mercoledì 31 agosto 2011

Servizio VoIP di Google: le tariffe per l'Italia

Come molti di voi tra coloro che utilizzando Gmail si saranno già accorti, da qualche settimana Google ha lanciato anche in Italia il suo servizio VoIP per chiamare attraverso il web telefoni fissi e cellulari. Entrando nel proprio account di Gmail, nel menu di sinistra, nel box dedicato alla chat, compare ora una voce Chiama tel. da cui si può partire per iniziare a fare chiamate telefoniche da Gmail, dopo aver ovviamente acquistato i crediti. Ma quali sono le tariffe del servizio VoIP di Google? Sono convenienti rispetto a Skype, principale competitor nel mercato del VoIP contro il cui predominio Google intende combattere? Ecco qualche informazione in più. Chiamare da Gmail un numero fisso costa 2 centesimi di euro al minuto, chiamare i cellulari costa 11 centesimi di euro al minuto, tranne che per i cellulari H3G, dove la tariffa sale a 14 centesimi di euro al minuto; tutte queste tariffe sono al netto delle tasse. In questo articolo poi si confrontano queste tariffe con quelle di Skype e con quelle degli altri operatori telefonici, e ne emerge che le tariffe del servizio VoIP di Google risultano essere abbastanza competitive. In Italia non sono stati ancora lanciati alcuni servizi aggiuntivi come quello che prevede la possibilità di avere un numero unico VoIP su cui ricevere le chiamate via Internet e dirottarle sull'apparecchio telefonico che si preferisce, ma se il servizio funziona non è escluso che anche in Italia le funzionalità con il servizio VoIP di Google vadano a crescere nel tempo.

mercoledì 24 agosto 2011

Smartphone in USA, Apple la marca più acquistata ma Android il sistema operativo più usato

Secondo i dati di giugno di Nielsen, il mercato degli smartphone in USA vede ancora una posizione di leadership di Apple per quanto riguarda gli apparecchi venduti, ma conferma l'inarrestabile ascesa dell'utilizzo di Android come sistema operativo, attualmente il più usato nel mercato statunitense. Per quanto riguarda le quote di mercato relative alle vendite di smartphone, Apple possiede la quota più larga con il 28%, seguito da HTC e RIM Blackberry, con il 20%, e Motorola, con l'11%. Ma per quanto concerne l'utilizzo del sistema operativo mobile, è Android ad avere la fetta di mercato più grande, con una percentuale del 39% sul totale, cosi splittata per marca di smartphone su cui il sistema operativo di Google gira: HTC 14%, Motorola 11%, Samsung 8%, altri 6%; al secondo posto il sistema operativo di Apple iPhone, con il 28%, quota che coincide con quella delle vendite dal momento che il sistema operativo di Apple gira solo sui suoi smartphone; al terzo posto, con una quota di mercato del 20%, il sistema operativo di RIM Blackberry, per cui vale lo stesso discorso di Apple; dopo seguono Windows Mobile, con il 9%, il sistema operativo di Palm/HP, con il 2%, e quello di Symbian, con la stessa percentuale.

mercoledì 3 agosto 2011

L'esigenza di ottimizzare il tempo di navigazione

Secondo una ricerca condotta da Microsoft Advertising, Mindshare e MEC, intitolata Living with the Internet: A Global Study of What’s Driving Web Behaviour, e finalizzata a comprendere eventuali cambiamenti nel comportamento degli utenti durante le loro navigazioni online dal 2007 a oggi, uno dei più significativi cambiamenti rispetto a qualche anno fa, è l'esigenza degli utenti di ottimizzare il tempo della loro navigazione; infatti è emerso che il 79% delle attività web che gli utenti compiono su Internet è pianificata, mentre questa percentuale nel 2007 era del 61%. Questa esigenza di ottimizzare e organizzare ancora di più il proprio tempo online, è probabilmente legato all'aumento di informazioni, siti e tipi di attività che il web offre; più aumenta il mare magnum di Internet e più gli utenti sentono la necessità di avere il controllo della propria esperienza in rete. Oltre a ciò è molto forte la componente di abitudine nella navigazione; gli utenti tendono a ripetere modelli e percorsi di navigazioni cui man mano si abituano, nonostante i veloci e ingenti cambiamenti del web che potrebbero distrarre da comportamenti abitudinari; pare che una delle frasi ricorrenti per spiegare la propria connessione a Internet sia “uso sempre il web a quest’ora”. tra le attività web, quelle legate all'email: spedire, ricevere e leggere email, rimangono ancora le attività web più svolte, con il 23% del tempo online, mentre l'attività di ricerca di informazioni specifiche ricopre il 9% del tempo, e l'uso dei social media il 6%; e l'email costituisce spesso anche l'attività iniziale della navigazione degli utenti; secondo la ricerca infatti, una sessione tipica di navigazione inizia con email o social media, per passare ai siti di informazioni, entertainment o transazioni, per tornare poi ai canali di comunicazione più diretti e personali. E la navigazione su mobile? Da quanto emerge sembra che qui non si sia ancora in presenza di comportamenti abitudinari; pare infatti che la connessione a Internet con un device mobile sia ancora dettata molto da obiettivi specifici e limitati nel tempo, come forse può essere la prenotazione di un volo o l'uso di una applicazione. L'indagine è stata condotta su un campione di 7.000 utenti in dieci paesi diversi, tra cui USA, Cina, India, Francia, Regno Unito e Russia, con un sondaggio aggiuntivo di 400-500 persone, e ha preso come pietra di paragone per il passato uno studio realizzato nel 2007 e chiamato Context Matters.