giovedì 27 gennaio 2011

Sponsored Stories, la nuova discussa idea pubblicitaria di Facebook

Si chiamano Sponsored Stories e sono l'ultima idea partorita da Facebook per monetizzare ancora di più la propria piattaforma e tutto quanto vi avviene sopra. Di cosa si tratta? In pratica, guardando il video di presentazione con cui Facebook ha presentato la novità, sembrerebbe che in un futuro abbastanza prossimo, il social network più utilizzato al mondo utilizzerà i "check-in" e i "mi piace" degli utenti per trasformarli in annunci pubblicitari. Duplice sarebbe il vantaggio degli inserzionisti; da una parte facendoli diventare annunci pubblicitari, i check-in in un determinato negozio o in qualsiasi altro luogo commerciale, e i "mi piace" degli utenti associati, comparirebbero ad un pubblico più ampio rispetto a quello raggiungibile da parte di quel negozio o di quel luogo commerciale attraverso un passaparola non pubblicitario; inoltre se "check-in" e "mi piace" vengono messi in uno spazio pubblicitario, rimangono visibili per più tempo rispetto alla posizione più "mobile" e dinamica all'interno del flusso dei "check-in" e dei "mi piace". L'idea ha già suscitato, ancora prima di essere concretizzata, domande e perplessità, tra cui quella relativa all'utilizzo delle opinioni degli utenti per far soldi; sembra proprio che Facebook faccia fatica a porsi dei limiti all'utilizzo commerciale dei profili e delle idee personali.

martedì 18 gennaio 2011

I 10 trends del 2011 per la digital communication e i social media in Brasile

Come spesso avviene, a cavallo tra la fine di un anno e l'inizio di uno nuovo, agenzie e società di ricerche si buttano nelle previsioni su quelle che saranno le principali tendenze sul web per il nuovo anno. In questo post riporto i 10 trends segnalati da un'agenzia di comunicazione e strategia digitale brasiliana, la PaperCliQ. Eccole le 10 tendenze più importanti che si avranno nel mondo della comunicazione digitale e dei social media brasiliani nel 2011 secondo questa agenzia; le tendenze si riferiscono al mercato brasiliano, ma possono costituire spunti di riflessione interessanti anche sul mercato italiano, e su quello internazionale in generale:
1. Più influenza dei social media nei processi d'acquisto online
2. Maggior rilievo dato a ricerche e analisi di mercato
3. Aumento delle piattaforme di online advertising
4. Moltiplicarsi dei formati di visualizzazione della pubblicità e dei contenuti digitali
5. Incremento delle mobile apps
6. Maggior protagonismo degli utenti nella creazione e nello sviluppo dei contenuti
7. Maggiore attenzione a una corretta e completa misurazione delle azioni di comunicazioni online
8. Aumento della competizione tra gli utenti negli ambienti social
9. Maggiore segmentazione del mercato online
10. Crescita degli investimenti nella comunicazione digitale
Al 2011 l'ardua sentenza.

giovedì 13 gennaio 2011

DuckDuckGo, un nuovo motore di ricerca attento alla privacy

Si chiama DuckDuckGo ed è un motore di ricerca relativamente nuovo, in quanto è stato fondato nel 2008 da un certo Gabriel Winberg, in quel di Palo Alto, in California. DuckDuckGo ha un proprio crawler che gira per il web a scansionare i siti, ma prende anche le propri informazioni da altri siti già presenti; tanti, eccetto Google. Si, perché il nuovo motore di ricerca ci tiene a marcare le proprie differenze con il motore di ricerca di Mountain View. La differenza principale che li distingue è il trattamento delle informazioni degli utenti. Secondo quanto riferito sul suo sito, DuckDuckGo non raccoglie e non immagazzina le informazioni degli utenti che fanno ricerche sul proprio motore e non trasmette ai siti linkati dalle proprie pagine informazioni sulle ricerche attraverso cui gli utenti hanno raggiunto quei siti. Questa attenzione alla privacy degli utenti viene presentata come uno dei principali punti di forza nella lotta al gigante Google. Altri punti di forza di DuckDuckGo? Una cura particolare nel togliere dai risultati di ricerca quei siti che sono fatti solo, o quasi solo, di pubblicità, e non offrono contenuti validi agli utenti, e un sistema che si chiama zero-click info, con cui il motore restituisce informazioni utili su quanto cercato in brevi descrizioni poste sotto i link dei risultati di ricerca. Secondo quanto si può ricavare dal loro sito, a oggi sulle pagine di DuckDuckGo vengono fatte circa 2 milioni di ricerche al mese.