mercoledì 30 giugno 2010

Utilizzo dei browser nel mondo: avanza Chrome, indietreggia Internet Explorer

Secondo i dati che ci arrivano sul mercato dei browser, avanza con passo inarrestabile il nuovo browser di Google, Chrome, mentre perdono quote di market-share sia Internet Explorer sia Firefox. Secondo i dati di NetMarketShare.com infatti Internet Explorer è intorno a una fetta di mercato pari a circa il 60%, ma è da qualche mese che segue un percorso di lento ma continuo declino, con una perdita mensile di market-share che si aggira intorno al mezzo punto percentuale. Al secondo posto dei browser più utilizzati c'è Firefox, con una quota di mercato intorno al 24%; anche questo browser però piano piano sta perdeno piccole fette di mercato, e più precisamente circa mezzo punto percentuale di market-share da novembre 2009 a maggio 2010. Al terzo posto ora si piazza Chrome, che ha superato Safari e che ha una fetta di mercato che supera il 7%, con una crescita continua negli ultimi mesi. Seguono Safari, con quasi il 5% di market-share, e Opera, con poco più del 2%.

mercoledì 23 giugno 2010

Utenti internet attivi in Italia: più di 24 milioni ad aprile 2010

Secondo i dati Nielsen/Netratings, estrapolati da una presentazione di Microsoft Advertising, ad aprile di quest'anno gli utenti attivi italiani che hanno usato la rete sarebbero stati 24,3 milioni, e ciascuno di essi in media ha navigato per quasi 19 ore producendo un totale di quasi 900 milioni di visite e più di 48 miliardi di pagine viste. I siti che hanno avuto il più alto numero di utenti unici sono stati, in file, Google, con 21,8 milioni di utenti, Facebook, con 16,6 milioni di utenti, il network di siti e applicazioni di Microsoft, tra cui anche Msn Messenger, con 15,7 milioni. Ai piedi del podio, seguono i 3 portali: Virgilio, con 12,1 milioni di utenti, Yahoo!, con 11,9 milioni di utenti, e Libero, con 10,6 milioni di utenti. Al 7° posto Wikipedia, con 10,2 milioni di utenti unici. Il sito di blogs più frequentato è Blogger, con 7,3 milioni di utenti. Il sito di e-commerce più visitato è eBay, con 6,6 milioni di utenti. Il quotidiano online più letto è Repubblica.it con 6,2 milioni di utenti. Il numero medio di sessioni mensili per utenti è di 36, e il sito che registra il più alto numero di sessioni mensili per utenti è Google, con 20 sessioni circa al mese per ogni utente, seguito da Facebook, con 19 sessioni circa. Mentre sia per quanto riguarda il tempo medio per sessione che il numero medio di pagine viste per utente, Facebook sbaraglia la concorrenza, con 7 minuti di navigazione per utente e 812 pagine viste per utente, contro, rispettivamente, il minuto e 10 secondi di Google e le 182 pagine viste per utente sempre del motore di ricerca di Mountain View.

mercoledì 16 giugno 2010

Velocità connessione adsl a Internet: un test per misurare quella effettiva

Molto spesso, si sa, un conto è la velocità massima di download e di upload dichiarata dagli operatori che offrono la connessione adsl a Internet, e un conto è la velocità effettiva che si ha quando si naviga con quella connessione. Oggi c'è un nuovo strumento per capire di quanto è questa differenza. Si chiama Speed Test, ed è uno strumento gratuito messo a disposizione online dal sito sostariffe.it, con la collaborazione di Tom's Hardware. Qui lo si può provare subito. Basta selezionare il proprio provider, la provincia e la città da cui ci si collega e cliccare sul bottone per dare via al test. Nel giro di pochi secondi lo strumento restituisce le velocità effettive di download e di upload della propria connessione. C'è anche la possibilità di ricevere via email l'esito del test per conservarlo a "futura memoria". Quanto è affidabile questo strumento? Ovviamente da sostariffe.it si assicura che è molto affidabile, in quanto usa la tecnologia Ookla, azienda leader mondiale nel mercato delle applicazioni per la diagnostica della rete. Ciascuno darà il suo verdetto sull'affidabilità di questo test, ma sicuramente si tratta di un passo utile sulla strada della trasparenza. Il dato restituito è molto utile da confrontare sia con le velocità massime, ma anche con quelle minime garantite che alcuni operatori stanno iniziando a dire pubblicamente. Inoltre lo strumento sarà utile per sapere la differenze di velocità delle connessioni adsl nelle varie zone d'Italia.

mercoledì 9 giugno 2010

La censura dichiarata di Internet in Cina

Il governo cinese ha reso pubblico un documento ufficiale in cui spiega la sua visione e le sue intenzioni su Internet. Pur inneggiando alle potenzialità di Internet, in quanto generatore di sapere, il governo cinese afferma che Internet va controllato per impedire che i cinesi abbiano accesso a informazioni che possano nuocere alla sicurezza dello Stato, al pubblico interesse, e alle fasce più giovani della popolazione cinese. Con il pretesto quindi della sicurezza e della difesa dei cittadini, si giustifica apertamente la censura della rete. Nel documento si dice di più; che Internet, pur essendo una rete mondiale, in Cina deve essere soggetto alle leggi cinesi, e quindi si lascia intendere che ogni soggetto straniero che intenda operare su Internet dalla Cina deve sottostare alle regole censorie del governo cinese. La posizione di Pechino è chiara: celebrare Internet e dire di volerlo far crescere da una parte e continuare a controllarlo in modo stretto e severo dall'altra. Purtroppo è una posizione che tocca più di 400 milioni di esseri umani che si deve sperare non si abituino a pensare, anche sulla rete, come il loro governo.

mercoledì 2 giugno 2010

Fuga da Facebook?

Qualche giorno fa in Canada qualcuno ha lanciato, con un sito fatto per l'occasione, l'iniziativa QuitFacebookDay, ossia ha invitato tutti gli utenti che fanno uso del noto sito di social network a fuggire in massa, cancellando i propri account. Questo perché i promotori dell'iniziativa si dicono stanchi dei modi con cui Facebook tratta i dati personali degli utenti iscritti. Il numero degli utenti che hanno aderito all'iniziativa e hanno lasciato la piattaforma social è poca cosa rispetto all'enorme mole degli iscritti a Facebook in tutto il mondo: circa 35.000 "fuggiaschi" a oggi contro i più di 400 milioni di iscritti. Ma l'iniziativa è comunque interessante perché aiuta a prendere consapevolezza sull'uso disinvolto che i proprietari di Facebook hanno fatto e probabilmente stanno ancora facendo dei dati degli utenti. Uso disinvolto che riguarda non solo ciò che esplicitamente si può fare o non fare sul sito e le opzioni più o meno avanzate disponibili sul sito per proteggere la propria privacy, ma anche quello che molti temono Facebook faccia utilizzando i dati degli iscritti per fare soldi altrove, consegnando tali dati a terze parti, all'insaputa degli utenti che hanno lasciato quei dati. Per questo motivo i promotori dell'iniziativa sul loro sito parlano anche di "intenzioni" e non solo di "scelte concrete" fatte da Facebook, per spiegare la loro iniziativa. Se l'intenzione di fondo è fare business con i dati degli utenti, allora anche aggiungere opzioni per far circolare di meno, o cancellare, alcuni dati quando si elimina un account, può risultare inutile di fronte a ben più gravi violazioni della privacy e delle regole che dovrebbero governare l'uso di dati altrui sensibili. A questo proposito anche la Commissione Giustizia del Senato statunitense si sta muovendo ed ha mandato una lettera al fondatore di Facebook chiedendo di rendere conto dell'uso che Facebook ha fatto dei dati degli utenti con terze parti.