mercoledì 30 maggio 2007

Google acquisisce Green Border

Google ha acquisito Green Border, una società che sviluppa soluzioni software per la sicurezza. Green Border è un'utility di sicurezza che ha un approccio decisamente differente rispetto alle comuni soluzioni più diffuse e utilizzate. In primo luogo la soluzione di Green Border è completamente indipendente da firme virali o aggiornamenti frequenti e indispensabili al mantenimento dell'efficienza. Un'altro aspetto innovativo del software Green Border è il suo approccio che evita che potenziali codici malevoli possano entrare a diretto contatto con il sistema e ciò viene fatto creando una sorta di "area di sicurezza" del sistema, denominata sandbox, all'interno della quale vengono eseguite le operazioni potenzialmente pericolose e memorizzate le informazioni relative alle stesse. Green Border, quindi, permette di eseguire le azioni che potenzialmente potrebbero esporre il sistema a rischi di sicurezza in un ambiente mantenuto ben separato dalle risorse di sistema. La decisione di Google di comprare Green Border permetterà alla società di Mountain View di fornire all'interno di Google Pack soluzioni di sicurezza finalmente proprie e non più prese da terze parti.

martedì 29 maggio 2007

Solo 1 utente su 10 usa web 2.0?

Ma è proprio vero che il web 2.0, considerato come il web del social network e della partecipazione, è il vero fenomento di massa della rete di oggi? Se si sta a quano dice uno dei guru del web, e in modo particolare dell'usabilità dei siti, Jakob Nielsen, non sembrerebbe proprio. Secondo uno studio da lui condotto sull'esperienza di navigazione in diversi siti, risulterebbe infatti che gli utenti di un sito si dividono sostanzialmente in tre gruppi: uno che fornisce contributi con regolarità (circa l’1%); un secondo che fornisce contributi occasionalmente (circa il 9%); e la maggioranza che non fornisce quasi mai contributi (il restante 90%). Per definizione, sostiene Nielsen, solo un piccolo numero di utenti ha una qualche probabilità di fare un uso significativo di tutti i nuovi tools di partecipazione. Questo, secondo Nielsen, metterebbe in discussione l'effettivo successo del web 2.0. Chi ha un blog e vive la rete quotidianamente sa che probabilmente quando si parla di reazione attiva nei confronti di un contenuto informativo, allora è verosimile che succeda quanto descritto da Nielsen, ma questo forse non vuol dire che allora web 2.0 è una bufala. Infatti basta parlare non di siti informativi, ma di siti di intrattenimento, che immediatamente il grado di coinvolgimento degli utenti sale. Inoltre web 2.0 non vuol dire solo più partecipazione a un sito di terzi, ma anche più contenuto prodotto da sè, e su questo punto il proliferare dei blogs sembrano confermare il fenomeno web 2.0. Quella di Nielsen è comunque un'analisi attenta e interessante che rispecchia un aspetto del nostro modo di usare la rete, al di là delle mode e dei fenomeni del momento.

lunedì 28 maggio 2007

Yahoo punta sul mobile advertising

La scorsa settimana, allo Yahoo's Goin' Mobile Summit di New York, la Chief Sales Officer di Yahoo, Wenda Harris Millard, ha confermato che la società di Sunnyvale sta incrementando i propri sforzi nel settore del mobile advertising. La rappresentante di Yahoo ha dichiarato che nei prossimi anni la più grande opportunità pubblicitaria per gli inserzionisti non sarà legata al computer, ma al cellulare, e che il mobile advertising sarà il canale più appropriato per raggiungere l'audience mondiale più ampio possibile. Certo lo diceva da un Paese, come gli USA, dove il 90% di tutti i telefonini permettono la navigazione online, ma le sue dichiarazioni volevano avere un respirto universale. Yahoo in questi ultimi mesi ha messo a disposizione degli inserzionisti sempre più numerose opportunità di mobile advertising, dalla pubblicità legata alla propria tecnologia di ricerca, al video advertising, dall'in-games advertising a quelle forme di pubblicità legate al download di contenuti. Questo entusiasmo per il mobile marketing è anche sostenuto dai dati sui mobile users di Yahoo, che l'anno scorso sono addirittura triplicati, e solo in USA, Yahoo sostiene che la propria user base cresca di 1,5 milioni di unità al mese, facendo del suo brand quello più visto da terminale mobile.

venerdì 25 maggio 2007

Google vìola la privacy?

Continua il dibattitto su web e privacy, che questa volta investe Google, accusato da un gruppo di enti nazionali che assistono l'Unione europea in materia di privacy, di violare le norme europee sulla privacy, perché conserverebbe i dati sulle ricerche effettuate dagli utenti per un periodo di 2 anni. Il gruppo di lavoro ha inviato una lettera a Google in cui esprime le proprie preoccupazioni sulla vicenda e pone l'accento sul periodo di conservazione dei dati raccolti. Questa critica si inserisce all'interno di una riflessione più ampia che già da tempo si sta facendo, sia oltreoceano che qui in Europa, sui pericoli che la tecnologia che si utilizza sul web, e non solo da parte di Google, potrebbe portare alla privacy degli utenti, essendo in grado di tracciare praticamente tutto quello che gli utenti fanno in rete, desumendo poi dai dati raccolti abitudini, gusti e preferenze, informazioni che, una volta ottenute, potrebbero essere utilizzate da parti terze, dai partiti politici ai pubblicitari.

giovedì 24 maggio 2007

Google testa la video contextual advertising

Google ha fatto partire un test di in-stream video advertising con un piccolo gruppo di editori statunitensi e di inserzionisti che già utilizzavano AdSense. Il test si propone di mettere a punto i meccanismi di matching per associare il giusto video pubblicitario ai contenuti video dei vari editori. Gli spot inseriti nei video saranno più brevi di 30 secondi e potranno essere saltati dagli utenti. Gli editori potranno scegliere quale dei loro contenuti video monetizzare, in quale punto del video inserire la creatività e tracciare la performance delle inserzioni pubblicitarie inserite nei video utilizzando AdSense. L'idea di Google è quello di applicare il concetto di contextual advertising anche alla pubblicità video, dando però più potere decisionale agli editori, date le difficoltà tecnologiche ancora esistenti nel leggere e interpretare correttamente il contenuto dei video.

mercoledì 23 maggio 2007

Gli effetti del web 2.0 sulla strategia SEO

In quest'articolo, postato su Clickz.com, si riflette su come l'avvento del web 2.0 abbia inciso e stia ancora influenzando le strategie per un buon posizionamento nei motori di ricerca. Si sottolinea come due delle creature più importanti della web 2.0 generation, ossia i blogs e i wikis, siano molto amati e premiati dai motori di ricerca. I motivi? Entrambi hanno generalmente molto testo, contengono molti link, spesso reciproci, sono aggiornati molto frequentemente, e, attraverso le etichette, aiutano la ricerca semantica all'interno del proprio contenuto. Essi quindi posseggono alcune delle qualità più apprezzate dai motori di ricerca. Ma vi sono anche alcuni aspetti del web 2.0 che sembra stiano andando più veloce rispetto allo sviluppo dei motori di ricerca e che quindi presentano delle novità, soprattutto di carattere tecnologico, che i motori di ricerca ancora non riescono a indicizzare in modo esauriente e completo. Ad esempio i flash, i widget e i video sono tutti elementi esplosi con il web 2.0, ma che ancora risultano spesso poco riconoscibili agli spider dei motori di ricerca. Ritengo che per un'azienda che vuole fare un SEO al passo con i tempi sia molto importante approfondire questo argomento e confrontare lo sviluppo delle tecnologie degli ambienti tipici del web 2.0 con quello della tecnologia che sta alla base dei motori di ricerca.

lunedì 21 maggio 2007

Buongiorno si rafforza nel mobile marketing con Flytxt

Buongiorno cerca di entrare con più forza nel mercato del mobile advertising acquisendo, tramite la controllata Buongiorno Marketing Services Netherland BV, alcune attivita' di agenzia di Flytxt, societa' inglese attiva nel settore del mobile marketing e del mobile advertising. Per l'acquisizione Buongiorno ha investito 4 milioni di euro, che gli permetteranno di far migrare le attivita' d'agenzia originarie di Flytxt su B!3A, la piattaforma proprietaria di Buongiorno concepita al fine di progettare, realizzare, gestire e fornire servizi di alta qualita' a primarie societa' e a consumatori del mercato della telefonia cellulare a livello globale. L'operazione permette a Buongiorno di seguire la linea strategica già intrapresa da tempo di un rafforzamento nel settore dei servizi di marketing digitale, e garantisce una buona presenza in questo settore in 2 countries molto importanti come il Regno Unito e gli Stati Uniti.

venerdì 18 maggio 2007

Google annuncia Universal Search

Google ha annunciato un piano per unificare i suoi diversi motori di ricerca in un unico motore in grado di presentare allo stesso tempo siti internet, notizie, video, immagini e altri tipi di risultati sulla stessa pagina. Il nuovo motore unico si chiamerà Universal Search e costituisce il primo tentativo di unificare sotto un'unica tecnologia tutti i formati sotto cui si presenta l'informazione in rete. Grazie a Universal Search l'utente, in seguito a una ricerca su questo motore unico, troverà tra i risultati sia link a pagine web, sia link a video, immagini e libri. L’iniziativa è di sicuro un duro colpo sia per i colossi Yahoo e Microsoft sia per i piccoli motori di ricerca, messo a segno grazie alle spese in investimenti e acquisizioni decise da Google sia lo scorso anno sia in quello in corso. Su questa pagina è possibile iniziare a sperimentare cosa si troverà sulla pagina dei risultati di Universal Search in seguito a una ricerca.

giovedì 17 maggio 2007

Il social network marketing a 1,2 miliardi di dollari in US

Secondo una recente ricerca pubblicata da eMarketer, le aziende americane spenderanno circa 1,2 miliardi di dollari per farsi pubblicità nei social networks, 900 milioni in USA e 330 milioni all'estero. Questo vuol dire che a oggi il social network attira in USA poco più del 5% di tutto il fatturato di online advertising. E le stime parlano di una crescita che dovrebbe arrivare a circa 3,6 miliardi nel 2011. Questa crescita è dovuta non solo a una sempre maggiore consapevolezza da parte degli investitori dell'importanza del successo che i siti di social network hanno tra gli utenti, ma anche dall'aumento di queste reti. Ai colossi attualmente esistenti, come MySpace, si stanno affermando infatti numerosi social network di nicchia, più piccoli, ma di altrettanto successo, che vanno a raggiungere molto in profondità e con molta efficacia dei target molto di nicchia.

mercoledì 16 maggio 2007

I trend nel mondo dei motori di ricerca

Quali sono i trend nel mondo dei motori di ricerca? Read/WriteWeb ne ha individuati alcuni, segnalando anche siti e tecnologie correlate, di cui i principali mi sembrano i seguenti:
- ricerche in linguaggio naturale, su cui continuano gli esperimenti e i test di varie società, senza che si sia ancora arrivati a una tecnologia funzionale e vincente.
- personalizzazione dei motori di ricerca
- motori di ricerca specializzati e verticali su settori specifici
- accesso a nuovi contenuti, non solo multimedia, ma anche multiformato (blog, news, classified)
- ricerche parametrizzate, eseguite cioé non solo attraverso keyword testuali, ma mediante altri parametri, scelti e personalizzati magari dagli utenti stessi
- relazione con i social network, che costituiscono spesso dei bacini di ricerca qualche volta alternativi e indipendenti rispetto ai motori di ricerca
- ruolo e protagonismo degli utenti, e quindi maggior controllo da parte delle persone della tecnologia di ricerca utilizzata
- avvento del web semantico
Molti di questi trend sono collegati tra di loro e probabilmente si influenzeranno a vicenda nel proseguio dello sviluppo dei motori di ricerca.

martedì 15 maggio 2007

Yahoo Green, per difendere l'ambiente

Mossa ecologista di Yahoo, forse anche per sfruttare a suo pro l'allarme sempre più grave sul surriscaldamento del pianeta e sul deterioramento dell'ambiente in cui viviamo. La società di Sunnyvale, ha infatti lanciato Yahoo Green, un sito educativo e informativo. che offrirà agli utenti le ultime notizie in materia d'ambiente e consigli utili per dare il proprio contributo alla salvaguardia dell'ambiente, con gesti piccoli ma importanti. Il lancio di Yahoo Green segue l'annuncio di un mese fa, secondo cui la società di Sunnyvale sarebbe diventata entro la fine del 2007 "carbon neutral" (a impatto zero nelle emissioni d'anidride carbonica). Yahoo ritiene che il contributo più grande che possa dare per la lotta a difesa dell'ambiente è quello di incoraggiare i 500 milioni di utenti mensili che ha in tutto il mondo a fare quei piccoli cambiamenti nella vita quotidiana che possono aiutare a diminuire l'inquinamento atmosferico: cambiare lampadine, usare mezzi pubblici, riutilizzare i sacchetti di plastica, gonfiare al punto giusto i pneumatici, riciclare. Il sito per ora è disponibile solo in inglese, ma in futuro è probabile che vi siano anche delle versioni nelle altre lingue.

lunedì 14 maggio 2007

Vendita online di video un business senza futuro?

L'analista di Forrester James McQuivey ha realizzato una ricerca sul mercato dei video online, e ha tratto la conclusione che la distribuzione di video a pagamento su Internet è destinata a diminuire, sconfitta dai servizi che offriranno gli stessi contenuti gratuitamente.
Secondo questa ricerca, i siti internet che vendono film e video come iTunes di Apple raggiungeranno probabilmente un picco di ricavi quest'anno per poi diminuire gradualmente, visto che un numero sempre maggiore di programmi è reso disponibile gratuitamente online, grazie ai ricavi delle inserzioni pubblicitarie. Alla fine di quest'anno, le vendite di video online dovrebbero quasi triplicarsi, raggiungendo il valore di circa 184 milioni di euro, rispetto ai 72 milioni stimati per l'anno scorso. Mentre per il 2008 vi sarà una crescita molto più modesta, e negli anni successivi potrebbe non esservi già più nessuna crescita. E in molti stanno già muovendosi per rendere disponibili gratis i propri contenuti video online, come il sito video di MovieLink, che è sponsorizzato da alcune major di Hollywood, quello dei negozi di Wal-Mart e quello di Amazon.com, chiamato Unbox. Anche News Corporation e NBC Universal hanno creato insieme un servizio per rendere disponibile un archivio di show via internet.

sabato 12 maggio 2007

L'online advertising una minaccia per la privacy?

Negli USA è in corso un dibattito abbastanza acceso sul rapporto tra online advertising e privacy degli utenti. Si, perché quello che è il grande vanto e il grande punto di forza della pubblicità sul web, il poter far arrivare a ogni utente messaggi personalizzati, e molto spesso, proprio quando quell'utente è alla ricerca di quel tipo di messaggio, si basa sull'utilizzo di dati che spesso vengono raccolti a insaputa dell'utente stesso e che in molti ritengono "dati sensibili" e quindi tali da richiedere all'utente il consenso per il loro utilizzo. Dati come lo storico del browsing dell'utente, le ricerche effettuate, i link salvati come preferiti, i coockies, lo storico degli acquisti effettuati dall'utente, danno, secondo molti, informazioni sensibili sulla persona dell'utente. I punti di controversia sono quindi 2: è giusto raccogliere questi dati senza chiedere il consenso agli utenti? E' giusto raccoglierli senza che l'utente nemmeno lo sappia? Dalla parte di chi lancia l'ipotesi di un attacco alla privacy degli utenti si schierano Jennifer Granick, l'executive director della Stanford Law School Center for Internet and Society, Jeff Cester, executive director di Democraticmedia, e Kaliya Hamlin, conosciuta online come The Identity woman, un'avvocato che si occupa di casi sulla privacy e che sul suo blog si fa paladino della difesa della privacy anche online.

venerdì 11 maggio 2007

Mobango, il mobile 2.0

L'idea che sta alla base di Mobango è che il cellulare sia una perfetta estensione "social" per i servizi del web 2.0. Mobango è infatto un social network pensato per la condivisione di contenuti gratuiti per i telefonini, e mette insieme l'immediatezza di siti come MySpace, Flickr e YouTube, con il mondo della telefonia cellulare. Sul sito si possono trovare foto, sfondi, suonerie, video, applicazioni, tutti contenuti creati dagli utenti e liberamente scaricabili. Il download lo si fa collegandosi con il cellulare alla propria area Wap privata. Si usa quindi il web come piattaforma per la condivisione dei contenuti, il che rende tutto il sistema più facile da usare, oltre che più economico, mentre si utilizza il cellulare per scegliere e scaricarsi i contenuti preferiti.
A oggi Mobango conta più di 1,4 milioni di iscritti e ogni giorno vengono caricati circa 1.500 nuovi file, per la maggioranza foto e video.

giovedì 10 maggio 2007

Email ancora al centro delle promozioni online in USA

Quando si tratta di lanciare delle promozioni online, le aziende statunitensi considerano ancora l'email come strumento promozionale privilegiato. Secondo una ricerca condotta dalla rivista PROMO, ben il 72% dei marketers intervistati hanno detto di usare l'email come arma di punta nella loro strategia promozionale. L'email è seguita dai banner (44,5%), da altre promozioni online (36,9%), in cui probabilmente sono da includere anche le attività di keyword advertising, e la pubblicità sui blogs (22,8%). E' forse quest'ultima la novità rilevante della strategia promozionale online delle aziende americane, in quando se associamo alla blog advertising, quella che nella ricerca viene chiamata la promozione sui siti di social network, si raggiunge una percentuale ragguardevole intorno al 40%, vicino a quella dei banner. Coloro che usano sms sono ancora solo 13,3%. La ricerca di PROMO rivela dati interessanti anche sui motivi dell'utilizzo preponderante dell'email. Il 58,9% la considera un mezzo efficace per costruire o consolidare il proprio brand, il 55,1% la usa perché aumenta il volume di vendite, e il 54,4% perché incrementa le visite al sito. Come si vede quindi email come strumento capace di raggiungere più obiettivi contemporaneamente.

mercoledì 9 maggio 2007

Disponibile online EOL, l'enciclopedia della vita

Tutte le specie viventi presenti sulla terra, circa 1.800.000, saranno elencate e descritte in una immensa enciclopedia online. Il progetto di questa "enciclopedia della vita" costerà circa 100 milioni di dollari ed è appoggiato da molti grandi istituti di ricerca. Il finanziamento iniziale di 12,5 milioni di dollari è stato di due fondazione USA.
L'enciclopedia vuole essere rivolta a tutti, dai ragazzi che la possono utilizzare per le proprie ricerche scolastiche, ai rappresentanti di governi e istituzioni mondiali che devono decidere le strategie di salvaguardia delle specie animali e vegetali. L'enciclopedia sarà gratuita e si focalizzerà soprattutto su animali, piante e funghi con microbi a seguire, corredati di testo, foto, mappe e video per ognuno. Il contenuto sarà attinto in gran parte dai database esistenti per mammiferi, uccelli, anfibi e piante. Inizialmente sarà in inglese ma sono previste anche traduzioni in altre lingue. Il progetto sarà guidato da Field Museum Usa, l'università di Harvard, il Marine Biological Laboratory, Missouri Botanical Garden, Smithsonian Institution e la Biodiversity Heritage Library, un gruppo che include il museo di storia naturale londinese, il New York Botanical Garden, e il Royal Botanic Garden a Kew, Inghilterra. E' possibile già oggi consultare alcune pagine dimostrative cliccando qui.

martedì 8 maggio 2007

Joost, la IPTV interattiva e sociale

Joost è la nuova IPTV creata da Janus Friis e Niklas Zennström (già padri di Kazaa e Skype) che per il momento ha il limite di trasmettere solo in lingua inglese.
Ma se si conosce l'inglese, si può cliccare qui, e scaricare il client per vedere la nuova tv interattiva. Su Joost infatti vi sono i programmi di 150 canali diversi, contenuti video molto vari che spaziano dai cartoni animati agli show, dalle trasmissioni sportive ai video musicali. Tra i content provider vi sono Viacom, Sony, la CNN e molti altri. Joost si basa sulla tecnologia p2p, quindi la velocità di download dei video dipende dal numero di peers coinvolti e dalla propria connessione.
Ma Joost non permette solo di vedere la tv sul proprio pc, ma anche di interagire con gli altri utenti durante la visione, chattando, dialogando con servizi di instant messaging e facendo ricerche online che poi si possono condividere con altri utenti. In questo modo il vedere la televisione può diventare un evento più interattivo e più sociale di quello che solitamente è per la maggior parte di noi. Joost è un servizio gratuito che si basa sulla pubblicità, per ora di 32 società che si sono proposte come partner commerciali di Joost.

lunedì 7 maggio 2007

Yahoo lancia anche in Italia il proprio mobile search

Yahoo ha esteso anche agli utenti italiani e di altri 4 paesi europei (Gran Bretagna, Francia, Germania e Spagna) la possibilità di effettuare ricerche sul telefonino con la sua tecnologia Yahoo! one Search beta. La versione beta del nuovo servizio è disponibile sul sito web mobile di Yahoo! attraverso qualsiasi cellulare provvisto di un browser e di un accesso a Internet.
Yahoo ha progettato e lanciato una tecnologia di ricerca per il mobile diversa rispetto a quella utilizzata sul web, convinta che le ricerche effettuate da computer e su cellulari siano profondamente diverse. Yahoo! one Search beta infatti agli utenti mobile non offre, in risposta a una loro ricerca, un'infinità di link che rimandano ad altri siti mobile, ma visualizza solo le risposte più significative dopo aver identificato ciò che gli utenti, in movimento, stanno cercando.
I risultati delle ricerce effettuate dagli utenti saranno accompagnate da altre informazioni utili relative all'oggetto della ricerca, attinte dagli altri canali tematici di Yahoo. Per esempio, se un utente vuole trovare le ultime informazioni su una specifica azienda, una volta digitato il nome di quell'azienda nel box di ricerca, vedrà non solo il link al sito internet dell'azienda, ma anche il prezzo aggiornato delle sue azioni, delle immagini, e gli ultimi articoli relativi all'azienda. Ovviamente la tecnologia di Yahoo! prevede la presenza di inserzioni pubblicitarie tra i risultati della ricerca, proprio come avviene su web. Per provare il nuovo servizio basta andare con il proprio cellulare sul sito it.m.yahoo.com.

sabato 5 maggio 2007

L'italiano è la quarta lingua della blogosfera

Secondo un report pubblicato da Technorati, l'italiano è ora la quarta lingua più usata nella blogosfera, avendo superato lo spagnolo. Entrambe le lingue vengono usate in circa il 3% dei blog, mentre ai primi 3 posti ci sono il giapponese con il 37%, l'inglese con il 36% e il cinese con l'8%.
Questi dati risultano dal monitoraggio e l'indicizzazione che Technorati effettua su più di 70 milioni di blog in tutto il mondo. Interessanti continuano ad essere i numeri relativi alla crescita delle blogosfera: ogni giorno nascono 120.000 nuovi blog e ogni secondo vengono scritti diciassette messaggi. Ma l'aumento dei blogs ora avviene con ritmi più lenti: dal 2004 al 2006 occorrevano appena sei mesi per raddoppiare il numero dei blog nel mondo. Adesso ne servono almeno dieci.

venerdì 4 maggio 2007

Un quarto degli utenti europei cerca lavoro online

Secondo una ricerca condotta da Comscore, nei primi 3 mesi del 2007 sono stati 53 milioni gli europei che hanno visitato siti di recruiting online, con una crescita dell'8% rispetto al Q4 del 2006 e del 3% rispetto al Q1 del 2006.
Questo significa che quasi un quarto di tutti gli europei che navigano su internet cercano lavoro online, o anche online. Il sito più visitato è stato Monster, con 8,3 milioni di utenti unici a livello europeo, con il 16% di reach su tutta l'utenza europea. Il secondo è un sito molto popolare in France, l'ANPE, con 2,9 milioni di visitatori europei. Al 3° posto il sito tedesco Bundesagentur fur Arbeit, che ha avuto quasi gli stessi utenti unici del sito francese.
Nessun sito italiano risulta nei primi 5, forse anche perché molti degli utenti italiani utilizzano Monster come principale sito per trovare lavoro e quindi sono conteggiati tra gli utenti europei di quel sito.

giovedì 3 maggio 2007

Microsoft acquisisce Screentonic

Microsoft conquista altro spazio prezioso nel mercato del mobile advertising, dove si stanno dando molto da fare anche Google e Yahoo, i due principali concorrenti web del colosso di Redmond.
Quest'ultimo ha infatti annunciato di aver raggiunto un accordo per l'acquisizione dell'europea Screentonic, società con sede a Parigi, proprietaria di una piattaforma avanzata per la gestione della pubblicità sui cellulari e agenzia pubblicitaria per diverse società europee che investono in campagne di mobile marketing.
Con questa iniziativa Microsoft si impossessa di una tecnologia che somiglia per certi versi a quella di Google e va a completare la sua offerta di mobile software, per ora concentrata sui sistemi operativi. Visti i tempi lunghi di risposta di Microsoft nella sfida per il monopolio delle ricerche su web, si può forse capire perché questa volta l'azienda di Redmond abbia optato per l'acquisto veloce di una tecnologia esterna, per non dare, anche nel settore mobile, troppo vantaggio competitivo a Google, ma poterlo sfidarlo subito fin dall'inizio.

martedì 1 maggio 2007

Nel 2011 il mobile advertising vola a 19 miliardi di dollari?

Secondo una ricerca condotta dall'istituto di New York Abi Research, nel 2011 la spesa globale per il mobile advertising dovrebbe toccare i 19 miliardi di dollari, contro i 3 miliardi previsti per il 2007. A trainare questa crescita impressionante dovrebbero essere i contenuti video, come del resto sta accadendo anche per internet. Infatti, secondo l'Abi Research, nel 2001 la video advertising su telefonino dovrebbe addirittura superare l'sms advertising per budget allocato, generando 9 dei 19 miliardi di dollari di investimenti stimati.
Ovviamente ci sono molte condizioni che si devono verificare perché questo boom ci sia per davvero. Innanzitutto devono continuare i due trend attualmente presenti sul mercato di telefonia mobile, di miglioramento tecnologico e di abbattimento dei costi dei terminali usati dagli utenti. In secondo luogo si dovrà vedere se e come gli operatori sapranno trovare il giusto modello di business che sappia generare il necessario equilibrio tra utilizzo dei dati personali dei propri clienti per scopi pubblicitari e sapiente customer care con tanto di benefici concreti per gli utenti per non farli scappare per eccessivo fastidio pubblicitario. Bisogna infine che gli investitori siano effettivamente convinti di avere, con azioni di mobile advertising, un buon ritorno sull'investimento, cosa che è ancora tutta da verificare.