lunedì 30 aprile 2007

Google si fa largo anche nell'e-government

Google sta trovando un altro ambito dove imporre la propria tecnologia, quello dell'e-government. Come? Facendo degli accordi con gli stati di Arizona, California, Utah e Virginia per rendere più semplice l'accesso a informazioni utili al pubblico ma difficili da trovare sui siti governativi. L'accordo non dovrebbe comportare nessun movimento di denaro, ma solo stringere un'alleanza attraverso cui la tecnologia di Google permetterà agli utenti di quegli stati di trovare informazioni presenti in rete, ma che attualmente non sono accessibili.
L'accordo con Google segna un netto cambiamento nella strategia di presenza sulla rete da parte delle amministrazioni dei 4 stati, che fino ad ora avevano ancora utilizzato il web come vetrina per mostrare ai propri utenti solo i prodotti e i servizi più importanti, e non come strumento di raccolta di informazioni preziose per i cittadini e come canale di comunicazione trasparente e esauriente tra l'amministrazione pubblica e i cittadini, come invece forse si proporranno di fare tramite la partnership con Google.

domenica 29 aprile 2007

In Second Life utenti scontenti delle aziende

L'Agenzia tedesca Komjuniti, specializzata in creazione e gestione di brand, ha condotto un'indagine su 200 utenti di Second Life sul loro grado di soddisfazione sui prodotti offerti sul sito e i brands presenti nella community. Ebbene, il 72% di questi utenti s'è detto contrario alle attività dei brands nella community virtuale. Ben il 42% ritiene che le attività di comunicazione di aziende famose in Second Life siano un fastidio destinato a scomparire presto. Solo il 7% ritiene che la presenza del brand in Second Life abbia benefici effetti sulle vendite di prodotti noti nel mondo reale. Forse però questa insoddisfazione degli utenti è anche frutto di una non adeguata strategia da parte delle aziende che sono entrate nella community, dal momento che non sono stati pochi gli utenti che hanno dichiarato che sarebbe cosa loro gradita poter interagire di più con i brands presenti. Probabilmente l'errore delle aziende è di considerare la loro visibilità in Second Life alla stessa stregua di una campagna pubblicitaria finalizzata all'acquisizione di traffico, mentre forse l'obiettivo dovrebbe essere quello di creare contenuto innovativo, sempre aggiornato e creativo che possa attrarre gli utenti e farli interagire in modo positivo con il brand, indipendentemente dai ritorni immediati in termini di traffico o di vendite.

venerdì 27 aprile 2007

Sony sfida YouTube nel videosharing

Sony lancia EyeVio, un sito di videosharing che ambisce a diventare un vero e proprio concorrente di YouTube.
Il sito, per ora disponibile solo in Giappone, permette agli utenti di pubblicare i propri video sia da computer connesso alla rete sia da telefonino, e affiancherà i video amatoriali dei semplici utenti a video più "professionali" prodotti dai grandi nomi dell'industria multimediale. Per questo sarà dotata di tecnologie all'avanguardia per effettuare controlli antipirateria sulla natura dei contenuti condivisi, che, a detta di Sony, renderanno la piattaforma "pulita", sicura e affidabile.
Con questa
iniziativa di Sony nel mercato del user generated content, si aprono nuovi possibili scenari per il futuro, dal momento che l'azienda nipponica potrebbe arrivare a integrare il servizio di videosharing direttamente nel proprio hardware multimediale e telefonico.

giovedì 26 aprile 2007

Ormai nel mondo 3 utenti su 4 navigano su banda larga

Seconda una ricerca di Ipsos Insight condotta a fine 2006 sui 12 principali paesi per numero di utenti connessi a Internet, ormai il 76% degli internauti adulti fa uso di una connessione broadband, quando invece solo 4 anni fa, nel 2003, erano solo il 56%. Mentre gli utenti internet adulti che utilizzano ancora il dial up sono scesi dal 45% al 20%. Il paese con la più alta penetrazione della banda larga è il Giappone, con una percentuale dell'89% di utenti adulti, seguito da Germania (84%), e Corea del Sud (80%). Il secondo posto della Germania, che potrebbe stupire, si spiega con il fatto che Ipsos Insight ha considerato come broadband ogni connessione che assicuri una velocità minima di 200 Kb e ha incluso in esse anche l'Isdn, che viene molto usato in terra tedesca. Una stima fatta dalla stessa società sull'andamento del broadband nei prossimi anni prevedono che la penetrazione arrivi al 95,5% nel 2011 per quanto riguarda le connessioni da casa. A trascinare la crescita del broadband l'utilizzo sempre più crescente di network quali Youtube e MySpace per condividere ogni tipo di materiale multimediale, e il crescente desiderio di poter disporre di tecnologie innovative come il VoIP e l'IPTV.

mercoledì 25 aprile 2007

Anche IAC/InterActive lancia il suo contextual ad network

Anche IAC/InterActive lancia il suo network di contextual advertising, basato sulla tecnologia di ricerca del suo motore Ask.com. L'intenzione è quella di offrire agli editori una valida alternativa al network AdSense di Google. Il nuovo sistema verrà lanciato probabilmente verso la fine di maggio sulle properties di IAC/InterActive, quali Match.com, Ticketmaster, Evite e Citysearch. Ma già da ora gli editori di media dimensione possono entrare nel network registrandosi al programma, e entro la fine dell'anno probabilmente sarà pronto il sistema di gestione in modalità self-service per gli editori più piccoli.
Ma ci saranno delle differenze rispetto ad AdSense? IAC/InterActive dichiara che il proprio sistema sarà più trasparente e più user-friendly, e offrirà dei tools per permettere agli editori di gestire l'advertising pubblicato in modo da trovare il giusto equilibrio tra ritorno economico e rilevanza con il contenuto della pagina.

martedì 24 aprile 2007

Google Blocco Note anche in italiano

Da poco tempo è disponibile anche nella versione italiana Google Blocco Note, uno strumenti con cui è possibile memorizzare testo generico, link o immagini presenti nell pagine web direttamente dalla finestra del browser. E' possibile creare più blocchi note, dividerli in sezioni e spostare facilmente elementi e appunti da un blocco note all'altro, riorganizzandoli in ogni momento a seconda delle esigenze. I link e i testi salvati nei propri blocchi note possono anche essere resi pubblici sul web e quindi condivisi con altri utenti.
L'accesso al proprio blocco note avviene tramite il proprio account Google e può essere eseguito da qualsiasi computer connesso a Internet. Una volta che si è attivato Google Blocco Note, nel browser appare un'icona raffigurante un piccolo blocco note. Basta cliccare su quell'icona per aprire una finestra in pop up che presenta tutte le funzionalità del servizio.
Nello spirito di Google, tutte le operazioni che si possono fare sono assolutamente intuitive.

lunedì 23 aprile 2007

Un'asta alla Google anche nell'email marketing

Datran Media, la società di New York specializzata in campagne di online marketing performance based, in particolare nel settore dell'email marketing, lancia Datran Media EO, un nuovo servizio che permette agli editori di offrire spazi pubblicitari nelle proprie email e newsletters, a investitori che li acquisteranno attraverso un meccanismo di asta "alla Google". La piattaforma di Datran Media permetterà non solo di gestire gli spazi pubblcitari, ma anche di calcolare il roi dell'investimento, oltre che monitorare tutte le metriche di performance più importanti, come il clickthrough rate e il conversion rate. Ma forse l'aspetto più interessante del sistema targato Datran Media è la possibilità per gli investitori di valutare come possono cambiare il clickthrough rate e il conversion rate al variare della creatività o della landing page.
La società newyorkese ha già testato il sistema con IAC/InterActiveCorp e con Valueclick e lancerà ufficialmente Datran Media EO questa settimana all'Ad:Tech di San Francisco.

sabato 21 aprile 2007

I servizi di Google nei cellulari LG

Google continua la sua avanzata nel mercato del mobile marketing con un accordo strategico con la LG Electronics, per installare i suoi servizi su milioni di cellulari LG in tutto il mondo.
Gli utenti LG troveranno sul menu del proprio telefonino un'icona che permetterà loro di accedere al motore di ricerca di Google con un solo click.
Inoltre nei cellulari saranno preinstallati Gmail, Blogger, per la gestione di testo e immagini sui blog di Google, e Google Maps, per vedere mappe e immagini dal satellite, per trovare aziende e punti vendita nella propria zona e per raccogliere informazioni stradali.
Il lancio dei nuovi telefonini LG-Google dovrebbe avvenire entro l'estate in tutti i principali mercati di Nord America, Europa e Asia e LG conta di farne uscire almeno 10 nuovi modelli.

venerdì 20 aprile 2007

La compagnia aerea Tam entra in Second Life

Nel mondo virtuale di Second Life arriva anche una compagnia aerea. Si tratta della brasiliana Tam, che ha annunciato di voler offrire voli nel cyberspazio che corrispondono ai suoi veri collegamenti nel mondo reale.
Tam ha dichiarato che proporrà agli avatar regali per prendere aerei Tam alla volta di isole di Second Life chiamate Milan, Paris, New York ed England, che rappresentano le principali mete internazionali della compagnia brasiliana. Con questa iniziativa la Tam si propone di raggiungere in modo innovativo gli utenti brasiliani di Second Life, che la compagnia aerea stima in circa 200.000.
La Tam si va ad aggiungere alle già numerose aziende sono già attive su Second Life, tra cui la giapponese Toyota, Ibm e Reuters Group, che ha una redazione virtuale.

giovedì 19 aprile 2007

MySpace lancia il suo servizio news

MySpace lancia un servizio simile a Google News, che rintraccia gli articoli giornalistici sul web e li classifica in base ai gusti degli utenti. Gli articoli saranno organizzati in base ai contenuti e a Digg.com, che mostra gli articoli suggeriti dai lettori in base al giudizio di popolarità.
L'obiettivo di MySpace è di offrire un servizio in più agli utenti per cercare di aumentare ulteriormente le visite quotidiane sul sito e attrarre cosi ancora più inserzionisti.
Anche nel servizio di news, predominerà l'aspetto sociale del criterio di scelta e classificazione degli articoli, dato che i lettori avranno la possibilità di far entrare nelle top news le notizie da loro prescelte. MySpace News avrà 25 categorie principali e circa 300 sottocategorie che vanno dal gossip alle auto e alla moda.

mercoledì 18 aprile 2007

Yahoo espande il proprio network di publishers in USA

Yahoo risponde a Google dopo l'acquisizione di Doubleclick da parte del gigante di Mountainview. E' di questa settimana infatti la notizia di un accordo in USA tra Yahoo e gli editori di 264 quotidiani (tra gli editori vi sono MediaNews Group, Hearst, Belo, E. W. Scripps) per vendere pubblicità sul mercato statunitense sui siti degli editori attraverso l'utilizzo della tecnologia di ricerca di Yahoo, con un accordo basato su un modello di revenue sharing delle entrate generate dalla pubblicità venduta legata ai risultati di ricerca.
In realtà quanto comunicato nei giorni scorsi da Yahoo è l'ampliamento di un accordo fatto già nel novembre scorso con un numero più piccolo di editori. Attraverso questo accordo, probabilmente Yahoo vuole confermare, agli occhi del mercato, i miglioramenti della propria tecnologia di ricerca, che permetterebbero di inserire annunci pubblicitari più rilevanti e conformi al contenuto del sito, e di conseguenza di generare più revenue.
Nell'accordo è prevista anche la possibilità, per i giornali, di vendere pubblicità locale su alcune properties di Yahoo, e una fornitura di contenuti a Yahoo per le sezioni news, sport e finanza del suo portale.
Il fatto che questo accordo si inquadra nella sfida tra Yahoo e Google risulta ancora più evidente se si pensa che una parte di questi giornali stanno utilizzando il sistema di Doubleclick per deliverare display advertising sui propri siti e che essi passeranno da Doubleclick a Yahoo, e quindi attraverso questo accordo Yahoo riesce a portare via a Google alcuni dei nuovi clienti ottenuti attraverso l'acquisizione di Doubleclick.

martedì 17 aprile 2007

Altra mossa di Google per la pubblicità in radio

Dopo l'ingresso nel mercato della pubblicità televisiva, Google compie un passo importante anche nel mercato della pubblicità in radio, grazie a un accordo con Clear Channel Communication, il primo network radio negli USA. L'accordo permetterà a Google di vendere poco meno del 5% degli spazi commerciali di Clear Channel, tra cui anche gli spot da 30 secondi su tutte le 675 stazioni radio di Clear Channel durante tutti i programmi in qualsiasi ora del giorno.
Non sono ancora stare resi pubblici i dettagli economici dell'accordo, anche se sembra che Clear Channel incamererà la maggior parte delle revenue pubblcitarie generate da Google.
L'accordo permetterà uno scambio prezioso e massiccio di clienti tra le due società, tenendo anche presente che la radio è, tra i media off line, forse quello più integrabile al web nel media mix. Inoltre web e radio sono i due media più importanti per la raccolta di pubblicità locale, che grazie a questo accordo potrebbe rivedere al rialzo i tassi di crescita nei prossimi anni in USA.
L'accordo con Clear Channel non è la prima mossa di Google nel mercato delle radio, in quando già l'anno scorso Google pagò 1,24 miliardi di dollari per acquisire dMarc Broadcasting e usare il suo sistema per vendere pubblicità AdSense in versione audio per la radio.
Il chief executive di Google, Eric, E. Schmidt, proprio l'anno scorso disse che Google si apprestava a mettere in piedi una unit dedicata al business in radio con ben 1.000 dipendenti.

lunedì 16 aprile 2007

Google si prende anche Doubleclick

Nei giorni scorsi Google s'è aggiudicata l'asta per l'acquisizione di Doubleclick. Per battere Microsoft ha messo sul piatto 3,1 miliardi di dollari, il doppio di quanto sborsato negli scorsi mesi per l'acquisizione di YouTube, e almeno un terzo in più dell'offerta finale della multinazionale fondata da Bill Gates.
E' forse il più grande investimento mai fatto da Google ma il titolo ha perso oltre l'1% a Wall Street. Probabilmente da molti sul mercato l'operazione viene ritenuta troppo onerosa, considerato anche che il giro d'affari di Doubleclick nel 2006 è stato di "appena" 150 milioni di dollari.
Come mai allora Google ha tirato fuori dalle proprie tasche questi quattrini?
Forse per impedire un rafforzamento, ritenuto troppo pericoloso, di Microsoft nel settore della pubblicità on line. Un mercato cresciuto del 36% nel 2006 e che vale a livello mondiale la bellezza di 28,8 miliardi di dollari, e che, soprattutto, rappresenta da tempo il vero e proprio "core business" per Google.
Un secondo motivo può forse essere anche il ricco portafoglio di clienti e di relazioni che Doubleclick ha in tutto il mondo.
Da ultimo Doubleclick con il suo forte presidio nel settore dell'online display advertising rappresenta sicuramente un valore aggiunto per Google, che per ora la leadeship ce l'ha solo nel settore degli annunci pubblicitari testuali.

sabato 14 aprile 2007

Il valore dei fattori di posizionamento su Google

Seomoz, dopo una prima indagine fatta nel 2005 sui principali fattori che determinano un buon posizionamento su Google, ne ha fatta un'altra all'inizio del 2007, sempre con lo stesso obiettivo. Vi sono solo piccole differenze metodologiche rispetto all'indagine di 2 anni fa: il numero degli esperti intervistati è salito da 12 a 35 e i fattori riportati nelle interviste sono scesi da 100 a 55.
Questi i 10 fattori ritenuti più importanti per posizionare bene il proprio sito su Google (la scala di valori va da 1, poco importante, a 5, molto importante):
1. Keyword Use in Title Tag (4.9)
2. Global Link Popularity of Site (4.5)
3. Anchor Text of Inbound Link (4.4)
4. Link Popularity within the Site’s Internal Link Structure (4.1)
5. Age of Site (4)
6. Topical Relevance of Inbound Links to Site (3.9)
7. Link Popularity of Site in Topical Community (3.9)
8. Keyword Use in Body Text (3.9)
9. Global Link Popularity of Linking Site (3.7)
10. Topical Relationship of Linking Page (3.6)
Rispetto a 2 anni fa sono da notare l'aumento di importanza attribuita alla link popularity, la scomparsa dalla top ten dell'argomento principale del sito, e invece la comparsa tra i primi 10 fattori dell'età del sito.
Ovviamente si tratta di dati da predere con le molle, perché la scientificità del metodo utilizzato è relativa e perché certezze matematiche in un campo come quello del seo non ce ne sono mai.

venerdì 13 aprile 2007

Internet sale a bordo dei taxi europei

Internet irrompe nel trasporto collettivo europeo. Si è già cominciato a Barcellona con il cybertaxi metropolitano, poi sarà la volta anche di Londra e Parigi.
I passeggeri possono fare il checkin del loro volo mentre si recano in aeroporto cosi come, nei lunghi tragitti cittadini, inviare email, consultare la posta elettronica, dare uno sguardo ai giornali online, collegarsi con il proprio ufficio.
Il primo cybertaxi nella città spagnola funziona già da due settimane in via sperimentale e dai primi risultati si rileva che l’innovazione è stata accolta con entusiasmo dai passeggeri. Nel corso del mese prossimo il servizio sarà esteso alla maggior parte dei taxi cittadini.
Oltre ad offrire un servizio agli uomini d’affari e ai dirigenti d’azienda, l’iniziativa serve anche agli stessi tassisti, che potranno ricevere prenotazioni via internet, connettersi con altri loro colleghi e proteggersi da eventuali aggressioni grazie alla webcam che sarà installata a bordo.
In Italia per ora di cybertaxi non si parla, ma se l'iniziativa nelle altre città europee dovesse avere successo, nulla esclude che presto si possa navigare anche sui nostri taxi.

giovedì 12 aprile 2007

La pubblcità online fa crescere la pubblicità locale

Sembra rafforzarsi ulteriormente la correlazione tra online advertising e local advertising, e il crescente consumo della rete pare stia favorendo un boom della pubblicità locale gestita sul web.
Cosi è secondo i dati di una ricerca di Borrel Associates, secondo cui la pubblicità locale online si prevede che cresca del 31 % nel 2007, raggiungendo i 7.7 miliardi di dollari. Questa crescita sarà trainata dal local paid search, che si prevede aumenti dell'86% quest'anno, raggiungendo quota 1.8 miliardi di dollari. Inferiori invece giro d'affari e tasso di crescita del local email marketing, che si prevede cresca di un 54% per arrivare a 233 milioni di dollari di fatturato.
Dalla ricerca emergono le potenzialità della rete per favorire il business locale, data la sempre più forte influenza che la rete esercita sulle intenzioni d'acquisto dei navigatori e data la sempre maggiore semplicità con cui si possono trovare i punti vendita più vicini dove fare i propri acquisti.

mercoledì 11 aprile 2007

Google lancia un nuovo servizio di ricerca vocale

Google ha lanciato da poco un nuovo servizio, chiamato Google Voice Local Search, che permette agli utenti di cercare gli annunci business per telefono. La ricerca avviene chiamando un numero verde e può essere effettuata o per nome dell'azienda o per categoria. Una volta trovato l'annuncio desiderato, l'utente può venire messo in contatto telefonico con l'azienda oppure può ricevere l'annuncio sul proprio cellulare con un sms.
Il sistema di ricerca vocale è completamente automatico ed è ancora in fase di test, ma è un altro grande segnale con cui Google dimostra il proprio interesse per la telefonia mobile, mercato in cui il colosso di Mountain View sembra intenzionato ad acquisire la stessa importanza che ha sul web. Effettivamente un sistema di ricerca vocale automatico potrebbe rivelarsi molto utile soprattutto quando gli utenti in mobilità hanno bisogno di informazioni urgentemente senza poter prima accedere alla rete. Sembra che per il momento Google non preveda l'inserzione di pubblicità all'interno di questo servizio, ma non è difficile immaginare che questo possa avvenire in un futuro molto prossimo.

martedì 10 aprile 2007

Entro il 2008 più pubblicità in rete che in radio

ZenithOptimedia ha presentato recentemente uno studio che mostra come tra il 2006 e il 2009 l'online advertising registrerà una crescita di 6 volte superiore a quella prevista per la spesa pubblicitaria sui media tradizionali, fino ad arrivare a una percentuale sul totale di budget pubblicitario intorno al 9%.
Sempre secondo questo studio lo spending pubblicitario sulla rete supererà quello su radio entro il prossimo anno e nel 2007 si attesterà intorno ai 31 miliardi di dollari, con una crescita del 28,2% rispetto al 2006. Ma un dato molto sorprendente riguarda anche lo split di online advertising spending per paese, che mostra come in Norvegia, Svezia e UK il budget per l'online advertising rappresenta già più del 10% dello spesa pubblicitaria totale di quei paesi, e entro il 2009, anche Australia, Canada, Danimarca, Israele, Giappone, Corea del Sud, Taiwan e USA supereranno quota 10%.
Le cause di queste previsioni positive per l'online advertising? Secondo ZenithOptimedia sono da ricercarsi nello sviluppo del social networking, nella sempre maggiore penetrazione della banda larga e nella crescente incidenza dei video del consumo della rete.

giovedì 5 aprile 2007

Web 2.0 continua la sua galoppata anche in Italia

Secondo i dati di gennaio di Nielsen/NetRatings, le community, siti come MySpace e YouTube, e i blog attraggono sempre più navigatori in Italia, dove il 56% degli internauti a gennaio ha visitato almeno una volta i siti della cosiddetta galassia Web 2.0. Inoltre gli utenti che frequentano i siti user generated mostrano dati di consumo della rete più elevati rispetto alla media (27 ore e 50 minuti contro le 18 ore e 36 minuti della media), e si collegano più assiduamente alla rete (44 collegamenti mensili contro i 29 della media).
I siti cosidetti di My.Internet sono davanti anche ai siti di ecommerce a livello di visitatori unici.
La ricerca che ha portato a questi dati ha analizzato la navigazione degli utenti sia da casa che da ufficio, su 75 siti di diversi paesi e rientra all'interno di un progetto di osservatorio sul Web 2.0 che monitora mese per mese l'andamento di questo fenomeno.

mercoledì 4 aprile 2007

Google entra nel mercato della pubblicità televisiva

Intesa tra EchoStar Communications, emittente satellitare americana, e Google per realizzare un sistema automatizzato di acquisto, vendita, consegna e misurazione dell'efficacia, degli spot tv che vengono trasmessi sul network di 125 canali di EchoStar.
E' da un po' di tempo che Google lavora per entrare nel mercato della pubblicità off line ed ecco qui un'iniziativa concreta che non solo segna l'ingresso del colosso di Mountain View in un mercato diverso da Internet, ma promette di rivoluzionare le modalità di investimento pubblicitario tradizionale. Infatti lo scopo è di creare nuovi standard per la misurazione dei ritorni della pubblicità acquistata sulla tv, una sorta di "pay per click televisivo". Il nuovo sistema annunciato consentirà alle aziende di raggiungere e studiare anche le nicchie più nascoste di una domanda sempre più frammentata. Sicuramente questo accordo provocherà grandi reazioni da parte degli altri operatori del settore e probabilmente genererà un sano movimento di innovazione in un mercato sempre più messo in discussione dallo sviluppo dei new media interattivi.

martedì 3 aprile 2007

In USA solo il 13% della pubblicità interattiva è su mobile

Secondo una ricerca pubblicata su eMarketer, solo il 13% delle aziende statunitensi che investono in pubblicità interattiva utilizzano gli sms o altri strumenti di mobile advertising per raggiungere il loro target. Questa percentuale dimostra la prudenza di numerosi investitori sull'utilizzo del cellulare per inviare messaggi pubblicitari. La mancanza di chiarezza sulle possibile reazioni degli utenti si combina a uno scarso convincimento sui ritorni che si possono avere con azioni di mobile marketing. C'è anche da dire che il mercato statunitense è meno sviluppato di altri a livello di consumo mobile della propria popolazione, ma certamente questa percentuale del 13% segnala un atteggiamento cauto che probabilmente è anche dovuto alle esperienze fatte in origine su Internet, dove il balletto degli investimenti eccessivi, facili e inutili deve aver insegnato molto alle imprese statunitensi.

lunedì 2 aprile 2007

I lettori di news più attenti sul web

Una ricerca fatta dal Poynter Institute, una scuola di giornalismo della Florida, e chiamata EyeTrack07, sarebbe arrivata alla conclusione che gli utenti che leggono notizie su Internet hanno una capacità di attenzione più ampia dei lettori della carta stampata.
La ricerca è stata fatta su 600 lettori del Rocky Mountain News in Denver, del St. Petersburg Times in Florida, dello Star Tribune di Minneapolis e del Philadelphia Daily News. Agli intervistati, 49% donne e 51% uomini di età tra i 18 ed i 60 anni, è stato chiesto di leggere l'edizione quotidiana sia su carta che online, nel corso di 30 giorni. Ogni soggetto è stato dotato di due piccole telecamere montate sopra l'occhio destro per monitorare cosa stesse leggendo e poteva leggere quel che voleva.
Alla fine la ricerca ha riscontrato che i lettori online leggono il 77% di quel che decidono di leggere mentre i lettori dei quotidiani leggono una media del 62% e quelli dei tabloid il 57%.
La ricerca ha anche evidenziato che le persone prestano in media un 15% di attenzione in più a formati alternativi rispetto al regolare testo di una storia stampata. Su uno spazio di lettura più ampio, la percentuale sale al 30%.