esplicitamente richiesti, e più consapevoli del valore reale dei contenuti scaricati sul proprio cellulare, valore che è ridimensionato rispetto alla sua percezione iniziale.

lunedì 9 luglio 2007

Un sito per trovare gli hotspots WiFi gratuiti

Microbusiness Srl, una società di Roma che ha come mission quella di promuovere l'innovazione tecnologica nelle microimprese offrendo soluzioni e tecnologie connesse ad Internet, ha realizzato e gestisce un sito dove è possibile trovare gli hotspot per navigare gratuitamente con connessione WiFi in tutta Italia. Il sito è www.wifihotspot.it e gli hotspot presenti e catalogati in esso sono quelli commerciali, e quindi sono esclusi quelli ad accesso privato. Per trovare gli hotspot è possibile fare una ricerca per cap, città o regione, per categorie commerciali, oppure attraverso la digitazione di keywords. Il sito si propone quindi come punto d’incontro tra chi cerca un hotspot WiFi gratuito e chi ne propone l’utilizzo. Per chi invece intende offrire gratuitamente il servizio WiFi sono disponibili sul sito tutte le informazioni tecnico-commerciali per attivare un hotspot. L'obiettivo di Microbusiness, che è partner di Free-hotspot.com , il maggiore network europeo di hotspot WiFi ad accesso gratuito, è infatti anche quello di promuovere l'uso gratuito del WiFi nel rispetto della legge in materia.

sabato 7 luglio 2007

Gli adolescenti americani e i social networks

In USA la società Alloy Media and Marketing ha eseguito una ricerca sugli adolescenti statunitensi che frequentano i siti di social network e sul loro rapporto con la pubblicità in essi contenuta. Emerge dall'indagine che tra i ragazzi compresi tra i 9 e i 17 anni di età, 7 su 10 visitano ogni settimana un sito di social network e che tra essi non ci sia un'avversione pregiudiziale alla presenza pubblicitaria, se è vero che più della metà degli adolescenti intervistati ha interagito con gli annunci pubblicitari e ha visitato le pagine web degli inserzionisti che si proponevano nei social network. I prodotti pubblicitari più "graditi" risultano essere quelli di intrattenimento, richiesti dal 50% del campione intervistato, mentre un quinto dei ragazzi si dichiara disposto a inserire contenuto brandizzato e sponsorizzato anche sul proprio sito personale. Due altre informazioni curiose che emergono dalla ricerca sono che il 30% degli adolescenti vorrebbe che nei social network circolassero più informazioni sul mondo della scuola e dell'educazione, e che la principale fonte di conoscenza dei nuovi siti web sono i genitori, seguiti dai motori di ricerca.

venerdì 6 luglio 2007

Air France e Klm lanciano il mobile check-in

Da pochi giorni Air France e Klm hanno lanciato un servizio innovativo grazie al quale in molti paesi sarà possibile effettuare il check-in attraverso il proprio cellulare. Il servizio all'inizio riguarderà solo i voli delle due compagnie di breve e medio raggio su scali europei. Per usufruire del servizio, gli utenti dovranno andare sul sito mobile delle sue compagnie aeree, dalle 30 ore ai 30 minuti prima dell'ora limite di accettazione del volo, e potranno scegliere anche il posto preferito. Alla fine del check-in gli utenti possono ricevere, se lo vogliono, anche un sms di conferma, e, quando arrivano in aereoporto, devono semplicemente stampare la carta d’imbarco presso un Terminale di Self Check-in o un banco deposito bagagli e ritiro della carta d’imbarco, entro l’ora limite di accettazione. Questo servizio, pensato soprattutto per la clientela business, permette agli utenti di evitare file in caso di ritardo, di risparmiare tempo e poterlo dedicare eventualmente al proprio lavoro, e di essere più indipendenti anche rispetto a postazioni internet per la navigazione quando ci si trova in mobilità.

giovedì 5 luglio 2007

Come sarà il web 3.0?

Se è vero che "panta rei", cioé tutto scorre, allora anche il web 2.0, il grande fenomeno del web di questi anni, è destinato a essere superato e a trasformarsi in qualcos'altro. Questo qualcos'altro potrebbe con molta probabilità chiamarsi web 3.0. Il primo che ha usato questo termine è stato, agli inizi del 2006, Jeffrey Zeldman, un web designer critico nei confronti di alcune tecnologie del web 2.0. Nel maggio dell'anno scorso anche Tim Berners-Lee ha parlato del web 3.0 come di uno stadio del web in cui le peciliarità del web 2.0 saranno integrate con il cosidetto web semantico, un web cioé gestito da software capaci di comprendere e interpretare il contenuto semantico dei documenti presenti in rete, potendo creare dei collegamenti anche semantici tra le informazioni reperibili sul web. Web 3.0 quindi come un enorme database in cui i legami e le piste interpretative non sono più dettati da elementi formali e sintattici, ma dal significato dei documenti. Jerry Jang, fondatore di Yahoo, pone invece l'accento sulla possibilità che web 3.0 porterà agli utenti di diventare ancora più portagonisti nell'utilizzo del web: sarà sempre più facile creare contenuto e diventare quasi inconsapevoli programmatori. Reed Hastings, fondatore di Netflix, sottolinea, come aspetto caratterizzante il web 3.0, la velocità di navigazione: web 1.0 è stato il web del modem a 56 Kb, il web 2.0 è il web da 1 Mb, il web 3.0 sarà il web da 10 Mb, quello dei video e della tv interattiva. Un ruolo sicuramente importante nell'eventuale passaggio dal web 2.0 al web 3.0 ce l'avranno i motori di ricerca. La loro tecnologia sarà forse ancora più basilare e fondamentale per l'esperienza navigazionale degli utenti, e forse permetterà agli utenti di fare ricerche in linguaggio naturale cercando di rispondere alle domande degli utenti non più solo attraverso parole chiave, ma anche attraverso la comprensione semantica degli interrogativi degli utenti.

mercoledì 4 luglio 2007

SherpaTV, per conoscere meglio le istituzioni

SherpaTV si propone di essere l'archivio multimediale delle istituzioni, sia quelle nazionali che quelle internazionali. L'obiettivo è quello di permettere ai cittadini di avere un accesso immediato e multimediale a informazioni, dati e documenti che riguardano tutte le istituzioni. SherpaTV vuole avvicinare le istituzioni ai cittadini utilizzando quegli strumenti più nuovi della rte che i cittadini dimostrano di gradire, soprattutto i video online, e con quella logica web 2.0 che ha ridato più potere e più protagonismo agli utenti, logica che però, a una prima visita del sito, sembra ancora molto potenziabile. SherpaTV è una società privata il cui business si basa sulla vendita di prodotti e servizi specializzati ad aziende, enti e professionisti, e sulla realizzazione di progetti speciali di comunicazione delle stesse istituzioni. Purtroppo il sito è ancora lento nella navigazione in alcune sue parti, ma il contenuto sembra essere molto interessante. Sezioni particolarmente utili sembrano essere Focus, dove è possibile leggere interessanti benchmark tra alcuni sistemi legislativi italiani e quelli di altri paesi, vedere quali proposte di legge si trovano all'esame del Parlamento e approfondire soggetti istituzionali importanti come gli organi di garanzia, e Dossier, dove si parla di temi di attualità che ricadono in maniera significativa sulla vita dei cittadini, come per esempio in questi giorni il tema del tfr e delle pensioni.

martedì 3 luglio 2007

Nel consumo dei media in USA il web raggiunge la tv

Secondo un recente rapporto di JupiterResearch intitolato Media Consumption Patterns: Online Vies with TV as Primary Medium, gli americani adesso trascorrono più o meno lo stesso tempo davanti al computer per navigare in internet e davanti alla televisione. Tutti e due i consumi, sia quello di tv che quello di internet, risultano aumentati negli ultimi 5 anni, e oggi si è arrivati a una media settimanale di 14 ore. Nonostante questo le spese pubblicitarie sono ancora nettamente a vantaggio della tv, con 68,3 miliardi di dollari spesi nel 2006 per la pubblicità televisiva, e solo 16,5 miliardi di dollari spesi, sempre l'anno scorso, per la pubblicità online. Nel report anche un dato interessante sull'utenza più giovane: gli adolescenti passano ancora più tempo seduti davanti al televisore (10 ore in media ogni settimana), che davanti al computer per navigare online (8 ore settimanali).

lunedì 2 luglio 2007

MoMac, nuova ricerca e nuova piattaforma per la mobile advertising

MoMac, la mobile media company presente in 7 paesi europei, tra cui anche l'Italia, ha presentato il suo primo Mobile Avertising Attitudes, un'indagine condotta dalla società di ricerca Tickbox. La ricerca è stata condotta su 1.400 utenti mobile inglesi, ed ha fatto emergere che tra gli utenti compresi nella fascia di età tra i 16 e i 24 anni, fascia "calda" per il mobile, la percentuale di coloro che hanno già cliccato su una pubblicità è del 13%. Sempre secondo questa indagine, il formato di mobile advertising più conosciuto è quello del textlink, seguito dal formato mobile banner e dalla video advertising. Per quanto riguarda invece il modello di business degli operatori mobile, il 47% della fascia di utenti tra i 16 e i 24 anni ha dichiarato di essere favorevole ad avere contenuti gratis in cambio della ricezione di pubblicità. Invece l'utenza più adulta preferisce il pay per download, che predilige sia al contenuto gratuito più pubblicità sia al contenuto ad abbonamento. La MoMac ha fatto uscire il report in corrispondenza con il lancio della sua nuova piattaforma di mobile advertising, chiamata GoSell. Quest'ultima consente alle media companies e agli inserzionisti di pianificare campagne su più mobile sites, determinare le aree promozionali all'interno dei vari siti, ottimizzare le creatività, realizzare facilmente delle landing pages per quegli inserzionisti che non hanno ancora un sito mobile, tracciare impression, clicks, e costi dei vari formati pubblicitari e calcolare l'inventory dello spazio pubblicitario disponibile sui vari siti.