mercoledì 6 luglio 2011

Dropbox e i problemi relativi a sicurezza, privacy e utilizzo dei dati degli utenti

E' indubbio il successo che sta avendo su web, un poco più dubbio è il suo comportamento relativo a sicurezza, privacy e utilizzo dei dati degli utenti. Sto parlando di Dropbox, il comodo servizio per la conservazione e la condivisione tra più utenti di files e documenti di vario formato. Negli ultimi mesi infatti il noto servizio ha ricevuto diverse accuse sul suo modo di gestire i dati e i contenuti degli utilizzatori del servizio. Prima è arrivata l'accusa di non proteggere adeguatamente i dati personali e i contenuti degli utenti e di garantire un livello di sicurezza informatica molto basso; poi c'è stato il bug per cui, per 4 ore, è stato possibile accedere agli account Dropbox con qualsiasi password; e infine una modifica ai termini di utilizzo del servizio, con cui pare che Dropbox si arrogasse il diritto di utilizzare con molta libertà tutte le informazione e i contenuti degli utenti iscritti al servizio; modifica che è stata cancellata e al cui posto Dropobox ha inserito un nuovo paragrafo in cui si precisa che l'utente registrato a Dropbox è l'unico proprietario e responsabile delle informazioni e dei contenuti condivisi tramite il servizio, e che tali contenuti o tali informazioni non possono essere cedute a terzi se non nel caso in cui questi terzi siano delle società partner di Dropbox che devono avere accesso ai dati per migliorare la qualità del servizio, condizione tra l'altro anch'essa dai confini incerti e "forzabili" da parte dei mal intenzionati; qui è possibile leggere l'ultimo testo aggiornato relativo alle condizioni di utilizzo del servizio, mentre su questa pagina è possibile consultare la policy sulla privacy. Non si sa se gli ultimi interventi correttivi e gli ultimi passi indietro di Dropbox stiano a significare un reale e progressivo miglioramento del livello di sicurezza e di privacy per gli utenti che usano il servizio, o se non siano solo degli artifici temporanei per placare le accuse ricevute, ma fatte all'interno di un orientamento generale, da parte di Dropbox, di cercare di utilizzare più liberamente dati e contenuti degli utenti per fini commerciali.

Nessun commento: