martedì 5 agosto 2008

Wikipedia prova a filtrare i contributi degli utenti

Lo scorso mese si è tenuta ad Alessandria d'Egitto il grande raduno mondiale annuale di tutti i collaboratori e i fan dei progetti Wikimedia, tra cui anche Wikipedia. La convention, che si chiama Wikimania, ha affrontato molti temi, tra cui centrale è stato quello dello sviluppo futuro di Wikipedia, la grande enciclopedia online frutto dei liberi contributi degli utenti. In modo particolare s'è affrontato il tema della qualità dei contributi, dato che spesso, in tutte le versioni linguistiche dell'enciclopedia, capita che alcuni utenti inseriscano testi che contengono falsità, insulti o inesattezze. Per ovviare a questo problema, che scalfisce la credibilità di Wikipedia, in Germania è stato lanciato un test di un sistema cosiddetto "flagged revision". In poche parole tra i collaboratori di Wikipedia Germania sono stati scelti 3.000 utenti, ribattezzati checker, che devono controllare e convalidare i contributi di tutti gli altri utenti. Questi checker sono stati scelti in base al numero di contributi da loro dati a Wikipedia, almeno 300, e alla loro disponibilità a svolgere questa funzione di controllo per la grande enciclopedia mondiale. L'esperimento che si sta svolgendo in Germania prevede l'aumento di questi "controllori" e "convalidatori" dei contributi degli utenti in modo che il tempo che deve trascorrere tra la proposta di nuovo contenuto degli utenti e la loro convalida sia sempre più breve. Nel caso in cui un contributo venga dichiarato non valido e non idoneo alla pubblicazione, esso rimane comunque visibile agli utenti che potranno discutere della scelta di non pubblicarlo ed eventualmente spingere per una sua pubblicazione in un secondo momento. Un altro punto di cui si è parlato è quello del numero esiguo di voci attualmente presenti nella versione araba di Wikipedia (circa 67.000 contro le circa 2,5 milioni di voci presenti nella versione inglese). Questa bassa presenza di contributi in arabo sembra però dipendere esclusivamente da una scarsa partecipazione degli utenti mondiali che usano questa lingua, e quindi contro questa disparità di informazioni non sembrano essere possibili soluzioni che non partano dagli utenti che scrivono in arabo.

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