giovedì 30 aprile 2009

In Italia tante email, ma che efficacia?

Secondo l'ultimo E-mail Marketing Consumer Report 2009, commissionato da ContactLab, in Italia ogni giorno vengono ricevute 420 milioni di email, circa 7 per ogni italiano. Considerando il fatto che vanno esclusi bambini e persone che non navigano, si sale a circa 20 messaggi a testa per gli internauti italiani: cifre piuttosto significative. In questo numero s'è già cercato di togliere le email considerate spam e quelle spedite in automatico dalle piattaforme di molti siti web quando si interagisce in vario modo con essi. Le caselle di posta elettronica recensite in questo report sono 51 milioni, hotmail e libero quelle più numerose. Dalla ricerca di ContactLab anche numeri interessanti sulla percentuale di utenti che consultano l'email da dispositivi mobili, il 18% del totale degli utenti, circa 4 milioni di persone, e sul numero di newsletters medio cui ci si iscrive, circa 6 a testa, anche se è tutta da verificare la reale attività degli utenti su queste newsletters. Tornando al numero delle email scambiate quotidianamente, nel giro di un anno esso è aumentato del 20% in Italia. Un particolare sulla differenza tra uomini e donne: secondo la ricerca ContactLab, le donne comunicano più con l'email, ogni giorno ricevono il 20% in più di email e sono iscritte a più newsletters.

giovedì 23 aprile 2009

Provare virtualmente gli oggetti prima di acquistarli online

Ray-Ban lancia una nuova soluzione per cercare di superare la paura degli utenti che gli oggetti acquistati online non vadano bene. Si chiama Ray-Ban Virtual Mirror ed è un software, scaricabile dal sito Ray-Ban, che, servendosi di una webcam e della tecnologia 3D, consente agli utenti che stanno consultando online gli occhiali della nota marca, di provarli virtualmente e di vedere cosi come gli stanno addosso una volta indossati. In questo modo gli utenti possono fare la stessa esperienza di acquisto, o quasi, che solitamente si fa nei negozi. Questa soluzione, che è da considerarsi un passo sperimentale di cui ancora misurare la reale portata, potrebbe comunque essere una bella trovata, e soprattutto potrebbe favorire un ulteriore sviluppo dell'e-commerce nel nostro paese. Infatti il commercio elettronico italiano è costituito solo per il 30% dalla compravendita di prodotti, e per ben il 70% dalla compravendita di servizi. Dato opposto a quello relativo al commercio off line, dove si spende l'80% in prodotti e il 20% in servizi. Tenendo conto che solo un terzo degli italiani che acquisiscono informazioni su Internet per fare degli acquisti, poi procedono con l'acquisto online, la soluzione di Ray-Ban potrebbe contribuire ad aumentare questa percentuale, andando ad incidere su uno dei 3 fattori che frenano l'ecommerce in Italia, ossia l'intangibilità dei prodotti. Per gli altri 2 fattori frenanti, i costi di spedizioni e la scarsa fiducia nei metodi di pagamento, probabilmente c'è ancora molto da fare.

giovedì 16 aprile 2009

L'e-commerce in Italia cresce anche in tempi di crisi

Crescite annue a 2 cifre continuano a caratterizzare l'andamento dell'e-commerce in Italia. Secondo l'indagine "E-commerce in Italia 2009: un'opportunità nella crisi" della Casaleggio Associati, nel 2008 il fatturato dell'e-commerce italiano è aumentato rispetto all'anno precedente del 30,7%, e dovrebbe aumentare più o meno con lo stesso tasso di crescita anche nel 2009. Il fatturato italiano delle vendite online è stato nel 2008 di 6,4 miliardi di euro, pari al 2,5% del fatturato dell'ecommerce in tutta Europa, che si è attestato intorno ai 252 miliardi di euro. I settori che hanno trainato la crescita dell'e-commerce in Italia sono stati principalmente quelli del turismo, che rappresenta circa il 50% dell'intero mercato, il tempo libero e l'elettronica di consumo, mentre per il 2009 si prevede un ottimo andamento anche per i settori della moda e della casa e arredamento. Altro dato interessante della ricerca della Casaleggio Associati è quello relativo alla percentuale che l'e-commerce in Italia rappresenta rispetto alle vendite totali al cliente finale, che nel 2008 è stata pari al 0,67%, in crescita rispetto allo 0,49% del 2007.

mercoledì 1 aprile 2009

Cresce l'uso dei social network in Italia

Secondo un recente rapporto di Nielsen sull'uso dei social network nel mondo che mette a confronto i dati di dicembre 2008 con quelli di dicembre 2007, l'Italia in un anno ha visto passare dal 63% al 73% la quota di internauti che frequentano i social network con una crescita annua di circa il 10%. Con questo incremento l'Italia a fine 2008 si è piazzata al 3° posto nella particolare classifica che misura quanti utenti di quelli che usano regolarmente internet fruiscono dei social network. Prima dell'Italia solo Brasile e Spagna, mentre la percentuale italiana di "utenti da community" risulta essere superiore alla media mondiale, 73% contro 67%. Anche se si va a guardare la percentuale di tempo passato sui social network sul totale del tempo speso online, l'Italia si piazza al 3° posto con una percentuale del 15,4%, in crescita del 113% rispetto al 7,2% del 2007. Prima dell'Italia, nella classifica del tempo speso sui social network, solo Brasile e UK. Anche in questo caso gli utenti italiani passano più tempo nelle community rispetto agli internauti degli altri paesi, se si considera che la media mondiale della percentuale del tempo speso sui social network rispetto a quello totale passato online è del 9,3%. Per quanto riguarda i social network più frequentati, in Italia Facebook è al primo posto, come capita del resto in quasi tutti gli altri paesi, seguito da MySpace e Netlog. Il 44% degli internauti italiani nel dicembre 2008 s'è connesso almeno una volta a Facebook.