mercoledì 17 febbraio 2010

Google Buzz viola la privacy?

Google ha recentemente lanciato il suo servizio social Google Buzz, un servizio innestato su Gmail che permette, a tutti gli utenti che utilizzano l'email di google, di condividere con i propri contatti brevi post, commenti, immagini, video e altro ancora. Ma subito sono arrivate anche le prime critiche. Secondo alcuni infatti il nuovo servizio violerebbe le norme sulla privacy. Tra queste critiche, quelle dell'Electronic Privacy Information Center, un organismo americano per la tutela della privacy, che ha depositato alla Federal Trade Commission un documento dove si accusa Google Buzz di violazione delle norme federali sulla privacy e dove si chiede l'apertura di un'indagine. Le critiche erano dovute soprattutto al fatto che Google Buzz permetteva di condividere dati di terzi senza un previo consenso degli interessati. Dopo queste critiche iniziali Google ha già apportato delle modifiche al nuovo servizio, per esempio adesso vincola la condivisione alla libera e consapevole scelta degli utenti di Gmail, che quindi potranno condividere le proprie informazioni e propri dati solo con chi decidono loro. Google si difende anche dicendo che i meccanismi di Google Buzz sono stati pensati per permettere agli utenti di trovare sempre, e il più velocemente possibile, quello che loro vogliono. Ma è indubbio che questo si possa ottenere solo raccogliendo dati e dati sugli utenti e quindi entrando sempre di più nella sfera della loro privacy. Ancora una volta un servizio di social network provoca seri interrogativi sul rapporto tra il comportamento degli utenti in rete e il rispetto della loro privacy.

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