sabato 29 settembre 2007

Nokia prosegue il suo rafforzamento nel mobile marketing

Dopo gli accordi con YouTube e dopo i primi prodotti per la gestione diretta del mobile advertising, Nokia continua a passi celeri il suo posizionamento nel mercato del mobile marketing con altre due mosse importanti. La prima è il lancio del suo social network mobile, MOSH, la seconda l'acquisizione, che si dovrebbe concludere entro fine anno, di Enpocket, società statunitense specializzata in servizi di mobile advertising. Per quanto riguarda MOSH, si tratta di un social network mobile dove gli utenti che si iscrivono hanno la possibilità di uploadare contenuti di vario genere (immagini, audio, video, giochi, applicazioni mobile, documenti), di organizzarli in collezioni (di fatto dei contenitori multimediali), e di condividerli utilizzando dispositivi mobili. Qualsiasi contenuto inserito su MOSH può perciò essere inviato a terzi via email o SMS, ma può anche essere taggato, votato e commentato: i contenuti possono inoltre essere sincronizzati con il proprio telefono cellulare al fine di ricevere degli aggiornamenti automatici. MOSH è costituito da un sito web, un sito mobile e un’applicazione software per dispositivi mobili downloadabile esclusivamente su terminali Nokia. L'acquisizione di Enpocket costituisce invece per Nokia un significativo rafforzamento della propria presenza nel settore del mobile advertising, in quanto la piattaforma della società americana permette di inviare messaggi pubblicitari ai diversi dispositivi mobili utilizzando svariati formati, tra cui SMS, MMS e video, e le innumerevoli relazioni con inserzionisti, editori ed operatori che Enpocket ha costruito in questi anni permetteranno a Nokia di allargare in modo significativo il proprio raggio d'azione.

sabato 15 settembre 2007

Dove sono gli utenti eBay in Italia?

Da un'indagine condotta sui 5 milioni di utenti di eBay.it (chiamati anche eBayer), il primo sito di ecommerce in Italia, emerge che Siena è la città italiana con la maggiore concentrazione di eBayers, seguita a breve distanza da Pisa, dove il 22,2% di abitanti sono eBayers. Al terzo posto Cagliari, con il 19,3% dei residenti che fanno ecommerce su eBay, seguita da Bologna, il 17,5%. Sorprendentemente le grandi città italiane, considerate le più "connesse" e le più avanzate tecnologicamente. sono indietro nella classifica. Milano e Roma, ad esempio, si piazzano rispettivamente al quinto e settimo posto nella classifica. Nelle prime venti posizioni compaiono altre 3 città toscane. Oltre alle due in vetta, al 10° posto si trova Firenze, al 12° Portoferraio, e al 19° Lucca. Grazie a queste 5 città, la Toscana può vantare il primato della regione più rappresentata nella classifica. A seguire la Sardegna con 4 città: Cagliari (3° posto), Nuoro (6°), Elmas (11°), Oristano (16°), e la Campania con 3 città: Salerno (8° posto), Capri (9°) e Caserta (17°). La classifica è stata stilata analizzando la percentuale di eBayers sul totale degli abitanti di ogni singola città, ed è significativa non solo per eBay, ma per tutti gli operatori del settore, dal momento che può essere presa come riferimento anche per capire la penetrazione dell'ecommerce nelle diverse città e regioni italiane.

sabato 8 settembre 2007

Il giro d'affari del social networking in USA destinato a deduplicare nei prossimi 3 anni?

Secondo una recente ricerca di IDC, intitolata Social Networking Application Market Overview and Forecast, il mercato del social networking in USA dovrebbe salire dai 46.8 milioni di dollari del 2006 ai 428.3 milioni di dollari nel 2009, quindi quasi deduplicare il suo giro d'affari in soli 3 anni. Secondo i dati risultanti da quest'indagine, il fatturato statunitense del web social networking dovrebbe aumentare del 120% nel 2007 e del 153% nel 2008. A quanto sembra allora, nonostante di web 2.0 si stia già parlando da un po' di tempo, il mercato del social networking è ancora relativamente piccolo ed enormi sono le sue potenzialità di sviluppo. Questa fortissima crescita sarebbe determinata dall'incremento degli utenti fruitori delle social network websites, da un progresso qualitativo delle applicazioni di social networking disponibili sulla rete, e, soprattutto, da un aumento dell'utilizzo marketing di tali applicazioni, per campagne pubblicitarie o per azioni di fidelizzazione degli utenti. A detta di coloro che hanno condotto la ricerca, il social networking sarebbe l'applicazione che oggi sia gli utenti sia i marketers sentono di dover utilizzare per essere al passo con i tempi e per una presenza efficace in rete. In particolare i vantaggi per le aziende che fanno marketing nei social network andrebbero individuati nell'alto coinvolgimento che gli utenti vivono in questi ambienti, nella loro permanenza su tali applicazioni, più lunga di una permanenza media su un sito "no-social", e nei ridotti costi di marketing che queste applicazioni richiedono.

giovedì 6 settembre 2007

Quali passi per far crescere il mobile marketing?

In un suo articolo di qualche mese fa pubblicato su Clickz.com, Laura Marriot, executive director dell'MMA, Mobile Marketing Association, elencava quali, secondo lei, dovrebbero essere i prossimi passi da compiere per far progredire il mobile marketing. Questi passi sono fondamentalmente 3. Prima di tutto sarebbe necessario, secondo la Marriot, definire bene quali sono i prodotti e gli strumenti del mobile marketing, che vanno dal mobile web ai download, dal mobile search alla mobile television. Facili da elencare, ma forse più difficili da definire e distinguere dagli altri. In secondo luogo è importante capire quali di questi strumenti funzionano meglio per i marketers, e, da ultimo, trovare il modo adatto per poter misurare l'efficacia degli strumenti scelti all'interno del media mix. Se non si compie anche solo una di queste azioni, allora è difficile vedere crescere il mobile marketing e esplodere le sue eventuali potenzialità. E queste azioni andrebbero eseguite nell'ordine elencato sopra, perché, per esempio, se non si definiscono e distinguono bene tutti gli strumenti che il mobile marketing mette a disposizione, allora diventa impossibile anche misurarli. Ma proprio la capacità di misurare l'efficacia dei prodotti di mobile marketing, secondo la Marriot, diventerà, come è stato per internet, elemento cruciale per la loro crescita. Certo questo processo non sarà cosa semplice, anche dati i molteplici e diversi players coinvolti nel cosidetto ecosistema mobile, ma forse una prima consapevolezza della loro necessità sta trapelando in molti paesi.

mercoledì 5 settembre 2007

Yahoo acquista BlueLithium per fare pubblicità comportamentale

Altra mossa importante di Yahoo sul mercato della pubblicità online statunitense. La società di Sunnyvale ha infatti concluso un accordo per l'acquisto di BlueLithium, il quinto network di pubblicità online in Usa, per 300 milioni di dollari in contanti. La particolarità di questo network è la sua tecnologia, che permette di tracciare in maniera abbastanza precisa il comportamento di un consumatore-utente mentre si muove da un sito all'altro, permettendo quindi agli inserzionisti di proporre pubblicità targhettizzata in base a come gli utenti si muovono sulla rete. Per esempio se la tecnologia di BlueLithium registra l'atto d'acquisto di un'auto su un sito di motori da parte di un utente, ecco che il network farà visualizzare a quell'utente pubblicità relative ad automobili o al mondo dei motori in generale. Se un'utente viene colto a informarsi sui prodotti biologici, ecco che la settimana dopo può essere raggiunto dalla pubblicità di prodotti bio. L'idea di Yahoo è quello di applicare questa tecnologia ai 250 milioni di utenti in tutto il mondo iscritti a Yahoo Mail e Yahoo Travel, per offrire ai propri inserzionisti la possibilità di fare campagne di marketing comportamentale molto mirate e che promettono ritorni più alti delle attuali.

martedì 4 settembre 2007

I video online users sono adulti, guardano soprattuto news e chiedono videobanner più corti

Secondo una ricerca condotta da Advertising.com, il cui obiettivo era quello di analizzare le modalità della fruizione dei video sulla rete da parte degli utenti e la loro reazione di fronte alla video advertising, i maggior consumatori di video online non sono ragazzi o giovanissimi, come si potrebbe credere, ma adulti con un età superiore ai 35 anni, che costituiscono ben il 69% di tutti i fruitori di video. Un'altro dato sorprendente restituito da questa ricerca è che il contenuto più visto nei video online sarebbe costituito dalle news, e non da quel contenuto d'intrattenimento generato e caricato dagli utenti stessi. Infatti nella prima metà del 2007, il 62% dei consumatori ha osservato le clip di notizie online, seguiti subito dopo dai film con il 38%, mentre si classificano al terzo posto i video musicali, con il 36%. Per quanto riguarda invece la pubblicità video, il 94% del campione intervistato ha dichiarato di preferire vedere gli annunci pubblicitari piuttosto che pagare il contenuto, anche se il 63% suggerisce di accorciare i videobanner per rendere la video-esperienza online più piacevole. Altro dato interessante è quello sulla relazione tra i video online e la tv, dove l'80% dei consumatori sostiene che i video online non tolgono tempo alla tv e non la sostituiscono, e il 51% degli intervistati dichiara che, nel caso in cui perdesse in tv un programma che interessava, lo andrebbe a guardare tranquillamente online.

lunedì 3 settembre 2007

Yahoo davanti a Google e Msn nella classifica del grado di soddisfazione degli utenti USA

Quest'estate l'University of Michigan ha reso noto i dati sulla ricerca condotta sull'indice Acsi, che sta per American Customer Satisfaction Index, finalizzata a misurare il grado di soddisfazione degli utenti web nordamericani nelle loro esperienze di navigazione sulla rete. Quest'anno, in questa particolare classifica, per la prima volta Yahoo è risultato davanti a Google, ottenendo 79 punti su 100, contro i 78 su 100 della società di Mountain View. Yahoo ha registrato una crescita di gradimento rispetto all'anno passato del 3,9%, mentre Google ha avuto un calo del 3,7%. Al terzo posto a pari merito, con un punteggio di 75 su 100, si trovano Msn e Ask, che ha avuto il miglioramento più significativo rispetto all'anno scorso con un aumento nel tasso di gradimento pari a 5,6%. Il successo di Yahoo sarebbe prevalentemente determinato dai suoi servizi di community, tra cui soprattutto Flickr, per lo sharing delle foto, mentre Google rimarrebbe comunque il motore di ricerca più usato e più amato dagli utenti statunitensi, che invece si stanno prendendo del tempo per provare e giudicare i nuovi servizi di social network della società di Mountain View. Ma forse la crescita di gradimento riscontrata da Yahoo, e il calo di Google, si riescono a interpretare ancora meglio se lette alla luce di un'altra ricerca, condotta da Nielsen/NetRatings, secondo cui, sul web nordamericano, starebbe crescendo il consumo di video e news (47% del tempo totale speso sul web, contro il 34% del 2003), mentre starebbe calando l'utilizzo dei motori di ricerca, di email (dal 46% del 2003 al 33% del 2007), e dei negozi dedicati allo shopping online (dal 20% al 15%). La crescita della fruizione di notizie e il calo nell'uso del motore di ricerca potrebbero in parte spiegare lo spostamento di consensi da Google a Yahoo.

sabato 1 settembre 2007

Direttamente su Google News le notizie di 4 agenzie di stampa internazionali

Google ha chiuso un accordo con 4 importanti agenzie di stampa internazionali per ospitare direttamente sul proprio sito Google News le notizie che solitamente si trovano sui siti delle agenzie. Le 4 agenzie sono la francese Agence France-Presse, l'americana Associated Press, la britannica Press Association e la canadese Canadian Press. D'ora in poi quindi i pezzi dei lanci di agenzia di queste 4 agenzie di stampa saranno pubblicati direttamente su Google News. Fino ad oggi invece questo servizio della società di Mountain View funzionava proponendo solo link trovati sul web che collegavano a siti di notizie, ma senza ospitare lui stesso notizie sul suo sito. L'accordo dovrebbe servire a Google per provare a inserire pubblicità anche sul sito del suo servizio di notizie, e quindi monetizzare anche questo sito che fino ad oggi è servito molto agli editori per far trovare dagli utenti le loro notizie, ma poco agli investitori per fare pubblicità ai loro prodotti. Nel contempo dovrebbe essere utile agli editori per monetizzare meglio di prima i loro contenuti. Prima che l'accordo passi dalla carta alle pagine di Google News potrebbe passare ancora un po' di tempo, ma quando questo avverrà dovrebbero comparire anche le prime inserzioni pubblicitarie.