mercoledì 20 maggio 2009

Rischi di censura in rete

E' recente la notizia che il Senato della Repubblica italiana ha approvato l'altro giorno un emendamento che consente al Ministero degli Interni di obbligare i providers a oscurare siti o blog nel caso in cui in essi si possano leggere, ascoltare o vedere dichiarazioni e testi che possono essere legati a reati d'opinione, apologia di reato o istigazioni a delinquere. Nel caso venga confermata questa norma, si rischia in rete una forte diminuzione di libertà e di democraticità. Infatti nessuno potrebbe più criticare una legge fatta dal governo e approvata dalle camere senza rischiare l'accusa di apologia di reato. Nessuno potrebbe più difendere cittadini che magari vengono "trattati male" dal potere esecutivo. Nessuno potrebbe più fare obiezione di coscienza. Inoltre, con questo provvedimento, si rischia di chiudere interi siti enormi e molto frequentati come youtube anche solo se, su milioni di contenuti web, ce ne fosse anche solo uno che contenesse uno dei tre reati perseguibili. Il dubbio che questo emendamento, tra l'altro tristemente votato da un senatore che dovrebbe svolgere un ruolo d'opposizione, voglia ridurre drasticamente i margini di libertà per gli utenti internet italiani sono grandissimi. Vigilati, utenti, vigilate.

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