mercoledì 26 novembre 2008

La crisi porterà anche benefici alla pubblicità online?

Un'analisi proposta da Morgan Stanley all'Ad:Tech di New York all'inizio di questo mese cerca di prevedere quali saranno gli effetti della crisi economica che stiamo vivendo sugli investimenti pubblicitari in generale e su quelli online in particolare. Nonostante venga confermata la stretta correlazione tra sviluppo del pil di un paese e il trend degli investimenti in pubblicità che in quel paese si fanno, e quindi venga prevista una possibilità di decremento degli investimenti generali in pubblicità, la ricerca di Morgan Stanley segnala tuttavia alcuni trend, anche positivi, che la crisi potrebbe alimentare e incentivare nel mercato dell'online advertising. E vengono individuate 3 aree che la crisi probabilmente non solo non colpirà, ma anzi potrebbe aiutare a crescere: l'e-commerce, il search marketing e l'adv a performance. In tempi di crisi, cresce il desiderio di libera scelta nella domanda, che viene facilitata da e-commerce e motori di ricerca. In tempi di crisi gli utenti puntano su risparmio e efficienza, cose che spesso ecommerce e motori di ricerca consentono. In tempi di crisi infine, si centellinano gli investimenti, ed ecco il possibile boom della pubblicità a performance, dove gli investimenti sono strettamente collegati ai ritorni. Interessanti inoltre, in questa analisi con respiro mondiale, il confronto tra i dati di crescita dell'utenza internet nei paesi industrializzati e nei paesi in via di sviluppo, utenza internet che, a livello mondiale, ha raggiunto la quota di 1,35 miliardi di persone, con fatturato in pubblicità online pari a 41 miliardi di dollari.

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