mercoledì 14 febbraio 2007

Il "digital divide" italiano

Beppe Grillo ha pubblicato sul suo blog qualche giorno fa una lettera scrittagli da Marco Fiorentino, presidente dell'AIIP, l'Associazione Italiana degli Internet Provider.
In essa Fiorentino riflette sui motivi dei ritardi del mercato italiano nello sviluppo della banda larga. Mentre negli USA il 50% delle famiglie naviga con la banda larga e un paese europeo a noi più vicino, la Danimarca, vanta il primato del numero di linee a banda larga per abitante più alto al mondo, in Italia tanti cittadini non riescono ancora avere accesso alla rete.
Copertura territoriale limitata, prezzi troppo alti, e rete vetusta alcuni dei problemi che ostacolano lo sviluppo di internet e della banda larga in generale.
Dopo anni di studi, tutti concordano nell'indicare nel modello danese quello da seguire per recuperare il ritardo italiano. Bisogna cioé adottare in Italia gli stessi prezzi applicati Danimarca per l’offerta all’ingrosso, fatta agli operatori e meglio nota come bitstream. In Europa la maggioranza delle linee in banda larga degli operatori alternativi è realizzata proprio in modalità bitstream, che ha il vantaggio di non duplicare la rete dove già c'è, liberando risorse per portare la rete dove la rete non c'è ancora.
Speriamo proprio che presto i prezzi danesi possano fare il loro ingresso nel nostro paese.

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