mercoledì 1 giugno 2011

La crescita del Cloud Computing

La ricerca di Boston Consulting Group (BCG) di cui ho già parlato nel post di settimana scorsa a proposito degli smartphone in Italia, contiene anche dei dati interessati sulla diffusione e la crescita del cosiddetto Cloud Computing, ossia l'offerta di servizi e programmi fruibili direttamente online senza che sia più necessario installare software dedicati sul proprio pc; questo per alcune attività per cui, fino a poco tempo fa, l'acquisto e l'installazione di un software erano necessari. Ebbene, il giro d'affari di questo settore a livello mondiale sembra attestarsi intorno ai 24 miliardi di euro e si prevede che raddoppi entro il 2013. Nella ricerca citata si distinguono 3 tipi diversi di Cloud Computing: il Software as a Service (SaaS), che consiste nell'utilizzo di applicazioni software in remoto; il Platform as a Service (PaaS), cioé l'utilizzo di piattaforme hardware e software in remoto a supporto di determinati servizi, come per esempio le videoconferenze online, e l'Infrastructure as a Service (IaaS), che consiste nell'uso di hardware in remoto, come per esempio nella memorizzazione di dati. Il successo di questi tipi di servizi è dovuto, secono l'analisi fatta da BCG, a diversi fattori, tra cui la loro scalabilità e flessibilità, l'aumento della loro affidabilità, e il miglioramento della qualità delle connessioni alla rete.

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