venerdì 13 luglio 2007
Quali metriche per il web 2.0?
Il crescente successo e utilizzo dei rich media e di alcune tecnologie cosidette "del web 2.0", come AJAX, ha generato un dibattito sull'opportunità di aggiornare e far evolvere anche le metriche con cui si misurano il traffico degli utenti sul web e la loro fruizione dei diversi siti. Per rispondere a questa esigenza, Nielsen/NetRatings ha introdotto due nuove metriche per misurare l'uso dei siti web: i "minuti totali" di navigazione e le "sessioni totali" fatte dall'utente. La prima metrica, quella dei "minuti totali", misura il tempo di permanenza "attiva" di un utente su una pagina, escludendo cioé il tempo in cui magari quella pagina rimane aperta in una finestra del browser sul pc dell'utente, ma l'utente sta navigando o interagendo con un'altra pagina in un'altra finestra del browser. La metrica delle "sessioni totali" invece calcola il numero totale delle sessioni di visita di un utente, considerando che una sessione viene considerata finita dopo 30 minuti di inattività su un determinato sito. Considerando che la fruizione per esempio di video e musica in streaming, o dei giochi online, produce un alto "consumo" della pagina senza però che questa debba essere refreshata, per questo tipo di contenuti la metrica dei "minuti totali", potrebbe essere più significativa dei quello delle pagine viste, e indice più veritiero sull'a fruizione di un certo contenuto da parte degli utenti. Confrontando per esempio i dati di page views e di minuti totali su 2 siti molto visitati come MySpace e YouTube, emerge che gli utenti di MySpace vedono 10 volte le pagine di quelli di YouTube, ma il tempo di permanenza è di solo 3,6 volte superiore. Rimane aperto il dibattito sul valore delle metriche: una permanenza più lunga solo su una pagina di un sito ha più o meno valore di una visione più breve ma di più pagine dello stesso sito?
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