mercoledì 28 luglio 2010

Nel mercato mondiale dell'online search advertising avanza Baidu

Secondo i dati di Strategy Analytics, nel secondo trimestre di quest'anno Google ha perso quote di mercato nel campo dell'online search advertising, passando in un trimestre dal 71,1% al 69,7% di marketshare, in un mercato che ha raggiunto quota 6,2 miliardi di dollari, e che ha fatto registrare nel secondo trimestre del 2010 un aumento del 2,7% rispetto ai primi 3 mesi dell'anno. Tutto questo nonostante il motore di ricerca di Mountain View abbia comunque fatto registrare, nel secondo trimestre 2010, un incremento dei ricavi pubblicitari rispetto al primo trimestre di quest'anno, incremento dovuto soprattutto all'aumento del cost per click medio a livello mondiale. Chi ha eroso quote di mercato a Google? Guardando i dati sembrerebbe che la risposta sia: Baidu, il motore di ricerca cinese più usato dagli utenti in Cina, che nell'arco di un solo trimestre ha visto aumentare il suo marketshare dal 3,3% al 4,6% del mercato mondiale, grazie un aumento del suo fatturato del 49% rispetto al primo trimestre 2010, e del 76% rispetto al valore del secondo trimestre 2009. Non è un caso che tutto ciò avvenga dopo l'abbandono, da parte di Google, del mercato cinese. Ora Baidu insidia gli altri due grandi operatori del search online a livello mondiale, Yahoo e Microsoft, appena davanti al motore di ricerca cinese, rispettivamente con il 5,3% e il 4,8% di marketshare.

mercoledì 21 luglio 2010

Amazon vende più libri digitali che cartacei

Se l'e-book da noi sembra ancora una realtà futura, per gli utenti di Amazon sembra invece essere un prodotto molto richiesto giù ora, nel presente. E' da qualche mese infatti che su Amazon capita che vengano venduti più libri digitali che cartacei. Prendendo i dati degli ultimi 3 mesi ogni 100 libri cartacei venduti, ne vengono venduti 148 elettronici; ma se prendiamo in considerazione l'ultimo mese il rapporto è ancora più sorprendente: 180 e-books venduti per ogni 100 libri tradizionali venduti. E dire che questi dati non comprendono i quasi 2 milioni di libri che Amazon offre in regalo sul suo lettore di e-book Kindle in quanto pubblicati prima del 1923 e quindi non coperti da diritto d'autore. Quelli comunicati da Amazon sono dati che, se da una parte segnalano il successo di Kindle, che tra l'altro, da quando è stato abbassato il suo prezzo a giugno, ha triplicato le sue vendite, dall'altra suggeriscono anche le potenzialità del formato del libro elettronico, che, soprattutto qui da noi, qualche dubbio e qualche perplessità la suscita.

mercoledì 14 luglio 2010

La crescita dell'online advertising nel mondo secondo eMarketer

Nel 2009 il fatturato mondiale dell'online advertising è stato di 55.2 miliardi di dollari, con una crescita del 2% rispetto all'anno precedente; una crescita molto limitata rispetto a quella avuta negli anni precedenti. Secondo la ricerca Worldwide Ad Spending, realizzata da Jared Jenks, di eMarketer, da quest'anno la crescita della pubblicità online a livello mondiale dovrebbe però tornare a crescere con percentuali a doppia cifra. Infatti il report prevede per il 2010 una crescita sul 2009 dell'11,9%, per un fatturato totale che arriverebbe a 61,8 miliardi di dollari; e per gli anni successivi, fino al 2014, vengono previsti tassi di crescita annuali che vanno dal 10% al 15%. Per quanto riguarda le diverse macro-aree del mondo, nel 2009 USA ed Europa occidentale hanno fatto registrare circa il 75% degli investimenti totali in online advertising, e quindi rimangono le aree più importanti per il giro d'affari della pubblicità su internet, ma negli anni prossimi i tassi di crescita che si avranno in Sud America, Sud-est asiatico e Europa dell'est saranno più significativi di quelli in USA ed Europa occidentale. Infine, le previsioni di eMarketer dicono che il peso dell'online advertising sul totale del fatturato pubblicitario mondiale passerà dall'11,9% del 2009 al 17,2% del 2014.

mercoledì 7 luglio 2010

Google vuole entrare nel mercato travel

Google cerca di entrare in un ulteriore mercato, quello del travel. E cerca di farlo con la via seguita anche in altri "ingressi" in nuovi mercati, ossia attraverso l'acquisizione di un'azienda importante di quel settore. In questo caso Google sta lavorando all'acquisizione della società ITA Software, che produce software per l'organizzazione di tutti i dati relativi ai voli aerei, e che viene usato già da diverse compagnie aeree, agenzie di viaggi e comparison sites relativi ai voli, tra cui Expedia e Kayak. E Google ha già annunciato che questo potrebbe essere solo il primo passo di una strategia che potrebbe portare la società di Mountain View a proporre agli utenti un giorno un motore di ricerca specifico per i voli aerei. Il costo per l'acquisto di ITA Software sarebbe di 700 milioni di dollari. Dato curioso è che ITA Software aveva già un accordo in essere, tra gli altri, anche con Bing, il motore di ricerca di Microsoft, per il servizio Bing Travel; accordo che si dice verrà rispetto, ma ovviamente lo scenario cambia. Quindi la mossa di Google forse è anche una risposta a Microsoft nel settore travel, anche se questa lettura è probabilmente riduttiva rispetto alle mire di Google. Certo che il rischio del profilarsi di una nuova posizione monopolistica di Google, questa volta nel settore travel, è molto concreto; anche perché la società di Mountain View ha confermato di lavorare ad un'operazione simile anche nell'ambito della ricerca degli hotel.