sabato 30 giugno 2007

YouTube straccia la concorrenza in USA

Secondo un sondaggio pubblicato da Hitwise, YouTube ha un'audience superiore a quella degli altri 64 siti di video-sharing messi insieme. Nonostante il sito abbia dovuto eliminare i filmati protetti da copyright dopo le denunce di alcune grandi media company, da gennaio a maggio 2007 si è registrata una crescita di utenti unici del 70%, contro una crescita dell'8% di tutti gli altri siti di video-sharing. YouTube a maggio aveva una fetta del mercato statunitense dei video online pari al 60,2%, contro il 16,8% di MySpace, il 7,81% di Google Video, il 2,77% di Yahoo e il 2,09% di Msn. Gli utenti statunitensi sembrano quindi andare quasi solo su YouTube, che prefigura cosi una leadership ancora più accentuata di quella che Google è riuscita a imporre nel mercato dei motori di ricerca. Non c'è da stare allegri che cosi tanti utenti utilizzino cosi tanto e in maniera quasi esclusiva siti di una stessa società. C'è da sperare che i competitor di Google, al posto di correre dietro alle innovazioni create o inglobate da Google, sappiano una volta tanto giocare d'anticipo il ruolo di beginners.

venerdì 29 giugno 2007

Agenzia inglese di mobile adv crea divisione di mobile search adv

Una delle più importanti agenzie di mobile advertising inglesi, la 4th Screen Advertising, ha lanciato una divisione dedicata al mobile search marketing, con cui essa cercherà di rendere ancora più completa la propria offerta di mobile advertising che oggi è basata principalmente sulla display advertising e sui mobile banner. L'agenzia inglese potrà approfittare dei rapporti già avviati con numerosi editori WAP in Inghilterra e con i due giganti del mercato dei motori di ricerca, Google e Yahoo!. Con la nuova divisione la 4th Screen Advertising si propone di potenziare il modello del pay per click e dei text ad listings anche su device mobili, per aiutare i propri clienti a intercettare gli utenti mobile in target e portarli sui loro siti WAP. Il nuovo team dedicato al mobile search si occuperà della gestione del bidding sulle keyword scelte dal cliente, del tracking delle campagne e di una continua ottimizzazione delle stesse. Questa inziativa dimostra la grande fiducia verso le potenzialità del search advertising anche su device mobili, in un paese, l'Inghilterra, che ha sempre trainato anche lo sviluppo del web advertising, e del web search advertising, in Europa.

giovedì 28 giugno 2007

La BBC lancia in rete la tv on demand

Entro la fine di Luglio la BBC dovrebbe lanciare la sua nuova tv on demand, permettendo agli utenti internet di scaricare gratuitamente i programmi desiderati entro una settimana dalla trasmissione, e di vederli entro 30 giorni dalla data del download. Dopo la visione da parte degli utenti, i file video con il programma visto verrà automaticamente cancellato. La BBC sta trattando con numerosi partner per permettere la fruizione dei suoi video su più siti internet. Di sicuro essi saranno subito disponibili sul sito ufficiale della televisione britannica, su YouTube e sulle piattaforme per dispositivi portatili. Dopo questo lancio la BBC promette altre novità per il futuro, come la possibilità di avere servizi in streaming che consentiranno agli utenti di guardare un programma senza aspettare che venga scaricato, e di poter vedere i vecchi episodi delle serie tv già andati in onda.

mercoledì 27 giugno 2007

GSMA e MMA si uniscono per aiutare il mobile advertising

Importante passo in avanti per la crescita del mercato del mobile marketing. La GSM Association (GSMA), e la Mobile Marketing Association (MMA) hanno raggiunto un accordo per unire gli sforzi per imprimere una forte accellerata allo sviluppo del mobile advertising. Obiettivi prioritari delle due organizzazioni saranno soprattutto la standardizzazione dei formati e la trasparenza del mercato, oltre che la diffusione delle nuove tecniche di pubblicità mobile. La MMA si occuperà soprattutto di redigere le guidelines per gli operatori del mercato, in relazione soprattutto ai formati pubblicitari e alle best practices, mentre la GSMA avvierà una stretta collaborazione con gli operatori di telefonia mobile per la realizzazione di strutture tecnologiche e di modelli commerciali capaci di offrire agli inserzionisti soluzioni con altro valore aggiunto. Nel frattempo la MMA ha già costituito una Global Measurement Committee (GMC), per fissare metriche standard e condivise da tutti i player coinvolti nella catena del valore del mobile advertising, che valgano per tutte i tipi di fruizione mobile, dal messaging al mobile video, dalla mobile televisione ai multimedia services.

martedì 26 giugno 2007

AOL a scuola di blog

AOL-Time Warner ha annunciato di vole effettuare un restyling completo delle sezioni sport e news del suo portale internet prendendo spunto dal design e dallo stile utilizzati dai webloggers più popolare della rete. Il rinnovamento non dovrebbe consistere solo in un generico aumento delle funzionalità interattive per interagire con i lettori, ma anche nella possibilità per gli stessi lettori di produrre notizie. Inoltre, ci sarà la possibilità di personalizzare la pagina di notizie grazie ad una tecnologia acquisita dalla società di servizi finanziari Relegence, e verrà data più visibilità alle notizie più commentate e più votate dagli utenti. La decisione di AOL è stata dettata soprattutto dal calo di visitatori registrato il mese scorso, secondo i dati di maggio diffusi da comScore Media Metrix, secondo cui AOL News ha visto scendere il suo traffico del 12% a 19,1 milioni, mentre altri siti competitor come Yahoo News ha registrato un traffico in aumento dell'8% a 33,7 milioni di visitatori unici in maggio. AOL aveva già compito un restyling il mese scorso, che aveva visto eliminare molti servizi a pagamento del portale a vantaggio di una maggiore presenza pubblicitaria per la fruizione gratuita del contenuto.

lunedì 25 giugno 2007

Blinx lancia piattaforma per video ad e BBTV

Blinx, il motore di ricerca per file audio e video, ha deciso di buttarsi in due nuove linee di business. La prima è quella della video advertising, la seconda quella della p2p television, sul modello di Joost. Per quanto riguarda il mercato pubblicitario, Blinx ha presentato una piattaforma di video ad targeting, chiamata AdHoc, che mira a combinare la video advertising ai videoclips in base al contenuto di questi ultimi. L'idea è quella di replicare l'efficacia e il successo di AdSense per la pubblicità testuale nella pubblicità in formato video, dati la sempre crescente creazione e fruizione dei video sul web da parte degli utenti, e la loro crescente volontà di monetizzare anche il loro contenuto video oltre a quello testuale, come già molti stanno facendo con i loro blog. La piattaforma AdHoc, per associare la pubblicità più adeguata a un certo video, analizza e indicizza un complesso insieme di informazioni, sia interne sia esterne al video, quali per esempio le parole pronunciate nel video, le immagini contenute nel video, e i metadata applicati al video. Almeno inizialmente il sistema di Blinx non farà da tramite diretto tra inserzionisti e editori, ma offrirà la tecnologia a network di affiliate marketing già esistenti attraverso un modello di business basato sul revenue sharing.
Per quanto riguarda invece la p2p television, Blinx lancerà la sua piattaforma BBTV (BroadBand Television) forse già alla fine del prossimo mese, quando saranno siglati gli accordi con i primi provider di contenuto. Rispetto a Joost, Blinx promette di offrire agli utenti un prodotto qualitativamente e tecnologicamente migliore. Staremo a vedere.

giovedì 21 giugno 2007

La rete trainerà la crescita del cinema?

Nel rapporto "Previsione Globale su media e entertainment: 2007-2011", realizzato da PriceWaterhouseCoopers, si prevede che il download di film in formato digitale e i dvd ad alta definizione aumenteranno la spesa dei consumatori per l'intrattenimento cinematografico entro il 2011, con un aumento medio annuale del 4,9%, che farà arrivare la spesa a 103,3 miliardi di dollari contro gli 81,2 spesi nel 2006, con la regione dell'Asia che cresce più velocemente, con un tasso annuale del 6,8%. Il contributo più importante dei download dalla rete verrà negli USA, in Europa, in Africa e in Medio Oriente, mentre la pirateria toglierà una parte delle entrate in Asia e in America Latina. Ma sarà soprattutto negli USA, sempre secondo il rapporto, che esploderanno le vendita del cinema digitale, portando le entrate dell'intero settore cinema a 11,7 miliardi di dollari entro il 2011. Previsioni che confermano il successo che stanno avendo i contenuti video sulla rete, e che in molti paesi dipenderanno anche dalla velocità di diffusione della banda larga.

lunedì 18 giugno 2007

Mediaroom, la tv online targata Microsoft

E' stata lanciata Microsoft Mediaroom, la piattaforma di tv online di Microsoft, frutto della collaborazione tra la società di Redmond e altre 10 aziende del settore media, tra cui At&t. La piattaforma di Iptv di Microsoft si connetterà con tutti i computer presenti nell'appartamento, consentendo a tutti gli utenti di potervi accedere per ascoltare musica e guardare video o foto. Microsoft sostiene che Mediaroom permetterà l'utilizzo di alcune applicazioni senza avere bisogno di un browser, consentendo agli utenti di vedere video in streaming o foto pubblicate sul Web. La piattaforma sarà anche dotata di un pacchetto di strumenti che permetteranno agli sviluppatori di creare delle applicazioni per Mediaroom.

sabato 16 giugno 2007

Arriva il consenso esplicito anche per le telefonate pubblicitarie?

Misure concrete per un maggior rispetto degli utenti. Questo è quanto chiesto dal Garante della privacy ai call center e alle società che effettuano telefonate pubblicitarie indesiderate. Entro il 10 settembre questi soggetti dovranno per esempio tenere conto della richiesta degli utenti di non essere più disturbati da telefonate pubblicitarie, ma già entro il 5 luglio essi dovranno informare il garante sullo stato di adozione delle misure richieste. Un monito che ha come obiettivo quello di interrompere i trattamenti illeciti di dati da parte dei call center e di rispettare maggiormente la riservatezza e la volontà degli utenti. Nella nota del Garante anche un divieto per gestori e call center di usare numeri telefonici raccolti ed utilizzati a scopi commerciali senza il previsto consenso da parte degli interessati. I provvedimenti sono stati presi in seguito a controlli effettuati un po' in tutta Italia e anche sulla base delle denunce dei cittadini, da cui sono emersi trattamenti illeciti di dati personali e comportamenti non corretti nei confronti degli utenti.

venerdì 15 giugno 2007

Video advertising Vs search advertising

Secondo le previsioni di IDC (International Data Corp) relative all'online advertising, entro il 2011 il budget pubblicitario speso sulla rete dovrebbe radoppiare, anche se il modello pubblicitario oggi prevalente sulla rete, la search advertising, dovrebbe perdere una fetta significativa di mercato a favore di video banner e rich media advertising. Il fatturato di internet advertising dovrebbe infatti passare dai 16,9 miliardi del 2006 ai 31,3 miliardi del 2001, con un tasso di crescita medio annuo del 13,5%, mentre la quota di investimento pubblicitario sui motori di ricerca sul budget totale di online marketing dovrebbe passare dal 40% del 2006 al 32% del 2011. In valore assoluto gli investimenti in search advertising continueranno a crescere, ma maggiore sarà la crescita dei nuovi formati adv video e rich media, soprattutto a causa della sempre crescente diffusione della banda larga. Alla luce di queste previsioni si potrebbero spiegare le ultime acquisizioni di Google, soprattutto quelle di YouTube e Doubleclick, con cui la società di Mountain View tenterà di recuperare nel display advertising, sia tradizionale che video, le quote di mercato che potrà perdere nel search marketing.

giovedì 14 giugno 2007

Tra eBay e Google sembra ormai guerra a tutto campo

Sembra ormai ai ferri corti la relazione tra i due colossi americani della rete. E' di questi giorni la notizia che eBay sembra intenzionata a chiudere in tutte le country il rubinetto dell'investimento pubblicitario sul sistema Adwords di Google. Inoltre il sito di aste online sarebbe pronto a lanciare un proprio sistema di affiliation marketing, eBay AdContext, che dovrebbe fare concorrenza al sistema AdSense di Google. Da parte sua Google ha annunciato che entro la fine di giugno dovrebbe lanciare il nuovo servizio GBuy, che dovrebbe svolgere funzioni simili a quelle di PayPal, il sistema per i pagamenti online di proprietà di eBay. E' da tempo che eBay sta valutando quale posizione assumere di fronte alla cavalcata trionfante della società di Mountain View, e fino ad ora aveva scelto la strategia della coopetition. Ma ora la strategia sembra cambiare, ed eBay sembra pronta a perdere una delle fonti di traffico più significative, Google Adwords appunto, per far pesare la propria opposizione alle iniziative con cui Google entra in business che eBay considera gelosamente come propri, come quello dell'ecommerce e dei pagamenti online.

mercoledì 13 giugno 2007

Google diminuisce il tempo di conservazione dei dati degli utenti

Dopo le critiche arrivate anche dall'Unione europea in fatto di trattamento dei dati personali, Google ha annunciato che diminuirà il tempo della loro conservazione, portandolo a 18 mesi. Ma il motore di ricerca, congiuntamente a questa concessione, ha fatto capire che un'ulteriore diminuzione del tempo di conservazione dei dati inciderebbe negativamente sulla qualità dei propri servizi. Non si sa se quest'azione di Google basterà a placare gli animi, non solo delle autorità europee e statunitensi che indagano sul rapporto web-privacy, ma anche di quell'attivo gruppo di attivisti pro-privacy, che considerano l'ampiezza dei servizi web offerti dal motore di ricerca come una potenziale minaccia alla protezione dei dati personali dei consumatori. E' difficile credere intanto che diminuire di qualche mese il trattamento delle informazioni personali degli utenti (consumi, abitudini e opinioni) raccolte dal motore di ricerca, può portare a gravi conseguenze sul business della società di Mountain View, cosi come è difficile pensare che il problema stia solo nel tempo di conservazione dei dati personali degli utenti, quando il vero problema è l'utilizzo che se ne fa, punto su cui c'è ancora molto poca chiarezza.

martedì 12 giugno 2007

Nel 2011 la pubblicità mobile sarà il 25% dell'online advertising?

Secondo un rapporto di Strategy Analytics intitolato Global Mobile Advertising Update: Outlook Bright as Inventory Expands, dal 2011 la pubblicità mobile rappresenterà il 25% del mercato della pubblicità su internet. Il rapporto segnala un'accellerazione del mercato del mobile advertising soprattutto negli ultimi 12 mesi e sottolinea come grandi operatori del settore come SprintNextel, Verizon Wireless e Vodafone abbiano accelerato i piani di vendita pubblicitaria all'interno dei loro canali multimediali. Un altro elemento che, secondo questa analisi, favorirà la crescita degli investimenti in mobile advertising, sarà costituito dall'emergere di sempre nuove categorie mobili multimediali, come le ultime che si sono sviluppate: giochi da scaricare, mobile broadcasting e video on demand. Le posizioni di forza sul mercato del mobile advertising rispecchiano quelle presenti su Internet, dal momento che Google e Yahoo per il momento sembrano essere le forze trainanti di questo mercato, ma anche AOL e Microsoft si stanno muovendo con una certa solerzia, rispettivamente con l'acquisto di Third Screen Media e di ScreenTonic.

lunedì 11 giugno 2007

aNobii, la community degli appassionati di lettura

Si propone di riunire tutti gli amanti della lettura del mondo per permettere loro di conoscersi, di consigliarsi libri e di scambiarsi qualche parere sulle letture fatte. E' aNobii, un sito ancora in beta, che però sta già avendo un discreto successo: solo in Italia son già quasi un milione i libri recensiti. Dopo una registrazione velocissima, dove vengono chiesti all'utente solo email e password, si può iniziare a fare la propria libreria caricando la lista dei propri libri o iniziando a scrivere dei commenti sui libri letti, leggere i commenti di altri utenti sugli stessi libri e conoscere lettori che hanno gusti letterari simili ai proprio. Questi possono essere etichettati come vicini, se all'utente piace quello che essi scrivono e pensano, ma egli non li conosce di persona, o come amici, se si conoscono anche di persona. Ovviamente non poteva mancare la sezione "bancarella" dove fare compravendita o semplice scambio di libri con altri utenti. Il sito sembra molto semplice, anche se migliorabile nella sua usabilità, e comunque rappresenta una novità interessante nel panorama del web 2.0.

sabato 9 giugno 2007

Sprite lancia il suo mobile social network su cellulare

Quando ancora poche società investono in mobile marketing, Sprite lancia una mobile community per adolescenti. Il sito mobile di social network, always on, permetterà agli adolescenti di fare tante attività, suddivise in 5 aree. Nella sezione Pix gli utenti possono condividere le proprie foto e vedere e commentare quelle degli altri. Scribbles è invece una sorta di message board o chat room dove gli utenti potranno comunicare tra di loro. Souts è invece un sistema di messaggistica sms e email, mentre nella sezione Planner i ragazzi possono pubblicare la propria agenda per mostrare a tutti i coetanei i loro impegni. Infine nell'area Nuggets gli utenti possono scaricare gadget mobile con cui personalizzare il proprio cellulare, come suonerie e giochi, cui hanno accesso grazie a dei codici trovati sulle bottiglie di Sprite. E sono proprio le bottiglie di Sprite il principale strumento promozionale per questa iniziativa, dato che non sono previste campagne per spingere il mobile site. Il primo paese in cui è stato lanciato il sito è la Cina, mentre entro fine giugno sarà la volta degli USA. E Sprite, in caso di successo, non esclude di replicare la stessa iniziativa anche in altri paesi.

venerdì 8 giugno 2007

Pubblicità online in USA è 2 volte quella europea

In una ricerca frutto della collaborazione con PriceWaterhouseCooper, IAB Europe indica in 8 miliardi di euro il fatturato totale generato in Europa dall'online advertising nel 2006. Il mercato europeo della pubblicità su internet è stato trainato da UK, che ha generato il 39% di tutto lo spending del continente, seguito da Germania, con il 22%, e da Francia, con il 15%, mentre l'Italia è al di sotto del 10%. Sempre secondo questa ricerca, il 45% del fatturato di online advertising europeo riguarda la pubblicità sui motori di ricerca, seguito da un 31% di display advertising (banner), da un 22% di classified advertising, e da un 1,6% di email marketing. E' interessante notare che in USA quasi la metà del fatturato europeo di tutto il 2006 è stato raggiunto solo in un trimestre, il primo del 2007, che ha fatto registrare sul mercato statunitense investimenti pari a 4,8 miliardi di dollari. Quindi il mercato dell'online advertising americano viaggia a una velocità doppia rispetto a tutto il mercato europeo.

mercoledì 6 giugno 2007

Google spinge sull'audio advertising

Google accellera sul versante dell'audio advertising. Infatti entro fine giugno dovrebbe allargare a tutti i clienti statunistensi della piattaforma Adwords la possibilità, cui per ora hanno accesso solo il 50% della customer base, di comprare anche pubblicità audio da trasmettere in automatico nelle radio. La piattaforma di audio advertising targata Google ha alla base la tecnologia della società dMarc Broadcasting, che Google aveva acquisito l'anno scorso per 100 milioni di dollari. Per spingere sempre più aziende a provare la nuova pubblicità contestuale in formato audio, Google offre un bonus di 400 dollari alle aziende che per prime adottano il nuovo sistema. Per usufruire di questo bonus le aziende devono creare uno spot da 30 secondi con il sistema Google's Ad Creation Marketplace, e lanciare lo spot a partire dal 30 giugno.

martedì 5 giugno 2007

Lala.com, il nuovo sito per ascoltare musica gratis

Lala.com, una start-up della Silicon Valley, lancerà un nuovo servizio online per scaricare, uploadare e condividere musica gratis. La ferma convinzione alla base del business plan è che il download e l'ascolto gratuito dei brani musicali incentivino gli utenti a comprare i brani preferiti. Secondo le stime della società infatti, il 30% degli utenti che faranno il download gratuito, procederanno anche all'acquisto dei brani. Infatti i ricavi per Lala.com, che non ospiterà neanche la pubblicità sul proprio sito, dovrebbero arrivare proprio dalla vendita dei brani conseguente ai download gratuti. Per prevenire la distribuzione illegale, la giovane società statunitense permetterà il download gratuito solo su iPod. Lala è uno dei pochi servizi non Apple ad offrire compatibilità con iPod. I clienti di Lala.com possono anche usare Itunes. I primi brani scaricabili con questo nuovo servizio su Lala.com saranno quelli degli artisti della Warner Music Group, che venderà canzoni ed album privi del software di protezione, conosciuto come digital rights management. Ma la start-up sta portando avanti trattative anche con altre case discografiche per ampliare la propria offerta.

lunedì 4 giugno 2007

Google digitalizzerà anche la cultura indiana

Google ha messo a disposizione la propria tecnologia per digitalizzare i circa 800.000 libri e manoscritti di proprietà della Mysore University di Karnataka, tra cui testi antichissimi che risalgono al quarto e all'ottavo secolo. Quest'iniziativa mira a preservare il ricchissimo patrimonio indiano e a offrire la possibilità di consultare anche online libri di ayurveda, medicina, matematica, scienza, astrologia ed economia. Il materiale digitalizzato verrà registrato con una licenza e messo a disposizione degli utenti di Internet che ne avranno l'accesso libero e a costo zero. In cambio Google disporrà di collegamenti gratuiti al materiale. L'accordo permetterà a Google di diventare porta d'accesso a parte della cultura orientale, allo stesso modo in cui la società di Mountain View in USA si sta proponendo come canale d'accesso alla cultura occidentale in USA attraverso accordi con le più importanti biblioteche statunitensi. Se queste iniziative contribuiscono sicuramente a facilitare l'accesso alla cultura e al sapere da parte di tutti, dall'altra si spera che l'unicità della tecnologia che sta permettendo questo un po' in tutto il mondo non diventi a sua volta un vincolo monopolistico in grado di ostacolare una diffusione veramente democratica del sapere.

sabato 2 giugno 2007

Corporate blog solo per il 5% delle aziende

Si parla sempre di più dei blog, che crescono a un ritmo vertiginoso, anche in Italia, ma se si entra nel mondo "business", allora essi rappresentano ancora una realtà embrionale. Infatti, secondo una ricerca della Lewis global Pr, solo il 5% delle aziende mondiali dispone oggi di un corporate blog, ossia di una sorta di "diario aziendale" in rete. All'Europa spetta la percentuale più bassa di utilizzo del corporate blog, con un 2,%, contro il 5,5% dell'Asia e il 14% degli USA. Sono diverse le ragioni che potrebbero spiegare questo ritardo dell'Europa e quindi anche del nostro paese. Una di queste è sicuramente la difficoltà e la lentezza delle aziende europee a percepire i benefici conseguibili con un blog aziendale, anche per il fatto che, a differenza di tutte le altre attività di web marketing, questi benefici nel caso dei blog non sono immediatamente misurabili. Una seconda ragione potrebbe risiedere nel fatto che non esistono ancora best practice cui far riferimento e che spronino quindi le imprese a entrare pro-attivamente nella rete. A queste ragione si può aggiungere anche la tradizionale cautela che accomuna noi europei nell’adozione delle nuove tecnologie, cosi come il senso di insicurezza che deriva alle aziende dal fatto di non sapere bene come gestire i feedback e i commenti anche privati degli utenti che si decidono a dialogare con l'azienda. E' forse questa mancanza di coraggio a navigare completamente "in mare aperto" a tu per tu con i consumatori che usano il web, l'ostacolo principale alla diffusione del corporate blog come strumento di comunicazione aziendale.

venerdì 1 giugno 2007

Accordo YouTube-Emi Group

Non più solo user generated video su Youtube. Il sito di Google infatti ha firmato un accordo con la major discografica Emi Group per consentire ai suoi utenti l'accesso ai video musicali degli artisti dell'etichetta. Gli utenti di YouTube potranno non solo guardare i video autorizzati e ascoltare i brani degli artisti di Emi, ma anche inserire parti di questi video negli spazi riservati ai contenuti creati dagli utenti su YouTube. Con quest'accordo YouTube si assicura la partnership delle 4 più importanti major mondiali. Questi accordi sono un po' come l'arcobaleno alla fine di una tempesta, dato che arrivano dopo che per anni le major s'erano battute contro YouTube, che, a detta loro, consentiva agli utenti di copiare i contenuti coperti da copyright. Anche se molto lentamente, sembra che le case discografiche stiano iniziando a percepire e a trattare le potenzialità inarrestabili della rete non più come pericoli ma come opportunità.