mercoledì 24 novembre 2010

Amazon: buongiorno Italia

E' stato lanciato il sito italiano di Amazon, www.amazon.it. Sulla homepage del nuovo sito, oggi si può leggere il messaggio del fondatore del popolare sito di e-commerce, Jeff Bezos, a tutti gli utenti italiani. In questo messaggio Bezos annuncia che agli italiani che già comprano su Amazon o che lo vorranno fare in futuro per la prima volta, Amazon offrirà un'ampia offerta nelle categorie musica, libri, dvd, software, videogiochi ed elettronica, ma inizierà anche a proporre qualche articolo delle categorie più nuove di Amazon, come giocattoli, giochi e piccoli elettrodomestici. Su oltre 2 milioni di libri che saranno disponibili sul sito italiano, Amazon propone anche uno sconto del 30% in occasione del lancio del sito italiano. Nel messaggio si ricorda anche quando ci fu il primo acquisto di un italiano su Amazon: era il 3 agosto 1995 e l'acquirente era di Genova. Da allora gli utenti italiani che hanno comprato almeno un prodotto su Amazon sono diventati milioni, e adesso questi utenti avranno un sito tutto per loro, scritto nella loro lingua. In occasione del lancio italiano, Amazon, agli internauti del nostro paese, offre anche la promozione Amazon Prime, con cui, pagando un importo fisso di 9,99 euro all'anno, gli utenti possono avere tutte le spedizioni dei prodotti acquistati nell'anno senza ulteriori spese di spedizione, con consegna garantita in 2-3 giorni (4-5 giorni per le zone in cui la consegna più rapida non può essere garantita). Il lancio del sito italiano è una delle ultime mosse del colosso di e-commerce americano, che nel 2009 ha avuto un fatturato di 24,5 miliardi di dollari, e che ha più di 120 milioni di clienti in tutto il mondo.

mercoledì 17 novembre 2010

Si rafforza l'alleanza tra Facebook e Microsoft

Cresce la sinergia tra Facebook e Bing, il motore di ricerca di Microsoft. Da qualche mese è iniziato un processo di integrazione tra le 2 piattaforme che, mese dopo mese, sembra diventare sempre più significativo. A oggi su Facebook i risultati di ricerca relativi al web, i cosiddetti "risultati web", sono forniti da Bing, e su Bing sono state aggiunte diverse funzionalità social prese da Facebook. Infatti sul motore di ricerca della società di Redmond è possibile già oggi trovare, per una determinata ricerca con una certa parola chiave e nella sezione social del motore di ricerca, i link più condivisi su Facebook e gli ultimi aggiornamenti provenienti dalle pagine del social network. E presto sulle pagine social di Bing dovrebbe essere anche possibile effettuare ricerche tra i profili di Facebook e conoscere chi, tra i propri contatti su Facebook, ha espresso una preferenza, con il famoso bottone Mi Piace, su un sito, un prodotto o un evento, quando questo viene cercato dall'utente su Bing. Sembra quindi sempre più chiara la scelta strategica delle due società di allearsi in ottica anti-Google, un'alleanza che ha coinvolto anche Twitter, per cui Bing ha riservato una sezione dedicata sul suo motore di ricerca per visualizzare i tweets più recenti per una determinata ricerca effettuata. Questa triplice alleanza sembra intenda evitare che lo strapotere di Google si estenda anche al cosiddetto web sociale, dove Google sta cercando di entrare e di fornire servizi che facciano concorrenza a Facebook e Twitter, ma, fino ad oggi, con scarsi risultati.

giovedì 11 novembre 2010

Diaspora, il social network p2p più attento alla privacy

Si chiama Diaspora ed è un progetto di social network open source, decentrato e più rispettoso della privacy delle persone, ideato da 4 studenti universitari della New York University: Maxwell Salzberg, Daniel Grippi, Raphael Sofaer e Ilya Zhitomirskiy. Qualcuno l'ha ribattezzato l'anti-Facebook, in quanto l'idea nasce proprio dall'intenzione di costruire una piattaforma social che permetta agli utenti di mantenere nelle proprie mani il controllo dei dati condivisi con altri utenti e non lasciarli nelle mani di un'unica azienda senza poter sapere cosa quest'azienda ne fa e ne farà in futuro. Diaspora, per ora disponibile solo per i programmatori che vogliono testarlo e solo in lingua inglese, ha ricevuto in principio grande attenzione, sia dai media, che da sviluppatori e utenti in generale. Tanto che, avendo richiesto inizialmente qualche migliaio di dollari per iniziare la costruzione della piattaforma, i 4 studenti americani si sono visti recapitare in pochi mesi circa 200.000 dollari; segno che l'idea è piaciuta e che c'è gente che ci crede. In realtà dai primi feedback che trapelano tra gli sviluppatori che hanno provato la versione beta di Diaspora, sembra che ci sia ancora molto lavoro da fare per arrivare a una piattaforma utilizzabile in modo immediato dagli utenti comuni, sicura ed efficiente. Rispetto a Facebook, la grossa novità proposta da Diaspora è quella di permettere agli utenti di conservare sul proprio pc i dati condivisi con gli altri utenti, in quanto Diaspora è un software p2p che si deve scaricare sul proprio computer; in questo modo i dati non vengono raccolti su uno o più server esterni e consegnati a terzi, ma vengono trattenuti sul proprio pc. Inoltre Diaspora è open source e consente agli sviluppatori di partecipare alla sua evoluzione. A livello di funzionalità, Diaspora dovrebbe consentire all'incirca le medesime funzionalità di Facebook. Sul sito del progetto è possibile raccogliere altre informazioni.

mercoledì 3 novembre 2010

La diffusione di Groupon

Groupon, il sito nord-americano specializzato nelle offerte del giorno, si sta espandendo sempre di più. Dopo la sua nascita nel 2008, Groupon è cresciuto progressivamente spinto dal suo modello, che sembra piacere agli utenti internet. Ogni giorno sul sito vengono lanciate delle offerte speciali geo-localizzate, con cui si offrono a prezzi molto competitivi cene, trattamenti benessere, momenti di svago, e altro ancora, gli utenti sono invitati ad iscriversi e a "prenotarsi" per l'offerta, e, se il numero di iscritti a una determinata offerta raggiunge il quorum sufficiente, allora tutti coloro che si sono iscritti possono accaparrarsi il prodotto in offerta con lo sconto promesso. Si tratta di un modello che punta sulle quantità vendute, e che rassicura i merchant, che cosi non corrono rischi di dover fare sconti su quantitativi piccoli. Ultimamente Groupon ha fatto un po' di accordi in giro per il mondo, con cui si sta proponendo come importante player mondiale nell'ecommerce geolocalizzato. Tra questi accordi, quello con eBay, quello con Ning, e quello con Yahoo. In Italia Groupon è presente dal maggio di quest'anno, dopo aver acquisito CityDeal, un sito europeo fondato in Germania che offriva un servizio simile a quello di Groupon. Ad oggi, secondo i dati pubblicati sul loro sito, Groupon ha fatto risparmiare agli utenti quasi 700 milioni di dollari, facendo chiudere più di 15 milioni di affari.