mercoledì 16 dicembre 2009
Una carta dei diritti di Internet scritta da tutti gli utenti della rete?
La proposta è di quelle forti. Scrivere, con il contributo di tutti gli utenti internet, una carta dei diritti di Internet. A proporre questa sfida è stato Christian Engström, rappresentante nel Parlamento Europeo del Piratpartiet, il Partito Pirata, entrato nel consesso politico europeo grazie alle ultime elezioni europee in Svezia. L'idea di una carta dei diritti di Internet, che pare abbia il pieno appoggio dei partito europeo dei Verdi, nasce dalle idee e dall'esperienza di Engström sulla rete e probabilmente anche dai continui tentativi, in diversi paesi europei, di regolare l'uso della rete, tra l'altro con modalità e approcci diversi da paese a paese. E allora perché, in pieno spirito europeo, non elaborare un documento unico europeo che possa valere per tutti i cittadini europei della rete e che ripari la rete dai tentativi di controllo e di manipolazione? Innovativo in questa proposta è il modo con cui il PiratPartiet e il partito dei Verdi vogliono arrivare al documento finale: attraverso il contributo di tutti gli utenti internet che vogliono partecipare, in modo che la scrittura della carta dei diritti di Internet non sia elaborato da pochi esperti racchiusi in una stanza, ma sia frutto di un'opera collettiva, aperta e trasparente. Per aiutare gli utenti a iniziare a dare il proprio contributo Engström ha lanciato due primi argomenti di discussione. Il primo riguarda il che cosa dovrebbe essere inserito in questa carta, ossia quali dovrebbero essere i principi fondamentali su cui il documento dovrebbe vertere. Di questi principi Engström ne suggerisce 3. Uno che ribadisca il rispetto della Convenzione Europea sui Diritti dell'Uomo, soprattutto nell'articolo 8, quello sulla privacy, e nell'articolo 10, quello sulla libera informazione; un secondo che iimponga agli operatori della rete di fornire una connettività trasparente e non discriminatoria, senza distinzione di contenuti, siti e piattaforme, secondo il cosidetto principio di neutralità della rete; il terzo principio proposto da Engström è quello del mere conduit, per non far ricadere sui providers la responsabilità di eventuali azioni illecite perpetrate dagli utenti. Il secondo argomento di discussione lanciato da Engström sul suo blog è l'individuazione di documenti già esistenti che potrebbero entrare nella nuova carta dei diritti di Internet, tra cui lui propone la Convenzione Europea sui Diritti dell'Uomo e i principi della Net Neutrality proposti dalla FCC (Federal Communications Commission). L'intera proposta di Engström è consultabile per intero sul suo blog, dove si può anche iniziare a dare il proprio contributo.
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