mercoledì 13 agosto 2008
Per gli utenti americani video adv ok ma non per i video amatoriali
Secondo un recente studio di Ipsos MediaCT, la maggior parte degli utenti internet americani al di sopra dei 12 anni, che hanno caricato in rete o scaricato da internet, almeno una volta, video digitali, vede di buon grado l'inserimento di pubblicità nei video se questo permette la loro visione gratuita. Ma il grado di accettabilità di questo "scambio" dipende dal tipo di contenuto video. Se infatti per i film e per gli spettacoli televisivi la percentuale di coloro che vedono come positivo l'inserimento di pubblicità in tali video è molto alta, rispettivamente del 75% e dell'82%, questa percentuale si abbassa in caso di video musicali, 68%, e video di news, 63%. Nel caso invece dei video amatoriali la maggior parte degli utenti intervistati si dice contraria all'inserimento di pubblicità, forse anche perché tali video rappresentano un qualcosa di personale, e come tale, non "commercializzabile". Queste diverse percezioni degli utenti riflettono anche la strategia con cui si stanno muovendo alcuni siti di videosharing, che stanno distinguendo in maniera sempre più precisa i video amatoriali e personali dai video più professionali e più lunghi, in modo da studiare una strategia pubblicitaria solo per questi ultimi video e lasciare liberi da pubblicità i video personali degli utenti.
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